Antonija Pacek:
“Sublimo le mie emozioni nella mia musica e le condivido”
Pianista e psicologa, Antonija Pacek presenta il suo ultimo lavoro discografico ‘Il Mare’ il prossimo 24 febbraio in un concerto presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Croata di nascita, dopo gli studi di psicologia a Cambridge, attualmente vive e lavora a Vienna.
Ne ‘Il Mare’, la Pacek ha riversato la sua emotività forgiata da eventi personali, sensazioni, mancanze e perché no, speranze. Un disco dove le due occupazioni dell’autrice, musica e psicologia, vanno a braccetto cercando una unità espressiva marcatamente personale.
Un’artista, insomma, che mette al servizio degli altri le sue suggestioni personali attraverso le sonorità che, in qualche modo invadono l’anima di ognuno e la curano con l’effetto catartico delle note.
Antonija Pacek, qual è stata la sua formazione musicale?
“Mi sono iscritta alla scuola di musica locale in Croazia all’età di 6 anni. Ho frequentato la scuola fino all’età di 13 anni; poi mi sono fermata in quanto il mio insegnante a volte era brutale. Ho suonato le tastiere in una band per due anni fino a quando non è arrivata la guerra nel mio paese. Ho dovuto fermarmi; per sei anni non ho potuto avere un pianoforte perché era troppo caro per comprarlo allora”.
Lei divide la sua attività tra musica e psicologia. Quanto incide la psicologia nella sua musica e quanto influisce la musica nella sua attività di terapeuta?
“In realtà, sono una professoressa e impartisco lezioni presso università e organizzazioni su argomenti come psicologia sociale, psicologia industriale, creatività e innovazione, intelligenza emotiva. Non faccio terapie, non sono una psicoterapeuta. Ma in compenso, parlo con i miei studenti quando devono affrontare alcune sfide e cerco di guidarli. Dove potrei fare una terapia indiretta agli altri è attraverso la musica. Metto le mie emozioni quando compongo le mie canzoni e anche quando le eseguo. Quindi, secondo me è questa la connessione tra psicologia e musica. Sublimo le mie storie ed emozioni nella mia musica e le condivido”.
Secondo la sua esperienza, ci può dire se la musica è ancora capace di dare risposte ai quesiti esistenziali degli uomini e delle donne dei nostri giorni?
“Suppongo dipenda da ciò che il compositore cerca di esprimere con la sua musica. Ho una canzone intitolata ‘Divinità femminile’ e con questo brano cerco di esprimere che non dobbiamo dimenticare che le donne sono creature divine, che fanno nascere una nuova vita. È un peccato che nel Medioevo, più di cinque milioni di donne sono state processate, molte torturate e arse vive! Un vero orrore”.
Come immagina il suo futuro? Davanti ad un pianoforte oppure di fianco al lettino da psicoterapia?
“Amo sia creare musica, sia insegnare psicologia. Il tempo mostrerà se ci saranno cambiamenti nelle mie inclinazioni”.
Ci potrebbe definire in tre parole la musica contenuta nel suo ultimo lavoro discografico “Il mare”?
“Catturare i momenti attraverso la musica (mi dispiace queste sono quattro parole!)”.
Oltre il concerto del 24 Febbraio 2019 presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, quali saranno i suoi impegni musicali futuri?
“Il 6 marzo suonerò ad un evento aziendale a Dubai, un altro concerto è in programma a Bad Vöslau, in Austria, il 15 marzo. Mentre il 17 marzo suonerò in un concerto di beneficenza sempre in Austria per sostenere un istituto scolastico con difficoltà finanziarie. Ad aprile presenterò il concerto ‘Il Mare’ a Milano, e durante quest’estate suonerò diversi concerti in Croazia”.
Sergio Battista
Intervista tradotta in inglese
Antonija Pacek: “My emotions: the connection between psychology and music”
Pianist and psychologist Antonija Pacek presents her latest album “Il Mare” on February 24th in a concert at the Auditorium Parco della Musica in Rome.
Croatian by birth, after her psychology studies in Cambridge, she currently lives and works in Vienna.
In “The Sea”, Pacek has poured out its emotionality forged by personal events, sensations, failures and why not, hopes. A record where the author’s two occupations, music and psychology, go hand in hand looking for a markedly personal expressive unity.
In short, an artist puts at the service of others his personal suggestions through the sounds that, in some way, invade the soul of everyone and cure it with the cathartic effect of the notes.
Antonija Pacek, what was your musical training?
“I enrolled myself to the local musical school in Croatia at the age of 6. I attended the school until I was 13, and then I stopped as my teacher had been somewhat brutal. I played in one band keyboards for two years and then came the war in my country. There I had to stop and I did not have piano for 6 years as it was too expensive to buy it back then“.
She shares her activity between music and psychology. How much does psychology affect your music and how much does music affect your therapist activity?
“Actually, I am a professor and I give lectures at universities and in organizations about topics such as social psychology, industrial psychology, creativity and innovation, emotional intelligence, so I do not provide therapies. I am not a therapist. But I do speak with my students when they face some challenges, and I try to guide them. Where I might give an indirect therapy to others is through music. I put my emotions when I compose my songs and also when I perform them. So that is the connection between psychology and music. I sublime my stories and emotions into my music and share them“.
In your experience, can you tell us if the music is still capable of giving answers to the existential questions of the men and women of our day?
“I guess, it depends what the composer tries to express with his or her music. I have a song titled, ‘Female Divinity’ and there I try to express that we should not forget that females are divine creatures, who give birth to new life. It is such a shame that in the Middle Ages, more than 5 mill. women were prosecuted, many tortured and burned! A sheer horror“.
How do you imagine your future? In front of a piano or next to a psychotherapy bed?
“I still love both creating music and teaching psychology. The time will show if this changes“.
Could you define in three words the music contained in your latest album “The Sea”?
“Capturing moments through music (sorry these are four words!)“.
After the concert of February 24, 2019 at the Auditorium Parco della Musica in Rome, what will be his future musical commitments?
“On March 6th, I will play a concert at the corporate event in Dubai, another concert is planned in Bad Vöslau, Austria on March 15th. On March 17th I will play a charity concert also in Austira in order to support one education institution that has financial difficulties. In April, I will have an ‘Il mare’ concert in Milan, and during this summer I will be playing several concerts in Croatia”.
Sergio Battista