Prodotto da un collaboratore fisso di numerosi vip e arricchito da un’onestà emotiva, che solo un artista indie può dare, arriva per Santeria ‘La musica contemporanea mi butta giù’, il terzo album di Mirkoeilcane uscito il 3 novembre scorso e distribuito da Audioglobe. Un insieme di pensieri e quadretti in un mondo triste, ma mai del tutto spento
Mirko Mancini, in arte Mirkoeilcane, ha una frenesia artistica che fa fatica a tenere sotto controllo. Da cui il processo creativo pulsante, vulcanico, che ha portato alla realizzazione del suo ultimo album in studio: ‘La musica contemporanea mi butta giù’.
A volte non serve nemmeno sedersi in studio, matita alla mano, riordinando per bene i pensieri, per scrivere una bella canzone. Mirkoeilcane ha composto il suo terzo lavoro discografico a partire da pensieri istantanei e staccati, appunti improvvisi, note al telefono. Ogni cosa così diventa musica.
La musica contemporanea mi butta giù:
in che modo?
Ci si aspetterebbe un album raccogliticcio, ma c’è invece una genuina coesione nel lavoro. Un po’ per lo sguardo creativo che c’è dietro, un po’ per il buon bilanciamento di quei frammenti. ‘La musica contemporanea mi butta giù’ è un quadro di storie e personaggi delicato, cantato con una malinconia smaccata, molle, che crea immediata empatia.
Dalla sua parte Mirkoeilcane ha la mano sapiente del produttore Daniele Tortora, detto il Mafio, che può vantare collaborazioni di spicco con artisti come Diodato, Max Gazzè e gli Afterhours. Produttore che, però, non si muove oltre i limiti del proprio ruolo e non contamina il processo creativo. Il lavoro è autentico, e non poteva essere altrimenti.
Il sentimento alla base del CD rimbalza tra una pesante abulia, nella quale ogni tanto emerge una propulsione passionale per spezzare la monotonia, e un dolce abbandono nel momento e nei sentimenti.
Funziona al suo meglio quando è semplice, spontaneo, una spinta in avanti da parte di una musa irrequieta e diretta all’obbiettivo. Come in “Circa una storia”, una ballad romantica dello stampo più classico, ma che veste il suo romanticismo con una fierezza rara.
Religione e confusione
Indimenticabile l’idea dietro “Secondo Giobbe” – ovvero Giobbe Covatta, il comico e fumettista dall’umorismo placido e tagliente. Il timbro divertente della sua voce, l’uso sapiente della cadenza napoletana, e la dissociazione affettuosa nei confronti dei simboli religiosi espandono il concept di ‘La musica contemporanea mi butta giù’ oltre il semplice sentimentalismo e il malessere di vivere.
L’immagine religiosa inoltre compare più volte nell’album, inclusa la traccia intitolata direttamente “Gesù”, e rappresenta uno dei pilastri più forti del disco. Confusione, ma anche affetto, comunicate con un bell’equilibrio.
Buonissima l’idea del bridge di “Non mi ricordo più” con i messaggi vocali al telefono. Quel disincanto autoironico e pienamente moderno, che ricorda un po’ il Lauv che con “Mine” aveva conquistato il mondo qualche anno fa, è uno dei modus operandi che più si addicono alle chiavi di lettura esposte da Mirkoeilcane: un’umanità quotidiana, fatta di personaggi sparsi un po’ ovunque, che il cantante sa caratterizzare a tutto tondo.
‘La musica contemporanea mi butta giù’ esiste in uno spazio intermedio – quello tra sarcasmo abulico e desiderio onesto e sincero che qualcosa si muova, anche se piccolo, semplice e poco riconoscibile. Nonostante la frenesia creativa alle sue spalle ha un equilibrio posato; una serietà che emana, condita da quei tocchi di ironia che servono sempre. Per non essere, anche noi, buttati giù.
Maria Flaminia Zacchilli
Foto: Simone Cecchetti
Mirkoeilcane
La musica conteporanea mi butta giù
1. Venissero a cercarmi qui
2. Circa una storia
3. Non mi ricordo più
4. In equilibrio
5. Serie B
6. Qui
7. Secondo Giobbe
8. Giovanni
9. Gesù
10. Il nipote di Giovanni
11. Leggera
12. Caro amico ti scrivo
Con l’amichevole partecipazione di Giobbe Covatta
Testo, musica, chitarra elettrica e voce Mirkoeilcane
Fabio Rondanini batteria e percussioni
Gabriele Lazarotti basso
Daniele Fiaschi chitarre elettriche e acustiche
Adriano Viterbini chitarre elettriche
Duilio Gallioto tastiere
Max Dedo fiati
Roberto Izzo violini
Angelo Santisi violoncelli
Gianluca Vigliar sax
Etichetta Santeria
Distribuzione Audioglobe
Registrato, mixato e prodotto da Daniele “ilmafio” Tortora presso il T2 studio di Roma
Tranne “Caro amico ti scrivo”, registrato e mixato da Michele Valente presso il T2 Studio – Roma
Co-produzione sul brano “In equilibrio” Daniele Silvestri
Orchestrazioni e produzione aggiuntiva Valerio Vigliar
Assistente di studio Michele Valente