Lucia Bocca Montefoschi: “Ricominciare a pieno regime è ciò che desidero e ho piena fiducia, sebbene bisogni convivere ancora con il virus mantenendo la cautela necessaria”
Il 23 giugno scorso sul palco del teatro Olimpico capitolino si è svolta la conferenza stampa della nuova stagione teatrale: la Direttrice Artistica, Lucia Bocca Montefoschi, e l’Amministratore delegato, Andrea Posi, insieme hanno dialogato con gli artisti che si esibiranno da ottobre prossimo fino a giugno 2022.
Si riparte, insomma, all’insegna del divertimento, così il cartellone suggerisce: gli spettacoli, infatti, guideranno la platea alla risata, che diventa essa stessa sinonimo di leggerezza, per sopperire al peso emotivo e alla battuta d’arresto dovuta al Covid.
Abbiamo di conseguenza incontrato la Direttrice Montefoschi, per scoprire il perché del “…di nuovo insieme”, il claim scelto per la ripartenza.
Lucia Bocca Montefoschi ci ha parlato della fatica nell’organizzare una nuova stagione, di quante energie servano per accogliere le compagnie protagoniste, ma soprattutto del suo mestiere, che per lei è una vocazione: non mollare mai, stare con i piedi per terra e puntare a una cultura ampia, che sappia abbracciare tutti, indistintamente.
E questo pensiero include anche il teatro, che la Direttrice considera “un viaggio, un’esperienza con accanto altre persone”.
Lucia Bocca Montefoschi quanto è stato difficile organizzare la stagione teatrale 2021/2022 nel post pandemia?
“È stato complicato e straziante, perché per tre volte abbiamo auspicato la riapertura, ma si è poi chiuso tutto di nuovo. È stato difficile, ma nonostante tutto generoso da parte delle compagnie accettare il nostro invito a far parte del cartellone 2021/2022, anche con 1/3 dei posti agibili e dunque con incassi minori. Ricominciare a pieno regime è ciò che desidero e ho piena fiducia, sebbene bisogni convivere ancora con il virus mantenendo la cautela necessaria”.
Di conseguenza come la fa sentire ripartire all’insegna di un nuovo anno tutto dedicato al teatro Olimpico?
“Considero ogni nuova stagione teatrale un momento in salita: sono fiduciosa e piena di energia”.
Gli spettacoli sono tutti dedicati al divertimento: questa scelta deriva dal fatto di voler intrattenere il pubblico con il sorriso e perché?
“Non solo del divertimento, ma anche della leggerezza. Abbiamo abbracciato questa idea per far sì che il pubblico potesse rientrare in platea non sentendo il peso dell’anno trascorso ma, appunto, accompagnato dalla leggerezza”.
In qualità di Direttrice Artistica del teatro Olimpico come si sente a ricoprire questo ruolo?
“Rivesto il mio ruolo con il massimo impegno, ne faccio un riferimento importante nella mia vita. Per me è una vocazione: sono sempre con i piedi per terra e guardo alla possibilità di una cultura sempre più ampia che possa raggiungere tutti. È per questo che esiste il teatro”.
In conclusione, cosa è per lei il teatro
“Il teatro, per me, ha una grande funzione di socialità: è come fare un viaggio, un’esperienza con accanto altre persone”.
Annalisa Civitelli