Nella splendida cornice del Museo Nazionale Etrusco sito nella Rinascimentale Villa Giulia a Roma fino al prossimo 27 ottobre è possibile visitare la mostra dedicata a ‘Luciano Salce – L’ironia è una cosa seria’ – edizione centenario 1922 – 2022. Un percorso che sottolinea quanto l’arte sia determinante nella vita di ciascuno di noi e quanto sia un elemento di cui appropriarsi per esprimere ciò che siamo e sentiamo
L’esibizione ‘Luciano Salce – L’ironia è una cosa seria’, a cura di Emanuele Salce e Andrea Pergolari, punta i riflettori sull’eclettica personalità dell’attore, regista, scrittore che ha abbracciato il mondo artistico del Novecento in pieno fermento.
Il percorso si dipana attraverso i trentasei pannelli allestiti nello splendido emiciclo della Villa costellato di affreschi ispirati alle grottesche della Domus Aurea.
I pannelli, disposti in verticale, si susseguono come quinte teatrali e sembra appunto di camminare su un palcoscenico o di respirare il trepidio di un set cinematografico. Ci si aggira tra di essi perdendosi nella moltitudine di fotografie storiche in b/n e leggendo biografia, articoli, cartoline e lettere, filmografia dell’attore italiano.
Il pubblico inoltre si immerge nelle esperienze televisive, frasi e testi di canzoni scritti da Salce, concentrandosi dunque sia sull’esistenza sia sullo sfaccettato cammino artistico fatto di cinema, varietà, radio e scrittura del personaggio.
Luciano Salce: il sarcasmo, il suo punto di forza
‘Luciano Salce – L’ironia è una cosa seria’ è un ampio sguardo che inizia dal “Cominciamo così…”, quindi dagli esordi, che prosegue con il racconto che va dalla frequentazione dell’Accademia d’Arte Silvio D’Amico alla chiamata alle armi, dai ricordi al soggiorno prima parigino e dopo brasiliano dove, proprio durante quest’ulitmo, Luciano Salce mise in scena delle commedie di Anouilh e Campanile.
L’insieme, poi, mette in luce l’amicizia con Vittorio Gassman, successivamente interrotta, il ritorno in Italia e l’ingresso dello stesso nel cinema sia come attore sia in veste di regista.
Si evidenzia così l’essere moderno: un Luciano Salce capace di ironizzare sulla realtà grazie a un linguaggio accurato ed elegante, il quale osservava la società con attenzione e traduceva il suo guardare avvalendosi delle immagini.
Un artista a tutto tondo
Un uomo che ha precorso i tempi e che oltre a creare non solo nuovi programmi radiofonici, tra cui “I malalingua” e “Blackout”, ha diretto commedie all’italiana e addirittura opere liriche quali, per esempio, “Le trame deluse” di Cimarosa.
Lo vediamo accanto a Ugo Tognazzi, Luigi Squarzina, lo stesso Gassman, Antonello Falqui, Franca Valeri, e tanti altri. Lo si percepisce, Salce, scalpitante ed energico. Lo si conosce in qualità di grande disegnatore, dalla mano abile, e fruitore di musica.
Luciano Salce, dunque, lo si frequenta per poche ore tramite tutti questi elementi combinati in un unicum che permette di approfondirne carattere e versatilità.
Puro svago
Durante la mostra è possibile imbattersi in teche, comodini o poltrone su cui sono posti oggetti dell’artista, personali e di scena; si possono anche incontrare qua e là dei cartonati altezza uomo, insieme ai quali ci si può divertire per scatttare delle fotografie all’instante.
Camminando poi tra le colonne, in una gincana cronologica, si giunge al Ninfeo e si ammirano le foto scattate in teatro dalle quali trapelano forza e determinazione nel conquistare un posto nel mondo.
Un riconoscimento nell’arte a tutto tondo che ancora oggi denota cultura e lascia una traccia indelebile nella storia attuale del teatro, del cinema, della televisione e della radio.
Infine, collaterali all’evento ‘Luciano Salce – L’ironia è una cosa seria’ viaggiano dibattiti e proiezioni di film di Salce che di certo aiutano ad approfondire la sua figura carismatica e curiosa.
Annalisa Civirelli
Foto: Civitas Creativa
Museo Nazionale Etrusco – Villa Giulia – Roma
Luciano Salce – L’ironia è una cosa seria
Edizione centenario 1922 | 2022
dal 6 al 27 ottobre
a cura di Emanuele Salce e Andrea Pergolari