Fino al 25 febbraio scorso, il teatro Argot Studio di Roma ha proposto al proprio pubblico ‘La sorella migliore’, l’ultimo testo firmato dal prolifico Filippo Gili, il quale in questo caso si è fatto autore di un copione dotato di una carica drammaturgica eccezionale, e che grazie al contributo di un cast eccellente diventa uno spettacolo da non perdere
Luca è un trentasettenne che sta scontando una pena agli arresti domiciliari ed è confinato in casa in compagnia della sorella minore Sandra: l’uomo ha investito e ucciso una donna mentre alla guida era ubriaco e drogato. Luca è ormai arrivato quasi alla fine della propria condanna ma il senso di colpa è ancora violentemente presente nel suo animo.
Giulia è la sua sorella maggiore, ma la donna ricopre anche il ruolo di avvocato dello stesso Luca e sebbene sia in possesso degli strumenti per alleggerire la pena e lo spirito di Luca, Giulia sembra voler agire con una certa severità per far sì che suo fratello capisca fino in fondo la gravità della propria azione.
Dopo “Ovvi destini”, Filippo Gili porta in scena una nuova opera in cui l’identità dei personaggi si scontra con un concetto soggettivo di morale: quasi a richiamare le atmosfere di “Antigone” di Sofocle, anche in questa magnifica opera si crea una violenta e dolorosa dicotomia tra la legge dei codici e la legge del cuore.
Il risultato che ne esce fuori è ottimo: ‘La sorella migliore’ è infatti un copione eccezionale che affascina gli spettatori dalla prima all’ultima battuta, non risparmiando neppure un colpo di scena che arriva strisciando, senza fare rumore.
La sorella migliore: spettacolo perfetto
Nella messinscena tutto funziona magnificamente a partire proprio dal testo di Gili, che non è mai scontato né prevedibile e che, anzi, pur seguendo un filo piuttosto logico e privo di cambi di rotta, diventa proprio per questo ancora più verosimile e accattivante.
Anche la regia di Francesco Frangipane viene allestita con una mano leggera e raffinata per disegnare senza esagerare le tinte claustrofobiche e soffocanti della trama.
La sorella migliore: un cast eccellente
Il valore aggiunto della splendida rappresentazione è il cast, a partire dalla protagonista, ormai celebre e amata, Vanessa Scalera: l’attrice porta in scena un carattere complesso e sfaccettato, spesso indecifrabile e che riesce a dissimulare le proprie intenzioni e le proprie azioni, e lo fa con una bravura straordinaria.
Una figura altrettanto eccellente la fanno gli altri membri del cast: Daniela Marra, Michela Martini e soprattutto Giovanni Anzaldo, che nella storia è il criminale Luca, il contraltare di Giulia – il personaggio interpretato dalla Scalera – e che, come la sua collega, impersona con formidabile talento.
Filippo Gili deve assolutamente continuare in questo splendido percorso drammaturgico che regala alle nostre scene lavori di ottima qualità che riescono a suscitare in ogni occasione importanti riflessioni dai risultati mai scontati.
Gabriele Amoroso
Teatro Argot Studio
Dal 21 al 25 febbraio
La sorella migliore
di Filippo Gili
Regia Francesco Frangipane
con Vanessa Scalera, Giovanni Anzaldo, Daniela Marra e Michela Martini
Produzione Argot Produzioni / Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro / Teatro delle Briciole / Solares Fondazione delle arti