Seconde vite
In scena per una sola sera al Teatro Sala Umberto di Roma, ‘L’esperimento’ indaga la storia di un divorzio con una cifra grottesca e ironica attraverso le parole scritte e recitate dalla brava Monica Nappo
Il soliloquio di una donna adulta racconta la disavventura del suo divorzio: aneddoti, ricordi, rimpianti e domande vengono riportati alla memoria dondolando tra sentimenti contrastanti, tra qualche risata e un avanzo di tristezza.
La messa in scena di ‘L’esperimento’ lavora di sottrazione alla regia: è la stessa Monica Nappo ad autodirigersi lasciando al testo l’importanza maggiore e tenendo dunque tutto sulle spalle in quanto interprete.
L’attrice è dotata di una recitazione unica e ai margini del surreale e intrattiene il pubblico divertendolo con estrema intelligenza.
Il personaggio portato sul palcoscenico dalla Nappo è strampalato e sopra le righe e, come ci si poteva aspettare da un carattere così singolare, la sua verità è nascosta tra una battuta e l’altra: il monologo è spesso grottesco ma comunica uno stato d’animo di facile comprensione per chi è passato attraverso un divorzio doloroso.
A questo dolore si accompagna tuttavia una giusta dose di ottimismo unita all’insegnamento che prima della coppia c’è un individuo e, in quanto tale, questo individuo deve costruire la propria soddisfazione a partire da se stesso.
Gabriele Amoroso
Foto: Roberto Foddai
Teatro Sala Umberto
29 luglio
L’esperimento
di e con Monica Nappo
Regia Monica Nappo
Costumi e scene Barbara Bessi
Grafica Maurizio Temporin
Produzione OTI. Officine del Teatro Italiano