Fino allo scorso 17 marzo, il teatro Trastevere di Roma ha ospitato ‘La cosa non finisce qui’, un interessante testo firmato da Giacomo Sette; la trama vede protagonisti tre soldati bloccati in una zona di guerra, che attraverso intime confessioni e risate rafforzano la propria amicizia. A dirigere questo spettacolo c’è un nome prestigioso: Carlotta Proietti
In un luogo imprecisato, zona di guerra, tre militari sono nascosti, tenuti vigili da un nemico invisibile che però non dà cenni della sua presenza. Bloccati in una snervante attesa, i tre uomini usano quel tempo per scoprire gli aspetti più profondi dell’amicizia che li lega, confidandosi segreti e scoprendosi più vicini di quanto pensino.
‘La cosa non finisce qui’ è un lavoro di alto spessore, scritto benissimo da Giacomo Sette, che racconta una storia di amicizia virile in cui non esistono tabù o inutile orgoglio.
Attraverso un’atmosfera che si barcamena tra il verosimile e il metafisico, la rappresentazione riesce a toccare un gran numero di corde emotive, prediligendo tuttavia una tinta comica e disincantata.
Una rappresentazione che cresce
Lo spettacolo ha il grandissimo pregio di crescere scena dopo scena e per quanto gli ultimi minuti siano abbastanza ingarbugliati, l’opera riesce a tenere alta l’attenzione dello spettatore, il quale alla fine non può non provare un sentimento di forte commozione.
In scena, un bel gruppo di attori: Stefano Annunziato, Cristiano Arsì, Lorenzo Martinelli e Ivano Conte, affiatati e disinvolti, rendono il testo ancora più tangibile e significativo, disegnando quattro caratteri ben definiti ed espressivi.
La cosa non finisce qui: la trama è onesta
La regista, Carlotta Proietti, organizza un allestimento sobrio e misurato che non pochi elementi riesce a sottolineare con vigore la natura fantastica del lavoro, senza fare mai un passo falso.
Per quanto lo spettacolo sia rapido e concentrato, la platea rimane affascinata da una storia così piena di onestà che, nonostante lo spirito quasi irreale, permette a ogni membro del pubblico di immedesimarsi in quei personaggi almeno un po’.
Gabriele Amoroso
Foto: Agnese Carinci
Teatro Trastevere
dal 14 al 17 marzo
La cosa non finisce qui
di Giacomo Sette
Regia Carlotta Proietti
con Stefano Annunziato, Cristiano Arsì, Lorenzo Martinelli e Ivano Conte
Adattamento e aiuto regia Silvia Parasiliti Collazzo