Rosario Jermano: “Musica e cucina, la libertà di creare”
‘Nouvelle Cousine’ è il nuovo album di Rosario Jermano, percussionista napoletano con un’indiscussa esperienza alle spalle che vanta, in campo musicale, una lista di collaborazioni eccellenti.
L’idea di Jermano, come dichiara il titolo del disco, è di creare una simbiosi tra gastronomia e musica, accostando nello specifico, diversi elementi sonori per servire all’ascoltatore un gustoso piatto sonoro dal sapore prevalentemente mediterraneo.
Per la realizzazione del CD, la verve creativa di Jermano è stata sostenuta da quaranta musicisti, sparsi un po’ ovunque, che hanno potuto prendere parte al disco grazie alle moderne tecnologie. Quindi un perfetto mix di tradizione e di innovazione per un prodotto da assaporare brano dopo brano.
Possiamo definire l’opera di Jermano visionaria: dai timbri etno-fusion ha un suo carattere specifico, che esalta la libertà espressiva di ogni compositore che ha contribuito al disco, costruendo così un dialogo risonante, dando voce alle diversità e agli scambi culturali.
Rosario Jermano, “Nouvelle Cuisine” è stato ispirato dalle bacchette a forma di forchetta e cucchiaio ricevute in regalo da sua figlia: quanto è importante per lei il gioco per fare musica?
“I miei strumenti li vedo come giocattoli che hanno un suono. Molto spesso, infatti, sono tutti piccoli: ad esempio, cembalini, bloc in legno, campanellini, e altre tipologie, che vengono chiamati ‘toys’, cioè giocattoli, a dimostrazione di un uso giocoso e creativo di tali aggeggi”.
Lei, oltre che un musicista, è un appassionato di cucina. Quali sono i parametri in comune tra le due attività?
“Nessun parametro in comune, sono simili come utilizzo e soddisfazione creativa. Entrambe danno appagamento affinché sentirsi liberi di creare, combinare, mischiare e mettere insieme vari colori e sapori”.
La realizzazione di un disco è sempre un lavoro impegnativo: quali sono state le difficoltà per la realizzazione di “Nouvelle Cuisine”?
“Molti musicisti hanno suonato a ‘distanza’: hanno ricevuto da me un file audio con un mix provvisorio e su di esso hanno sovrapposto i loro strumenti. Ognuno a casa propria, in completa libertà espressiva, hanno deciso cosa suonare e in che punto del brano intervenire. Una volta fatto ciò, io ho integrato il loro audio nel mio software, ‘Pro Tools’, il programma più usato al mondo per registrare dischi. Si è creata così una magia senza tagli e correzioni, rispettando ogni esecuzione”.
“Nouvelle Cuisine” è denso di contaminazioni in cui comunicano diversi generi musicali: si tratta di un dialogo sonoro che li accomuna?
“Il dialogo sonoro ha come catalizzatore la musica che ho suonato nella mia carriera, prendendo spunto da tutti gli artisti con cui ho collaborato in oltre quaranta anni di tour e dischi con Pino Daniele, De Andrè, Zucchero, Gino Paoli e tanti altri”.
L’album è prettamente acustico: qual è, secondo lei, l’emozione che suscita nell’ascoltatore attraverso le sole melodie?
“Io credo che il mio disco faccia viaggiare l’ascoltatore in mondi diversi tra loro, in luoghi lontani, mari sconfinati e giardini incontaminati, senza mai distrarlo dalla realtà”.
Durante la sua lunga carriera ha collaborato con grandi autori e grandi interpreti: cosa ha imparato da queste esperienze, e cosa porta ancora con sé?
“Tutto. Il loro animo, le loro parole e la musica, l’amicizia e l’affetto. Se si è attenti nell’ascolto si riesce a toccare con mano tutto questo, e può anche capitare di notare forti similitudini che, nel mio caso, sono legittime e legali, come ‘Cordon bleu’ che ricorda la musica di Zucchero”.
Cosa pensa dell’attuale panorama musicale italiano?
“È in forte declino, non ci sono talenti veri. I ‘Modugno’, i ‘Baglioni’ ormai sono una razza in estinzione, a parte mosche bianche come ‘Ultimo’ e pochi altri. Ci vorrebbero più musicisti e cantanti veri, non usciti dai talent, vere tombe musicali”.
Dall’alto della sua esperienza cosa consiglierebbe a un giovane: è preferibile intraprendere una carriera da musicista o da cuoco?
“Se il cuore lo vuole devi lottare. Se lotti ed hai talento prima o poi arrivi alla meta. Musica o cucina che sia, sono sempre gioie personali e passioni da rispettare per vivere felici”.
Sergio Battista