Nella raccolta ‘L’uomo di spalle’ di Roberto Costantini edita da Genesi Editrice la poesia abbraccia l’arte ripercorrendo i classici e la mitologia fino a raggiungere un’originalità espressiva nella contemporaneità. Guardare al futuro senza abbandonare il passato, lontano dai falsi perbenismi e dalle ipocrisie
Roberto Costantini è un uomo di cultura, proveniente dal mondo del cinema e del teatro. I suoi libri hanno infatti la caratteristica di avvalersi di preziose collaborazioni artistiche.
Nella sua ultima pubblicazione ‘L’uomo di spalle’ troviamo le opere della pittrice Sabrina Tacci che diventano essenziali per comprendere l’intenso processo di sperimentazione e ricerca fortemente voluto dall’autore.
Dunque, viene spontaneo chiedersi chi sia l’uomo di spalle, se coincida con il poeta e se il lettore stesso si identifichi in questa figura.
L’uomo di spalle: le esperienze poetiche
È lo stesso editore Sandro Gros-Pietro nella prefazione a fornirci ottimi elementi per addentrarci tra le pagine del libro, definendo la poesia di Costantini come “un nastro di registrazione delle esperienze poetiche che risale dal maledettismo di Baudelaire – cui si ispira la Scapigliatura milanese – per arrivare fino alle esperienze del XXI secolo, cioè della contemporaneità”.
Tra scapigliatura e contemporaneità
Gli scapigliati, animati da uno spirito di ribellione nei confronti della cultura tradizionale e del buonsenso borghese, erano strettamente legati a pittori, scultori e musicisti. Sono infatti note le collaborazioni con artisti dell’epoca.
È questo il primo punto di contatto con la scelta di Costantini che punta a realizzare non una semplice raccolta di poesie, ma qualcosa che vada oltre, unendo ai versi la pittura di un’artista che stima e apprezza.
Introduzione
Il libro si apre con una dedica alla madre, Adua. Emerge profondo e veritiero l’amore per lei, sempre presente nonostante sia passata ad altra dimensione. La poesia di Costantini ricorre ad immagini efficaci e originali che proiettano il lettore nella concretezza delle cose.
L’uso degli elementi della natura facilita la visione: “E il grano, il grano soltanto, /forse ci farà grandi ancora/perché la vita, lei sì, /la vita sa esserci sacra”.
L’uomo di spalle: continua rinascita
Il grano non è solo dono divino e segno di abbondanza, ma diventa simbolicamente alimento per l’anima, infatti la pianta rappresenta il ciclo delle rinascite.
A questo proposito pensiamo sia importante citare “Pane nostro” di Predrag Matvejevic (ed. Garzanti), un libro che mette il grano e quindi il pane al centro della cultura tra i popoli, simbolo di storia, poesia, arte e fede per l’intera umanità.
Si fanno invadenti i sogni, il poeta procede “con la sciabola rauca dell’alba” per alleviare pesantezze quotidiane, mentre “la fortuna ci vive addosso/in ogni lacrima carogna”.
Il distacco e il ricordo
Si avverte il senso del distacco, l’assenza di chi non c’è più, così come è evidente la necessità di allontanarsi da una realtà faticosa, poco limpida, senza rinnegare ciò che ci appartiene e rimane attraverso il ricordo.
Il linguaggio è prevalentemente essenziale, spesso pungente, perché ‘L’uomo di spalle’ non ama circondarsi di ambiguità, è lontano dai salotti di cortesia che popolano la società.
La poesia di Costantini si nutre di verità con un lessico mai scontato, ma ricercato e particolare, degno di chi ha l’urgenza di esplorare all’infinito conoscenza con l’intenzione di restituire bellezza, amore, libertà.
Michela Zanarella
Biografia
Roberto Costantini frequenta, giovanissimo, la Libera Università del Cinema di Roma, conclude il corso di sceneggiatura e regia con il corto ‘Sedotta da Dio’, presentato nel 1989 alla XLVI Mostra del Cinema di Venezia.
Si perfeziona in tecniche teatrali, recitazione, drammaturgia e regia, tra gli altri, con Dario Fo, Franca Rame, Carlo Quartucci, Carla Tatò presso il Teatro Ateneo di Roma.
Nel 1995 istituisce il Laboratorio di sperimentazione teatrale ‘Le arti di Pandora’, attivo fino al 2002, dove è preparatore, autore e regista di diversi spettacoli, tra i quali Baudelaire (1997) e svariati altri.
Nel 1999 è preparatore per l’A.E.D.E. (Association Europèenne des Enseignants). Consegue laurea e dottorato di ricerca in Letterature di lingue inglese presso l’Università La Sapienza di Roma, ove si specializza anche in critica e filologia shakespeariana e completa un corso di perfezionamento in traduzione letteraria.Pubblica articoli di critica letteraria nella rivista ‘Strumenti critici’, Il Mulino.
Nel 2018 completa la sceneggiatura ‘Quelli delle pietre vecchie’ e nel 2019 realizza il video musicale lamorecèononcè su un brano inedito di Marco Massaro.
Nel 2021 pubblica il libro di poesie ‘Musagete’, che ha partecipato alla sezione inediti di Poesia del premio I Murazzi 2020 e ha ricevuto il primo premio assoluto, seguito nel 2022 dal libro ‘Il canto del tempo’
Roberto Costantini
L’uomo di spalle
Editrice Genesi
Collana Le Scommesse
Genere Poesia
Edizione 2023
Pagine 115