Il bravissimo prestigiatore Dario Galati, in arte Mago Dorian, è andato in scena al teatro Vittoria di Roma, dal 28 febbraio al 5 marzo. Il sipario si è aperto trasformando la platea in un piacevole pomeriggio alternativo e lasciando a noi il privilegio dell’immaginazione
Galati e le due brillanti ballerine Virginia Alessandri (anche regista e costumista dello spettacolo) e Tatiana Colilli hanno fatto sognare bambini ed adulti presenti in sala, grazie ai loro numeri di magia e al cabaret magico, che prevede l’interazione del pubblico.
Tubini scuri pieni di paillettes, cerchietti con le piume, alcune movenze e balli charleston ci riportano, all’inizio, in piena età del jazz, grazie all’intrattenimento di Virginia e Tatiana. Dorian si presenta elegantemente, in frac e cilindro neri.
I primi numeri di magia, sulle calde note tratte da “Moulin Rouge”, ci mostrano gabbie vuote, poi riempite da colombi veri magicamente apparsi dalle mani del mago Dorian e dai suoi fazzoletti. Il nostro stupore si riaccende alla vista di una grande panca con uno specchio, dove Tatiana si appoggia e scompare: sarà divenuta nel frattempo una scatoletta, chissà?!?
Prodigioso anche il tavolo che volteggia sul palco per oltre un minuto, senza appoggi fisici. Sulle note del “Barbiere di Siviglia” e di altri brani tipici della clownerie, Dorian ci regala due numeri di cabaret, chiamando sul palco due spettatori: le carte traslano dalla bocca del prestigiatore verso calici di vetro; un laccio viene ingoiato e Dorian lo ritira fuori unito a delle piccole e pericolose lame; il numero scenograficamente più romantico è la creazione della neve magica. Da menzionare, infine, un classico della micromagia, ovvero la cartomagia.
Le luci di colore viola e blu, e talvolta, l’aggiunta del fumo artificiale creano maggiore suspance nelle azioni supportate dagli oggetti di scena: armadietti, tavoli, gabbie, scatole magiche, sgabelli e tanto altro. La supervisione di questi ultimi è curata dall’aiuto regista Enzo Musmanno, il quale si occupa anche dello spostamento degli stessi. L’Alessandri inoltre è un’artista a tutto tondo: ogni dettaglio de “La Stanza Magica” è stato pensato con riguardo.
Una performance da non perdere e che allo stesso tempo ci introduce nel mondo delle fantasticherie, che entrano nell’ambiente teatrale sempre più con risonanza.
Alessandra Bettoni
Foto dal web
Teatro Vittoria
dal 28 febbraio al 3 marzo
La stanza magica
regia Virginia Alessandri
con Dario Galati, in arte Mago Dorian
ballerine Virginia Alessandri e Tatiana Colilli
costumi Virginia Alessandri
aiuto regia Enzo Musmanno