Il gusto steampunk è protagonista
Tratto dalla tragedia di William Shakespeare, Macbeth abbagliato dalla profezia delle tre streghe sulla sua prossima ascesa al trono di Scozia, precipita in una spirale di orrore e violenza. Una nuova interpretazione del capolavoro shakespeariano tra cinema, teatro ed opera
Uscito nelle sale italiane lo scorso giugno ‘Macbeth Neo Film Opera’, film d’esordio di Daniele Campea, presentato in anteprima al 63° Film Fest di Taormina, prodotto da Creatives e Fondazione Pescar Abruzzo, ripropone la ben nota opera shakespeariana in chiave contemporanea.
La messa in scena della tragedia scozzese vanta illustri predecessori sia nel teatro, sia nel cinema e tuttavia il “Macbeth” in questione è molto diverso da quelli della tradizione: vanta infatti uno stile audace e sperimentale, assolutamente unico nel suo genere.
Campea, regista, compositore e sceneggiatore, fonde in questa pellicola tutte le arti senza soluzione di continuità: musica, teatro, cinema, poesia, narrazione e immagine, si intrecciano insieme nello scenario di un’architettura postindustriale e, attualizzando l’idea wagneriana di opera d’arte totale, conducono lo spettatore verso un’esperienza estetica unitaria e assoluta.
La coraggiosa operazione artistica è condotta dal regista avvalendosi della forza immaginifica della musica di Verdi che penetra l’immagine e la satura, plasmando l’intera narrazione. L’originaria tragedia di Shakespeare, viene così spogliata da ogni possibile storicizzazione e trasformata in ucronica vicenda, posta fuori dal tempo e dentro uno spazio disegnato da intensi chiaroscuri “espressionisti”, di gusto “steampunk”.
Il film nasce dalle suggestioni di Claudio Di Scanno, che nel 2015 ha diretto lo spettacolo teatrale “Immagini da Macbeth”, messo in scena nel capannone dell’ex Heineken di Popoli, e che nel film interpreta il personaggio di Banquo.
Il lungometraggio ha poi seguito uno sviluppo autonomo ed originale, ma conservando parte degli attori della rappresentazione. Parliamo di Irida Gjergji (Lady Macbeth) e Franco Mannella (Macduff), direttore dell’Accademia Arotron di Pianella, dove insegna lo stesso regista. Il resto del cast è formato da attori dell’accademia stessa e dell’associazione teatrale “Il Posto delle Fragole”.
La drammatizzazione dei nefasti effetti, che l’ambizione politica produce nella vita e nella psiche di coloro che bramano il potere, per il proprio interesse personale, viene interpretata dagli attori attraverso un linguaggio fatto di musica e di parole, secondo le modalità della “neo film opera”, genere del quale “Macbeth”, appunto, vuole attestarsi come manifesto.
In questa che è stata definita opera di “avanguardia audiovisiva” è inoltre una donna a rivestire il ruolo del re di Scozia, Susanna Costaglione, già protagonista dello spettacolo di Scanno, attrice dotata di straordinaria forza scenica, capace di interpretare un personaggio maschile con solennità ieratica, facendone emergere quasi plasticamente le tormentate vicissitudini interiori.
Sullo sfondo di una narrazione immersa e perfettamente accordata alla musica verdiana, i versi della tragedia shakespeariana risultano, in questo film, trasfigurati in qualcosa d’altro rispetto all’originale, resi un flusso di coscienza che, come magma infuocato, percorre l’intero film.
Il mondo interiore del personaggio finisce per prevalere sul personaggio stesso e la fusione di mito, musica e immagine hanno come scopo quello di addentrarsi in una verità quasi mistica, che si pone al di là della rappresentazione della semplice vicenda umana, superandola e rendendola assoluta.
Simona Bernardini
Macbeth Neo Film Opera
Soggetto tratto da “Macbeth” di William Shakespeare
Regia e Sceneggiatura Daniele Campea
con
Susanna Costaglione Macbeth
Irida Gjergji Mero Lady Macbeth
Franco Mannella Macduff
Claudio Di Scanno Banquo
e con la partecipazione degli allievi dell’Accademia Teatrale Arotron (Pianella)
e dell’associazione teatrale Il posto delle fragole (Popoli)
Fotografia Federico Deidda
Montaggio Daniele Campea
Musiche di repertorio Giuseppe Verdi, da Macbeth, Requiem, Te Deum
Musiche originali Daniele Campea
Scenografia, costumi, trucco e oggetti di scena Gianni Colangelo MAD e Antonella Pal
Prodotto da Creatives, Fondazione Pescarabruzzo
Direttore di produzione Teresa Di Viesti
Distribuzione Indipendente
Aiuto regia Silvia Giampietro
Segretaria di edizione Daniela Di Placido
Genere Drammatico
Paese Italia, 2016
Durata 50 minuti