La sera del 5 gennaio, all’Auditorium Parco della Musica, si è tenuta la prima dello spettacolo ‘Il canto delle creature: suoni, parole e canti a custodia del Creato’, parte della rassegna “La ChiaraStella”, un tributo alle feste di Natale ormai concluse e al loro significato
Il periodo natalizio è terminato, ma la passione e i ricordi restano in mente anche dopo aver messo via albero e presepe – non solo del Natale presente, appena vissuto, ma dell’idea stessa di Natale, nostalgica e confortante nei suoi significati di accoglienza, rassicurazione, vicinanza agli ultimi della società.
È con questo spirito che ci si può avvicinare, nel modo migliore, all’ultima edizione de “La ChiaraStella”, progetto di Ambrogio Sparagna, arrivata al suo diciassettesimo anno, intitolata ‘Il canto delle creature: suoni, parole e canti a custodia del Creato’.
Legato a una delle tradizioni più nostalgiche e riconoscibili del Natale italiano – il Presepe, e con esso la natività -, ‘Il canto delle creature’ – nonostante la profonda tradizione cattolica da cui trae – a cominciare dal “Cantico delle Creature” e in generale la figura di San Francesco, il patrono d’Italia, si apprezza facilmente anche senza legame spirituale.
Basta ascoltare la bella musica popolare di Sparagna, Anna Rita Colaianni e l’Orchestra Popolare Italiana Coro Popolare per immergersi in un’atmosfera che non parla tanto di Natale, cristiano o laico, ma dei sentimenti che del Natale fanno parte. Speranza, desiderio di pace, e amore per le cose semplici: famiglia, tradizione, anche cibo.
La ChiaraStella: dall’Italia al Marocco
Gli ospiti de “La ChiaraStella” portano sul palco culture da tutta Italia, e anche fuori. I canti in napoletano di Peppe Servillo divertono e appassionano, facendo cantare tutta la platea. Ziad Trabelsi e Theodor Melissinopoulos propongono canti tradizionali da Marocco e Grecia, che toccano il cuore anche oltre la barriera linguistica.
E il centro dell’opera, il “Cantico delle Creature” del Santo d’Assisi, trascina pur essendo già stato sentito molte volte. Rinasce di una nuova vita con l’accompagnamento corale, e le splendide strumentazioni tra classico e moderno. Archi e organetto, batteria e doppio flauto, e splendide voci cristalline.
La serata de “La ChiaraStella” è commovente e affascinante, e conclude con eleganza il periodo festoso. Basta sentire il coinvolgimento del pubblico per capirlo: il sentimento natalizio di cui si parla è riconoscibile, e fa parte di tutte le infanzie di chi l’ha conosciuto. Per questo si canta in coro.
Maria Flaminia Zacchilli
Foto: ©Fondazione Musica Per Roma – Musacchio, Ianniello & Pasqualini
La ChiaraStella
Il canto delle creature: suoni, parole e canti a custodia del Creato
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
venerdì 5 e sabato 6 gennaio
Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana Coro Popolare
Direzione Anna Rita Colaianni
con la partecipazione di Peppe Servillo, Ziad Trabelsi e Theodoro Melissinopoulos