Fino al 28 aprile, il teatro Quirino di Roma presta il proprio palcoscenico a ‘La buona novella’: l’opera è un lavoro teatrale tratto dall’omonimo disco di Fabrizio De André, pubblicato nel 1970, che, con un insieme di brani tipici del cantautore genovese, racconta la vita di Gesù così come è descritta nei Vangeli apocrifi. Il protagonista di questo lavoro suggestivo ed emozionante è un meraviglioso Neri Marcorè
Nel 1970, Fabrizio De André pubblica “La buona novella”, un disco che, per usare una dicitura contemporanea, poteva essere considerato un concept album. I dieci brani contenuti nel lavoro discografico raccontano la vita di Gesù tratta dai Vangeli apocrifi, principalmente da Protovangelo di Giacomo e dal Vangelo arabo dell’infanzia.
Lo stesso De André riteneva che questo fosse uno dei suoi lavori migliori, se non il migliore in assoluto, ed essendo la pubblicazione dotata di una natura prettamente teatrale, oggi il lavoro viene trasformato in un vero e proprio spettacolo che porta la regia di Giorgio Gallione.
Gallione concepisce una sorta di piccolo musical che, così come l’album di De André, segue un filo cronologico il quale, canzone dopo canzone, racconta le fasi più importanti della vita di Gesù e le azioni di cui si rese capace.
Quelle che possono essere definite le avventure di Gesù, talvolta persino comiche, sono state accompagnate da figure imprescindibili nell’esistenza del predicatore, come ovviamente Maria, Giuseppe e i ladroni Tito e Dimaco: ognuno di loro ha dunque un ruolo nella rappresentazione, costruito sulle relative canzoni che De André gli ha dedicato.
La buona novella: uno spettacolo magico
Attraverso le parole dell’indimenticabile cantautore, Gallione costruisce una messinscena dall’atmosfera quasi magica, che si trasforma in una storia tanto affascinante da coinvolgere senza dubbio anche gli atei.
Neri Marcorè, il protagonista dell’opera, sembra nato per fare il narratore: il bravissimo interprete è in scena con una presenza magnetica e offre al pubblico una prestazione carica di sentimento e verità.
L’attore marchigiano si dimostra anche un ottimo chitarrista e cantante, sorprendendo la platea con un uso disinvolto e suggestivo della splendida voce di cui è naturalmente dotato.
La buona novella: il cast scrive una poesia
Sul palcoscenico Marcorè è accompagnato da un gruppo di altri cantanti e musicisti – di cui fa parte anche Rosanna Naddeo, la quale all’occorrenza è anche interprete accanto allo stesso Marcorè – che nel corso dell’azione contribuiscono a creare un contesto denso di poesia e bellezza.
‘La buona novella’ è un piccolo grande lavoro, creato con lo scopo di rendere omaggio a uno dei dischi più insoliti di Fabrizio De André, che finisce per ottenere un risultato che va sicuramente oltre le aspettative e che per gli spettatori si trasforma in un’esperienza unica e fortemente emozionante.
Gabriele Amoroso
Teatro Quirino
Dal 16 al 28 aprile
La buona novella
di Fabrizio De André
Drammaturgia e regia Giorgio Gallione
con Neri Marcorè e Rosanna Naddeo
Musiche Fabrizio De André, Gian Piero Reverberi e Corrado Castellari
Arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri
Giua voce e chitarra
Barbara Casini voce, chitarra e percussioni
Anais Drago violino e voce
Francesco Negri pianoforte
Alessandra Abbondanza voce e fisarmonica
Costumi Francesca Marsella
Luci Aldo Mantovani
Scene Marcello Chiarenza
Produzione Fondazione Teatro Della Toscana, Teatro Carcano Milano, Marche Teatro