‘La vita bugiarda degli adulti’ è una serie uscita su Netflix il 4 gennaio 2023, tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante. Le aspettative erano alte, data la firma della celebre scrittrice napoletana. Eppure, il risultato non è stato all’altezza delle trasposizioni su schermo di altre sue opere, complici gli eccessi nella recitazione e nella componente audio
Elena Ferrante è lo pseudonimo di un’autrice la cui vera identità non è nota, ma di cui ormai in molti conoscono le opere, soprattutto dopo il successo della serie tratta dalla quadrilogia de “L’amica geniale”.
L’ultima stagione sulle vicende di Lila e Lenù dovrebbe uscire su Rai 1 nel 2024; nel frattempo, Netflix si è occupato dell’adattamento del romanzo più recente della stessa scrittrice: ‘La vita bugiarda degli adulti’.
Sia a livello letterario sia audiovisivo, era senz’altro difficile fare meglio di un capolavoro come “L’amica geniale”, e i paragoni sono stati inevitabili.
Ma se la lettura de ‘La vita bugiarda degli adulti’ è stata pur sempre un’esperienza di valore, la visione della serie si è rivelata faticosa, lenta, a tratti fastidiosa per via di alcuni elementi non trascurabili.
Prima di indagarli, però, è opportuno accennare alla trama.
La crescita di Giovanna tra i dualismi
La serie comincia presentando allo spettatore Giovanna (Giordana Marengo), tredicenne all’inizio degli anni Novanta che vive in un quartiere benestante di Napoli insieme ai suoi genitori Nella (Pina Turco) e Andrea (Alessandro Preziosi). Lui è un professore di liceo, lei è una correttrice di bozze di romanzi.
Passano spesso il tempo insieme a una famiglia di loro amici, composta dal padre Mariano (Biagio Forestieri), la madre Costanza (Raffaella Rea) e le figlie Angela (Rossella Gamba) e Ida (Azzurra Mennella).
Queste ultime sono praticamente le uniche amiche di Giovanna, che è un’adolescente chiusa e irrequieta.
La sua ansia aumenta nel momento in cui, origliando una conversazione tra i suoi genitori, sente il padre dire di lei che “sta facendo la faccia di Vittoria”. Andrea intende dire che la figlia sta diventando come sua sorella, la zia di Giovanna, che però quest’ultima non ha mai conosciuto. Questo perché i genitori disprezzano Vittoria al punto da averla cancellata da tutte le foto presenti in casa, e perciò la ragazza sa che il paragone non voleva essere lusinghiero.
Per meglio comprendere l’osservazione del padre, Giovanna gli chiede di combinare un incontro con la zia e lui, per farle mettere l’anima in pace, acconsente.
Vittoria (Valeria Golino) vive in un quartiere malfamato di Napoli, e qui Giovanna si imbatte nel primo dualismo di questa storia che la porterà a crescere: la separazione tra la vita agiata e quella di strada, tra il linguaggio di chi parla bene l’italiano perché ha studiato e quello di chi sa esprimersi soltanto in dialetto.
Nelle scene ambientate nel mondo di Vittoria, infatti, chi non comprende il napoletano stretto deve necessariamente attivare i sottotitoli.
Ciò che né i grandi né i ragazzi dicono
Giovanna è destabilizzata e al contempo affascinata dalla personalità di Vittoria, dal suo linguaggio sboccato, dalle sigarette che fuma una dietro l’altra, dalla sua storia.
Infatti, già al primo incontro, Vittoria racconta alla nipote di aver avuto un solo grande amore nella vita, tale Enzo, l’unico uomo con cui ha fatto l’amore e che tuttavia era sposato con un’altra donna, la quale è venuta a scoprire il tradimento e li ha fatti allontanare. Poi però Enzo è morto, e da allora la moglie di lui, Margherita (Susy Del Giudice), ha perdonato Vittoria e le due si prendono cura insieme dei figli rimasti orfani di padre.
Giovanna li incontra e fa amicizia con loro: sono Tonino (Gianluca Spagnoli), Corrado (Giuseppe Brunetti) e Giuliana (Maria Vera Ratti). Conosce anche il fidanzato di quest’ultima, Roberto (Giovanni Buselli, già noto per aver interpretato Enzo ne “L’amica geniale”), e a sua volta lei presenta loro le sue amiche Angela e Ida.
Tutti questi personaggi ruotano intorno a Giovanna e Vittoria, quest’ultima costantemente esagerata nei modi di fare, sempre arrabbiata e disillusa nei confronti del mondo. Da subito, instilla nella nipote il dubbio che i suoi genitori non siano chi mostrano di essere, che abbiano una vita bugiarda.
Ma anche i ragazzi e le ragazze fanno cose di cui non parlano con i grandi e di cui, a volte, non parlano tra loro.
Tra lentezza ed eccessi, una serie che non ingrana
Sotto certi aspetti, ‘La vita bugiarda degli adulti’ ricorda “L’amica geniale”. Per l’ambientazione napoletana e per il divario tra zone privilegiate e degradate, ad esempio, e per l’utilizzo del dialetto. Per la prevalenza dell’elemento femminile, per l’attenzione alle dinamiche familiari.
Tuttavia, questa serie è molto più lenta e un senso di squallore pervade la maggior parte delle scene, ma non in maniera incisiva, tale che veicoli qualche significato. È squallore fine a se stesso.
La colonna sonora è invadente, le sonorità elettroniche si ripetono puntata dopo puntata a volume troppo alto e con una durata eccessiva. Così facendo sovrastano i dialoghi, già difficili da seguire per via del dialetto e perché sussurrati a denti stretti, soprattutto quelli di Giovanna.
Se quest’ultima, poi, mantiene lo stesso tono di voce e la stessa espressione per tutti e sei gli episodi, la Vittoria di Valeria Golino è invece esageratamente teatrale e diventa quasi una caricatura.
Altri personaggi restano perlopiù sullo sfondo e non vengono approfonditi; di conseguenza, si fatica a comprendere alcune scelte che compiono.
Insomma, nel complesso la serie non è un prodotto memorabile, né di certo sarà tra i migliori del catalogo Netflix di quest’anno appena iniziato. Agli affezionati della Ferrante non resta che attendere il prossimo: dopo questa cocente delusione, solo l’ultima stagione de “L’amica geniale” potrebbe guarire le loro ferite.
Eva Maria Vianello
Foto dal web
_
La vita bugiarda degli adulti
con
Giordana Marengo Giovanna
Valeria Golino Vittoria
Alessandro Preziosi Andrea
Pina Turco Nella
Rossella Gamba Angela
Azzurra Mennella Ida
Biagio Forestieri Mariano
Raffaella Rea Costanza
Susy Del Giudice Margherita
Maria Vera Ratti Giuliana
Gianluca Spagnoli Tonino
Giuseppe Brunetti Corrado
Giovanni Buselli Roberto
Produttore Domenico Procacci
Sceneggiatori Laura Paolucci, Elena Ferrante, Edoardo De Angelis e Francesco Piccolo
Casa di produzione Fandango
Distributore Netflix
Genere Drammatico
Anno 2023