Il Teatro di Marcello apre il sipario sul Nuovo Anno con i suoi consueti concerti di musica classica. Il giorno di Capodanno la platea si è lasciata condurre in un Universo emozionale che ha vestito il pomeriggio di sonorità eleganti e suadenti in cui i veri protagonisti sono stati la soprano Katica Misheska e il pianista Michelangelo Carbonara
Ci troviamo a descrivere un concerto che è stato come un’esplosione di commozione, un viaggio attraverso le profondità dell’anima umana, un’esperienza che ha risvegliato i sensi e ha fatto vibrare l’intero corpo. Katica Misheska e Michelangelo Carbonara hanno donato al pubblico una performance che è andata ben oltre le aspettative, guidandolo in un mondo di bellezza e passione.
Katica Misheska, una giovane soprano dalla Macedonia, ha dimostrato fin dal primo istante di essere una forza della natura. La sua voce, potente e allo stesso tempo delicata, ha riempito l’intera sala con un calore che ha pervaso ogni angolo.
Ha esordito con l’aria “Batti, Batti, O Bel Masetto” da “Don Giovanni” di Mozart, e il modo in cui ha interpretato il brano è stato semplicemente sbalorditivo. Ha giocato con la melodia, modulando la voce in modo magistrale e rimandando un fascino così intenso da far venire i brividi.
Ma è stato con “Zum Leiden bin ich auserkoren” da “Die Zauberflöte” di Mozart che Katica Misheska ha davvero mostrato la sua versatilità e il suo controllo vocale impeccabile.
Le sue note erano come frecce che penetravano nel profondo dell’anima, suscitando emozioni contrastanti e conducendo il pubblico alla scoperta di un Universo inedito: un momento di pura magia, in cui il tempo sembrava fermarsi e tutto ciò che contava era la bellezza della musica.
Misheska e Carbonara: interpretazioni virtuose
L’esecuzione di “Il dolce suono” da “Lucia di Lamermoor” di Donizetti è stata un’esperienza a sé stante. La Misheska ha mostrato una padronanza assoluta delle note alte, sfiorando le vette più tonanti del registro vocale con facilità e grazia.
Il suo modo di interpretare il brano è stato commovente: la soprano ha trasmesso tutta la sofferenza e l’angoscia del personaggio con una profondità che ha lasciato il pubblico senza fiato.
Tuttavia, non è stata solo la voce di Katica a catturare l’attenzione, ma anche la sua presenza scenica, dimostrando di essere una vera diva dell’opera, con una capacità di esprimere i sentimenti attraverso il suo corpo delicato e i suoi gesti. Ogni movimento, ogni sguardo, ogni sorriso era carico di significato, hanno suscitato un’atmosfera magica e coinvolgente.
Accanto a lei, Michelangelo Carbonara al pianoforte, un vero virtuoso. Le sue mani danzavano sulla tastiera, creando un connubio perfetto con la voce di Misheska. La sua padronanza tecnica era evidente in ogni nota, ma l’energia che metteva nella sua esecuzione ha reso la sua performance eccezionale.
Carbonara ha saputo interpretare ogni sfumatura della musica, facendo emergere le emotività più profonde e rimandando al pubblico un evento indimenticabile.
Misheska e Carbonara: esperienza trascendentale
Inoltre, va sottolineato che entrambi gli artisti hanno un bagaglio di esperienze e riconoscimenti impressionanti: la Misheska, con la sua formazione accademica e le numerose partecipazioni a concerti e competizioni internazionali, è una vera e propria promessa dell’opera, mentre Carbonara, con i suoi successi nei concorsi e i concerti in giro per il mondo, è un pianista di fama internazionale.
In definitiva, il concerto di Katica Misheska e Michelangelo Carbonara si è dimostrato un’esperienza trascendentale. La loro performance ha raggiunto l’apice artistico che solo pochi riescono a toccare, un’immersione totale nella bellezza e nell’intensità dell’opera romantica, un momento che ha lasciato la platea senza parole e con il cuore colmo di suggestioni.
Siamo grati di aver avuto l’opportunità di assistere a un evento mirabolante, con la certezza che esso rimarrà per sempre impresso nella nostra memoria.
Filippo Novalis
Foto dal web
Concerti del Tempietto
Festival Musicale delle Nazioni
1° gennaio
Katica Misheska soprano
Michelangelo Carbonara pianoforte
Batti, Batti, O Bel Masetto dal Don Giovanni di Mozart
Zum Leiden bin ich auserkoren dal Die Zauberflöte di Mozart
Il dolce suono da Lucia di Lamermoor di Donizetti