Nell’ottobre del 2022, la scrittrice e poetessa Rita Pacilio ha musicato i suoi componimenti in un album dal titolo ‘La doppia luna’ avvalendosi della collaborazione musicale del giovane compositore/produttore Antonio Josef Faranda. Un’esperienza delicata, futuristica, che eleva combinandoli i due disparati mezzi d’espressione
Rita Pacilio è l’equivalente artistico di un coltellino svizzero. Non solo musicista, non solo scrittrice e poetessa a sua volta, ma qualunque cosa nasca dall’alchimia di questi mondi vicini e lontani. Ha già realizzato un album per la Splash Records, dal titolo “Infedele”, ma si può dire che il picco del suo percorso musicale giaccia proprio nel suo ultimo lavoro, ‘La doppia luna’, un piccolo ma suggestivo EP.
Il mondo della poesia dunque si interseca con la musica elettronica e costruisce quadri visivi di grande bellezza.
Con ‘La doppia luna’, infatti, Pacilio si propone non soltanto di musicare le sue poesie, ma di arricchirle e farle evolvere oltre al medium della recitazione vocale. Non è solo una poesia accompagnata da musica, o musica che fa da sottofondo alla poesia: sono tracce musicali indipendenti, legate a doppio filo con la poesia.
Quasi un genere a parte, anche se facilmente riconoscibile come synthpop o dream pop. Certo è però che riconoscere quei brani come poesie, nate per la recitazione prima che per il canto, aiuta a identificare la personalità dell’EP. E, si presume, ad apprezzarli.
La mano sapiente di Antonio Josef Faranda, collaboratore dell’artista già da due anni, crea un’atmosfera sognante e stratificata, che annulla il mondo esterno e induce alla contemplazione che si richiede per la poesia.
Musica e testo corrono su binari paralleli, stimolandosi e accompagnandosi in un climax che, da soli, non saprebbero replicare. Sono ben combinati, evidenziando la natura autoriale del lavoro. Le immagini romantiche legate alla luna, alla ricerca di affetto e all’intimità ben si sposano col sontuoso sound che Faranda e Pacilio hanno creato.
Un mondo di poesia
Come disco synthpop, ‘La doppia luna’ segue la linea sonora di artisti come Anna Of The North, Flume, Lauv e gli Empire of the Sun. Niente tamburi martellanti, né voglia di ballare e tastiere pungenti. I sound de ‘La doppia luna’ sono morbidi e metallici, suadenti, lenti all’atmosfera ma ricchi nel costruirla. Immensi, tuttavia, nel momento in cui è pronta.
Ci sono elementi sonori interessanti che aiutano a dare personalità alle singole tracce, come il sassofono di “Amore o niente” e la chitarra delicata del brano che dà il titolo all’album, “La doppia luna”: c’è quindi allo stesso tempo una buona coesione tra le tracce.
Il punto più debole di Pacilio è la vocalità. Il suo timbro è piacevole, argentino e aggraziato, e l’esperienza poetica le dona una buona scioltezza vocale. Dal punto di vista canoro tende però alla freddezza e non possiede un range vocale molto vasto.
Verso la luna
Pacilio infatti fa uso di una tecnica vocale chiamata sprechstimme, risalente al tardo-romanticismo tedesco e traducibile grossomodo in canto parlato. Utilizzata per la prima volta, non a caso, nel pezzo di Arnold Schönberg – ideatore di tale nome – dal titolo di “Pierrot Lunaire”. Ed è forse l’unico modo corretto per cantare una poesia, donandole un accompagnamento che colora e arricchisce i testi.
“Il mio vocabolario poetico nomina spesso il corpo e i meandri emozionali dell’essere umano per definire il misterioso contatto che c’è tra la vita e la morte, tra la carne e lo spirito, tra noi e il creato,” spiega Pacilio in un’intervista per rplibri. “Per me la poesia è un atto maturo e responsabile di continua esplorazione del micro/macrocosmo e di verifica delle proprie tensioni verso gli altri. Infatti, la poesia è una disponibilità allo stupore, una continua sperimentazione della bellezza e della condivisione della vita e della morte.”
‘La doppia luna’ è un’esperienza artistica colta e accattivante, che celebra non tanto la poesia o la musica, ma tutto il piacere che giace nell’autoespressione. Il lavoro autoriale di Rita Pacilio sfoggia la sua passione pittorica.
Maria Flaminia Zacchilli
La doppia luna
Rita Pacilio
1. Fuori da Qui
2. Amore o niente
3. Aria
4. La doppia luna
5. È il mio cuore
Testi e voce Rita Pacilio
Arrangiamenti e composizioni di Antonio Josef Faranda
Etichetta SudInSound 2022
Mix e mastering Artesuono Recording Studios