La splendida cornice del Teatro di Marcello lo scorso 29 ottobre, sempre nell’ambito del Festival Musicale delle Nazioni, si è ammantata di un’atmosfera preziosa che tra poesia e declamazione ha fatto dell’evento ‘La collana di pietre’ un vibrante insieme di letture
L’arte della parola, tramite la poesia e la musica, apre nuovi orizzonti alla scienza e alla vita spirituale. Attraverso la voce potente e appassionata di Andrea Chiesa, siamo stati trasportati in un viaggio emozionale che va al di là delle convenzioni della comunicazione tradizionale.
Le sue performance artistico-poetiche offrono una prospettiva multidimensionale che rivitalizza la scienza e alimenta la nostra ricerca di significato e connessione spirituale.
In un mondo di comunicazione superficiale, l’arte della parola ci offre un rifugio per la riflessione autentica e la reale connessione umana.
L’esperienza offerta da ‘La collana di pietre’ è un percorso intenso e trascinante attraverso la poesia in cui Andrea Chiesa, con la sua voce potente e passionale, ci conduce mediante le parole di grandi poeti come Alda Merini, Gabriele D’Annunzio, Giorgio Gaber, Dante Alighieri, Gregory Corso, Pier Paolo Pasolini, Amerigo Giuliani e Ivano Fossati.
Le sfumature della poesia
Il recital poetico teatrale si apre con “La carne degli Angeli” della poetessa milanese, un’opera che cattura l’attenzione fin dai primi istanti. La voce di Chiesa si fonde con le parole dell’autrice, creando un’atmosfera intensa e struggente.
Segue poi “La morte del cervo” di D’Annunzio, una poesia che esplora temi profondi come la morte e la natura umana. La capacità di Chiesa di trasmettere l’emozione di questi versi è stupefacente. Ma il viaggio non si ferma qui.
Gaber, con il testo della sua canzone “La Cosa”, porta un tocco di leggerezza e ironia allo spettacolo. L’espressività di Chiesa si adatta perfettamente a questo brano, interpretato con vivacità e energia.
Il viaggio prosegue con il quinto canto dell’Inferno di Dante, un momento di grande intensità e drammaticità. Chiesa declama rimandando vigore e pathos, trasportandoci nella dimensione infernale descritta dal sommo poeta.
La visione critica della poesia
Gregory Corso, con il suo “Matrimonio”, ci offre una visione poetica dell’amore e delle sue sfumature. Chiesa, con la sua recitazione, ci trasmette tutta la passione e l’ironia presenti nei versi dell’autore.
Pier Paolo Pasolini, con “Affabulazione – epilogo”, ci invita a riflettere sulla società e sulla sua alienazione. Andrea Chiesa, con la sua profondità e intonazione, riesce a catturare l’attenzione del pubblico, immerso nella visione critica dell’autore.
Il romanesco di Amerigo Giuliani, con “Er fattaccio der vicolo der moro”, invece, ci offre una poesia che racconta la realtà cruda della vita di strada. Chiesa ci restituisce un’interpretazione del testo ruvida e graffiante, trasmettendo tutta l’essenza di questo brano.
Infine, “C’è Tempo” di Ivano Fossati chiude la performance con un messaggio di speranza e di fiducia nel futuro. La voce di Chiesa si fa dolce e rassicurante, portando il pubblico in un finale emozionante.
Un recital che spazia nelle arti
‘La collana di pietre’ è un recital poetico–teatrale che spazia ampiamente da un’arte all’altra senza perdere originalità.
Andrea Chiesa, con il suo tono potente e versatile, riesce a trasmettere l’essenza di ogni poesia, coinvolgendo la platea in un viaggio emozionale inedito, che rappresenta un’opportunità unica al fine di un’immersione nella bellezza della lirica, lasciandosi trasportare dalle parole e dalle emozioni che esse evocano.
Grazie agli artisti come Chiesa, possiamo sperare in un futuro in cui la poesia e il linguaggio poetico saranno strumenti essenziali per la comprensione del mondo e la crescita dell’anima umana.
Filippo Novalis
Concerti del Tempietto
Teatro di Marcello
29 ottobre
La collana di pietre
reading poetico-teatrale con Andrea Chiesa