Con ‘Lettera all’indirizzo degli uccelli’, Edizioni dell’Orso porta per la prima volta in Italia la voce di Carmen Naranjo, scrittrice e poetessa che ha saputo raccontare i drammi di una società disorientata e inquieta come quella costaricana, battendosi per contrastarne le derive morali e promuoverne l’avanzamento culturale
L’antologia propone una selezione di componimenti che accolgono il lettore all’interno di scenari della memoria da cui traspare un amore viscerale per il proprio Paese e il desiderio di poterlo curare come si farebbe con un figlio malato.
L’invito dunque è uno e potentissimo: non distogliere lo sguardo, non scegliere la fatale via dell’indifferenza.
Lettera all’indirizzo degli uccelli: la ricerca del cambiamento
Attraverso un linguaggio estremamente metaforico, specchio di una coscienza lasciata libera di fluire in tutta la sua potenza, Naranjo mette a nudo profonde angosce che rappresentano al contempo un tormento personale e la spinta necessaria a perseverare nelle proprie battaglie.
La poesia diventa dunque non solo il diario intimo di una donna che si ritrova al centro della storia, ma anche un manifesto di idee, progetti e rivendicazioni per una società ormai sfrondata di tutti i suoi valori più alti.
Una comunione di spirito e intenti sta alla base della poesia, a metà tra elegia e amorevole lettera, che ricorda la morte della poetessa honduregna Clementina Suárez.
Naranjo rammenta con ammirazione i versi di denuncia e verità con cui l’autrice aveva portato avanti il suo impegno sociale, constatando amaramente come la perdita di una voce tanto incisiva e ardita non possa che favorire il declino di una coscienza collettiva già compromessa, incapace di proteggere e valorizzare chi combatte dall’interno per dare vita a una speranza concreta di riscatto.
Lettera all’indirizzo degli uccelli: gli strati dell’esistenza
L’apertura alla vita di Carmen Naranjo è totale e totalizzante. Emerge un anelito alla pienezza, una tensione costante al bene in ogni sua forma: è la volontà limpida e tenace di chi intuisce la direzione giusta da prendere ed è determinato a mostrare al resto del mondo come percorrerla.
L’obiettivo ultimo è arrivare al cuore pulsante delle cose, cercare di indovinarne i segreti più imperscrutabili e riemergerne portando con sé nuove consapevolezze da coltivare.
Non manca poi il ritorno a dimensione più privata, da cui ancora una volta affiora un io poetico votato alla fratellanza e alla bellezza.
C’è tutto il candore di Emily Dickinson quando scriveva “È tutto ciò che ho da offrire oggi – / Questo, e il mio cuore accanto – / Questo, e il mio cuore, e tutti i campi – / E tutti gli ampi prati –“ nei versi tratti da “En esta tierra redonda y plana”: “Ti offro mattine di sole / notti di pioggia / albe lente / da questo cuore / annidato nel sogno / di offrirti sempre / un luogo dentro sé.”
Sophia Dalla Costa
Biografia
Carmen Naranjo (Cartago, 1928 – San José, 2012) è stata una scrittrice e poetessa costaricana.
Ha pubblicato numerose raccolte poetiche, tra cui “Idioma del invierno” (1971), “Mi guerrilla” (1977) e “Homenaje a don Nadie” (1983), e sette romanzi.
Oltre che per la prolifica attività letteraria, si è distinta per l’impegno sociale e politico. Ha ricoperto numerose cariche istituzionali come Ambasciatrice della Costa Rica in Israele, Ministro della Cultura, Gioventù e Sport e rappresentante dell’UNICEF.
Lettera all’indirizzo degli uccelli
Carmen Naranjo
Cura e traduzione Tomaso Pieragnolo e Rosa Gallitelli
Postfazione Pietro Taravacci
Edizioni Edizione dell’Orso
Collana Bibliotheca Iberica
Genere Poesia
Anno 2023
Pagine 192