La prima opera musicale rap italiana che traghetta il classico all’oggi
Quanto la celebre e storica “Odissea” di Omero può essere attuale e contemporanea? Molto, forse più che mai. Lo dimostra lo spettacolo “L’Ultimo Nessuno – Progetto Ulisse”, scritto e diretto da Laura Tornambene, andato in scena il 14 giugno al Nuovo Cinema Palazzo
La prima opera musicale rap del panorama teatrale è un esperimento riuscito che fonde e innesta con perfezione ed equilibrio il classicismo epico alla prosa moderna, al multimediale, alla musica e addirittura alla musica rap.
Ulisse diviene un eroe del presente, un giovane ispettore ingabbiato in una vita che non gli appartiene, in una dimensione claustrofobica, dominata da legami finti, ingiustizie e soprusi. Un uomo perso, che si ritrova ad un bivio, tra la vita e la morte, tra la negazione di quello che è diventato e il riappropriarsi di ciò che era e potrebbe essere.
Deve iniziare un viaggio, dentro se stesso, per ricostruire le proprie radici, il suo vero io. Un percorso metaforico che avviene grazie all’incontro con un suo amico di infanzia: il professore Pino Eumeo, e sua sorella Nica, indirettamente coinvolti nella sua indagine, li porterà a ribellarsi, a lottare per le proprie idee e valori, contro mafiosi, corruzione, ingiustizie.
Gli antichi eroi omerici si trasfigurano dunque in ragazzi e situazioni di oggi: Nausicaa è una giovane donna testarda che vuole creare un posto del possibile; Circe una manager spietata che trasforma gli artisti in porci; Polifemo è la legge stessa; i Fiori di Loto psicofarmaci.
La lontana Grecia sfregiata dalle guerre, invece, è una Sicilia sfigurata dalle mafie e su questo scenario si incrociano valori, ideali, miti, leggende, storia e storie. Un’epopea che si riveste di attualità e originalità, in cui la prosa accompagna e sposa i versi rap, che strofa dopo strofa vanno a definire al meglio personaggi, stati d’animo e circostanze.
Vere e proprie poesie declamate su ritmi e bit, come quella pronunciata da Ulisse, un Giovanni Arezzo / Soulcè intenso e sensibilissimo, in cui il lirismo si snoda, prende respiro tra rime che invitano ad andare avanti sempre, nonostante il veleno della vita, la solitudine, le logiche di interesse, e l’esigenza di scappare, chissà dove, altrove, per ritrovarsi e ritrovare la vera essenza.
Un indietro che ha il sapore di avanti. Oppure, ancora, “Tutto e subito”, hit del rapper Kento, pura energia che scalda gli animi, denuncia e infiamma. La musica, hip hop e non solo, è così una componente essenziale dello spettacolo che va ad unirsi a una contaminatio di generi più diversi: importanti le installazioni video e audio, proiezioni che accompagnano scene come quadri parlanti, caricandoli di suggestioni e atmosfere, su una scena vuota costruita da scale che si compongono e scompongono a realizzare oggetti, impalcature materiali e morali a sostegno del cast superlativo.
Giovanni Arezzo/ Soulcè, Francesco Carlo / Kento e Noemi Carpinato, si alternano tra recitazione e rap che, nella duplice veste di interpreti e cantanti, dinamici, fluidi, versatili, dimostrano notevole padronanza scenica. Arezzo si muove tra sofferenza e rinascita, tormenti e dubbi, introspezione e rivelazione, si svela a piccole dosi per brillare nella sua potenza e aurea lucente come eroe contemporaneo e irriverente; Carlo, alla sua prima esperienza di attore, convince nel ruolo del professore che lotta per i propri ideali e cattura con la forza dei suoi versi, mentre la Carpinato è vitale, briosa, versatile e con una voce limpida da far invidia alle grandi dive dei musical di Broadway.
La scrittura raffinata e la regia fresca di Laura Tornambene costruiscono un progetto che rinnova la tradizione, la tramanda, la traghetta restituendo il suo senso originario, più profondo e più che mai odierno, rivelando uno studio minuzioso e particolareggiato, coraggio, visionarietà e equilibrio del fondere i vari generi creandone uno del tutto nuovo grazie al lavoro di squadra.
Un’idea perfettamente riuscita quella de “L’Ultimo Nessuno – Progetto Ulisse”, un canto di denuncia, di integrazione, un inno al riscoprire valori perduti, e a riscoprirci primi se stessi in un mondo che ci vuole ultimi nessuno, superando quei limiti che misurano la forza.
Sara Maggiò
Nuovo Cinema Palazzo
14 giugno
L’ Ultimo Nessuno – Progetto Ulisse
Libero adattamento metrorap dell’ Odissea di Omero
“è il limite che misura la forza”
testo e regia Laura Tornambene
con Francesco Carlo “Kento”, Giovanni Arezzo “Soulcè” e Noemi Carpinato
musiche Simone Squillace “Mad Simon”
testi canzoni Francesco Carlo “Kento” e Giovanni Arezzo Soulcè
visual designer Emanuele Foti
“canzone di Nica”, musica e testo Laura Tornambene
arrangiamento Antonio Ignoto
vocal coach e linee melodiche Nica Angela Dispinzieri
voci registrate (Mafiosi, Callie, Madre) Alessia Gurrieri