Un amore mai dimenticato
‘Lettera da una sconosciuta’ è in scena fino al 28 febbraio al teatro Eliseo off. Lo spettacolo, tratto da un racconto di Stefan Zweig, è diretto da Angela Bandini e interpretato dalla sola Stefania Barca. La vicenda racconta la storia d’amore tra una donna e uno scrittore il quale non riconoscerà mai la donna che tanto l’ha amato
Una donna, dopo che il figlio è morto, scrive una lettera al padre del bambino. La missiva è destinata a uno scrittore affascinante e raffinato che lei ha conosciuto quando era una ragazzina e, sin dal primo momento, ne rimane folgorata. I due si vedranno altre volte ma l’uomo, con il trascorrere del tempo, non si ricorderà più della donna.
In una scena con un letto, un cavallino a dondolo e un tavolo, Stefania Barca racconta la sua struggente storia con tutta la bramosia e la delusione che ha provato.
Il contesto è molto intimo. La pièce infatti si svolge in una sala del teatro con sedie senza sipario e palco: questo coinvolge molto lo spettatore che si sente parte dell’insieme, quasi stesse spiando i due da una finestra o dalla strada.
La protagonista si muove nello spazio indossando un abito rosa cipria prima, che rappresenta la sua fanciullezza, e poi con un cappello che ne disegna l’età matura. La narrazione è strutturata in maniera solida ma la stessa Barca sembra non essere coinvolta totalmente, poiché sa già che la donna è destinata ad una vita infelice.
Questo delinea un punto di debolezza dello spettacolo, come la presenza dello schermo su cui vengono proiettate le parole della lettera lette dalla voce fuori campo di Edoardo Siravo: momento che risulta ridondante, perché non aggiunge alcunché alla storia. Sarebbe stato più interessante concentrarsi sui pensieri dell’uomo, per scoprire se in effetti non riusciva a ricordarsi della donna.
La luce soffusa e la musica delicata a cura di Davide Cavuti, accompagnano l’interprete in questa confessione che si rivela sempre più tragica e senza via d’uscita.
Nel complesso la breve rappresentazione tratteggia una storia lontana e polverosa, sfocata dal tempo, che si palesa inverosimile nel suo svolgersi al contrario del film omonimo di Max Ophüls del 1948 con Joan Fontaine che contiene qualche elemento di imprevedibilità soprattutto sul finale.
Maria Vittoria Guaraldi
Foto Federica Di Benedetto
Lettera da una sconosciuta
di Stefan Zweig
Teatro Eliseo off
dall’8 gennaio al 28 febbraio
regia Angela Bandini
con Stefania Barca
voce registrata Edoardo Siravo
scene e costumi Annalisa di Piero
musiche Davide Cavuti
assistente alla regia Flaminia Fenoaltea