Il Coronavirus ha messo tutti a tacere. La gente si muove poco e ciò che ci circonda si riprende i suoi spazi. Il 22 aprile ricorre il 50° anniversario della giornata mondiale della Terra che cade un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera. Voluta dal senatore americano Gaylord Nelson e promossa ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, ogni anno coinvolge 192 Paesi
Attualmente stiamo vivendo una difficile situazione a causa della Pandemia dovuta al Covid–19. Tutti i Paesi stanno di fatto affrontando un periodo di isolamento forzato e ogni giorno gli esperti del settore, dai dottori, agli scienziati e ai politici, devono prendere decisioni complicate per il nostro benessere, e per noi non è semplice comprendere quando avverrà la ripresa vera e propria.
La natura nel frattempo si è ripresa lo spazio che da sempre le appartiene e che l’uomo, almeno ora, non invade. Lo smog è diminuito, le città riprendono fiato, circolano meno automobili e le biciclette sono il mezzo di trasporto ideale in queste circostanze. Gli animali, indisturbati, ritrovano il loro habitat e ci stupiscono donandoci momenti meravigliosi.
Di conseguenza pensiamo che la Terra riduca lo stress che l’uomo le procura e il Corona virus, da un lato, è una grande opportunità per pensare a modificare le nostre abitudini. Dal 1970 si celebra la ‘Giornata della Terra’ voluta dall’ambientalista e pacifista John McConnell: in realtà l’idea prende forma nel 1969 con l’obiettivo di porre attenzione sull’ambiente e quindi scuotere sia l’opinione pubblica sia i politici.
Il disastro ambientale a Santa Barbara (California), dovuto alla fuoriuscita di petrolio da un pozzo della “Union Oi”, fu proprio la causa che spinse l’allora senatore democratico, Gaylord Nelson, a porsi domande sul nostro ecosistema: “Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.
Storia
L’idea della ‘Giornata per la Terra’ parte da lontano: in America se ne discute fin dal 1962. In seguito alle numerose proteste contro la guerra del Vietnam, Nelson organizzò un “teach–in” per discutere sulle questioni ambientali, coinvolgendo alcuni esponenti politici di spicco; tra questi Robert Kennedy, che nel 1963 tenne delle conferenze mirate in undici Stati degli USA.
Il 22 aprile 1970, dunque, milioni di americani, gruppi ecologisti, college e università, manifestarono a favore del Pianeta, condividendo valori comuni e combattendo contro il degrado dell’ambiente: inquinamento; pesticidi; rifiuti tossici; deforestazione; estinzione delle specie selvatiche.
L’iniziativa si propagò grazie all’impatto mediatico che ebbe tale protesta, tanto da svegliare le coscienze. Infatti, già nel 2000, più di cinquemila gruppi ambientalisti, in prima persona, si sentirono coinvolti nell’organizzare progetti, per la prima volta tramite Internet.
Uno degli eventi più grandi dedicato alla Terra, pianificato da Kelly Evans, chiamò all’appello appunto le associazioni ecologiste sparse in tutto il mondo, e vide milioni di presenze unite a distanza in 183 Paesi. Parteciparono anche personaggi famosi, tra cui Leonardo Di Caprio da sempre attento alle tematiche sostenibili.
La conservazione delle risorse naturali
La ‘Giornata della Terra’ è da considerarsi quindi un avvenimento sia educativo sia informativo e i vari gruppi sfruttano l’occasione per analizzare le problematiche del Pianeta: l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo; la disposizione degli ecosistemi; le piante e le specie animali che scompaiono; lo spreco di cibo; infine, l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.
Si studiano pertanto le soluzioni utili per eliminare definitivamente l’impatto negativo delle attività umane sull’ambiente, partendo dal riciclo dei materiali, il divieto dell’impiego di prodotti chimici dannosi; soprattutto si punta alla salvaguardia degli habitat fondamentali per l’essere umano e gli animali, come i boschi, e la protezione della fauna minacciata.
E già si lavora agli obiettivi di sviluppo sostenibile messi in atto dall’Agenda Globale 2030 adottati dai 193 Paesi membri dell’ONU (risoluzione 70/1 – 15 settembre 2015): “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda per lo sviluppo sostenibile”.
I diciassette punti del programma vanno dall’eliminazione della povertà, della fame e delle disuguaglianze alla riduzione del cambiamento climatico; dal miglioramento della salute all’istruzione qualitativamente valida, e agli incentivi per l’energia e le città sostenibili. Si punta inoltre ad avere acqua pulita per tutti, alla crescita economica consapevole, alla pace mondiale e altro ancora.
Ora, a seguito della Pandemia mondiale, tutto è fermo: l’aria è pulita; i cieli sono privi di scie chimiche; le strade sono orfane del traffico cittadino; circolano meno treni; si prediligono le biciclette e i monopattini, a cui si sta puntando per la fase di riapertura, come mezzo di trasporto urbano più indispensabile.
Mentre la natura vive il suo periodo di stasi, di equilibrio e di ciclo vitale, noi possiamo considerare che la Terra aveva un urgente bisogno di fermarsi. Sin dalla seconda Guerra Mondiale essa respira e l’esperienza che tutti stiamo vivendo è un periodo storico eccezionale. Ci vorrà davvero un cambiamento radicale del nostro tenore di vita, sia per non sfruttare il territorio oltre il limite, sia per la nostra salute.
Agnese De Luca
Foto dal web
Vi suggeriamo alcune iniziative:
Le maratone multimediali – #OnePeopleOnePlanet – sono già state organizzate in rete e saranno trasmesse in streaming per permettere alle persone di seguire dibattiti, concerti e webinar gratuiti, per sostenere l’ambiente, ma soprattutto per comprendere quanti sacrifici ancora bisogna affrontare per avere un Pianeta pulito e a misura d’uomo.
Villaggio per la terra: http://www.villaggioperlaterra.it/
National Geographic: https://www.nationalgeographic.it/cosa-ci-dice-la-terra?gclid=CjwKCAjwkPX0BRBKEiwA7THxiIBtizXn6XfwLeuejBILrChUDbI1Qgpw_tz0wH0iaf9QyMTr-CEdshoCOs8QAvD_BwE
Earth Day da seguire su: https://www.greenstyle.it/storie/earth-day
Dedicato a studenti e insegnanti: www.orizzontescuola.it
Flash Mob virtuale di Legambiente – “Abbracciamo la terra” con gli hashtag #Abbracciamola e #EarthDay. L’obiettivo è postare una foto personale sui canali social, in cui dare libero sfogo alla fantasia e abbracciare oggetti o disegni che riguardino la Terra.