La frustrazione dell’insuccesso
‘La rabbia’ è un film scritto e diretto da Louis Nero. La pellicola del 2008 si incentra sulla difficoltà di imporre sul mercato cinematografico opere culturali differenti da quelle di maggior consumo. Dall’11 maggio è disponibile nel catalogo di Prime Video
Un giovane regista si trova a combattere contro un sistema interessato solamente al denaro, ma per il protagonista il cinema deve essere considerato come opera d’arte e non come prodotto industriale. Nel suo percorso incontrerà un mentore che lo aiuterà a trovare la sua strada senza indugi.
Louis Nero ci mostra due piani narrativi: uno incentrato sul film che il personaggio principale vuole girare e l’altro sul mondo produttivo e distributivo che dovrebbe accogliere l’opera.
All’interno di queste due ambientazioni si inseriscono, nella prima, figure che popolano il mondo immaginario chiuso nella mente del regista e che non si possono definire a tutto tondo, con una propria indole e una specifica evoluzione (interpretati da Faye Dunaway, Philippe Leroy, Lou Castel e Hal Yamanouchi).
Nella seconda, invece, troviamo personaggi che si schierano contro il film proposto e sono a favore di opere con più azione e di facile incasso (questi hanno il volto di Tinto Brass, Giorgio Albertazzi, Arnoldo Foà e Corso Salani).
Nico Roger e Franco Nero vestono i panni dei protagonisti principali: il cineasta e il suo mentore. Il primo è creativo e non si arrende nel perseguire il suo obiettivo; il secondo appoggia l’opera del giovane regista e i suoi intenti e, al contempo, guarda con disgusto la mediocrità dei prodotti, soprattutto quelli proposti dalla TV.
La recitazione del cast, dal carattere teatrale, nel complesso non cattura del tutto: nessun personaggio di per sé vive una crescita personale, sono figure che compaiono una sola volta, rimanendo un po’ sospese nel tempo.
Louis Nero, per la narrazione, predilige un’atmosfera che ricorda i quadri di Rembrandt per l’utilizzo del chiaroscuro e quelli di Magritte per il carattere onirico tipico dell’opera; inoltre, Nero si ispira a “8½” di Federico Fellini per quanto riguarda la figura del regista in crisi ma, in questo caso, ne esce un lungometraggio che non ha lo stesso potere.
‘La Rabbia’, che già dal titolo delinea uno stato di frustrazione sviluppato nel corso del racconto, non offre una storia precisa, bensì incerta e astratta. I movimenti di macchina sono molto lenti e aderiscono perfettamente al ritmo delle vicende, mentre le inquadrature, spesso dall’alto, simboleggiano il punto di vista del sistema che soffoca il giovane cineasta.
Le scene sono rese ancora più cupe dalla musica di Luis Bacalov che combina violini con musica elettronica, accentuando il disagio e l’angoscia del regista che non si sente accettato né compreso.
Nonostante il buon intento del regista, ‘La Rabbia’ non ottiene l’effetto desiderato: non vede confrontare le due parti in conflitto né tanto meno le fa competere ognuna per le proprie idee. Spesso vediamo solo i due protagonisti che la pensano alla stessa maniera, senza che siano ostacolati in modo da creare uno stato di tensione. La reazione avversa rimane pertanto sullo sfondo, si percepisce ma non entra in campo del tutto, e in questo modo sarà ancora più difficile trasformare le cose e le mentalità.
Maria Vittoria Guaraldi
La rabbia
di Louis Nero
con
Nico Roger regista
Franco Nero mentore
Faye Dunaway madre
Tinto Brass produttore erotico
Philippe Leroy nonno
Giorgio Albertazzi produttore commerciale
Lou Castel spazzino
Arnoldo Foà attore
Hal Yamanouchi personaggio orientale
Jun Ichikawa attrice
Corso Salani sceneggiatore
Gregorio Napoli distributore
Barbara Enrichi assistente distributore
Giampiero Lisarelli secondo sceneggiatore
Regia Louis Nero
Soggetto Louis Nero
Costumi Elena Valenti
Musiche Luis Bacalov
Scenografia Vincenzo Fiorito
Sceneggiatura Louis Nero
Trucco Vanessa Ferrante
Produttore esecutivo Louis Nero, Franco Nero
Produzione e distribuzione L’altro film
Genere thriller drammatico
Durata 104’
Anno 2008