Il sogno di una patria unificata
L’Ar.Ma Teatro di Roma, sin dai suoi esordi, propone un cartellone versatile. Dal sociale al comico la qualità è sempre di scena. Con “Io, Nazario Sauro” si intende proporre al pubblico un pezzo di storia nostrana incentrato sui valori e sull’idea mazziniana di un’Italia Unita
Francesco Cevero impersona Nazario Sauro. Lo spettacolo si apre con un prologo a cui Alessandro Nicosia presta la sua voce, introducendo così la vicenda.
La figura del comandante marittimo, patriota e irredentista italiano rinasce grazie a questa performance: “Io, Nazario Sauro”. Il personaggio è a un’ora dalla morte, si trova in cella e scrive una lettera al figlio più grande Nino.
Tra toni nostalgici e il forte spirito animato dal desiderio di vedere l’Italia Unita, egli narra la sua vita: dall’infanzia all’inizio della sua carriera da marittimo giunge all’impiego di Capitano Civile e alle sue battaglie per rendere i popoli liberi.
All’interno di una scenografia che vede una scrivania al centro, una parete con una finestra disposta sulla sinistra ed una panca sulla destra, l’attore sfrutta in questo modo tutto lo spazio a sua disposizione. Gli spazi temporali sono ben gestiti: si viaggia tra presente e passato attraverso un buon filo logico.
Il primo è più semplice, si basa infatti sulla presenza di un solo occhio di bue bianco e l’uso dell’archetto che amplifica ciò che Sauro scrive in quel momento, mentre il secondo viene rappresentato da un tappeto musicale classico e un cambio luci sui toni del verde.
La recitazione ci cattura con lo scorrere della narrazione: l’interprete dovrebbe però insistere nel dare voce alle emozioni, quali rabbia e felicità. Di conseguenza è essenziale che affini il ritmo della voce, affinché non rimanga monocorda. Sebbene il fine è quello di non dare respiro all’inflessione propria degli istriani, Cevero dovrebbe calarsi più nei panni del personaggio.
Il lavoro tuttavia si dimostra efficace: emergono i fatti storici, gli aneddoti, i valori patriottici e gli intenti che Nazario Sauro ha cercato di diffondere e infondere alle persone a lui vicine, come il forte sentimento rivolto al suo mare, quel mare che ha vissuto fin da piccolino.
Al termine della rappresentazione è intervenuto il nipote di Sauro, Romano Sauro, il quale con il figlio Francesco ha scritto un saggio: “Nazario Sauro Storia di un marinaio”, libro incentrato sui ricordi, sulla vita e sull’esempio del nonno, divenuto eroe dopo la morte.
Di seguito inseriamo il video dell’intervento:
Romano Sauro, nipote di Nazario Sauro, spiega il suo intento nel divulgare i valori in cui credeva il nonno in giro per la Penisola. In qualità di portavoce, sia nelle scuole, sia nei teatri, estende il significato dei valori imprescindibili a tutti noi, che oggi non dovremmo dimenticare, bensì farli nostri per una pace comune.
Annalisa Civitelli
Foto dal web
Ar.Ma Teatro
2 e 3 febbraio
Io, Nazario Sauro
scritto e interpretato da Francesco Cevero
con l’amichevole partecipazione della voce di Alessandro Nicosia