Inaugurata lo scorso 12 settembre la mostra dell’artista visionario, ‘Magno Subsidio’, riserva una vera e propria scoperta nel campo della scultura moderna e non solo. Fino al 4 novembre sarà possibile immergersi in una sorta di primordiale atmosfera, grazie a disegni e creature tridimensionali, che rimandano appunto al mondo atavico
In occasione della terza stagione di proposte di Visionarea Art Space, spazio dedicato all’arte contemporanea a due passi da San Pietro, siamo andati a vedere il nuovo lavoro dell’artista Dario Ghibaudo.
L’installazione scultorea ‘Magno Subsidio’ va ad arricchire l’immenso progetto del Museo di Storia Innaturale concepito da Dario Ghibaudo stesso nel 1990 e sviluppato fino ad oggi.
La cura della mostra è stata affidata a Luigi De Ambrogi, importante gallerista italiano degli anni ’70 e ’80, che scegliamo di citare in apertura dell’articolo per l’immensità del suo pensiero, che ci ha subito conquistato.
Pensiero, questo, che è stampato ed impresso in un manifesto proprio all’entrata dello spazio espositivo:
“Il compito di un artista non è il fare, quello spetta ad abili artigiani. Il compito di un artista è svelare, rivelare e darci i più solidi dubbi sulle nostre caduche certezze per porci attraverso il metodo scientifico dell’indagine, il dilemma tra realtà e verità“.
Grand Jeu, di Luigi De Ambrogi
Magno Subsidio: natura e scienza a confronto
Partiamo da dove tutto ha avuto inizio: “Innaturale è tutto ciò che viene educato dall’uomo” come sentenziava Jean–Jacques Rousseau, quando nei suoi scritti dedicati alle “Scienze e alle Arti” si scagliava contro la Civiltà, in quanto causa di tutti i mali e di tutte le infelicità della vita dell’uomo. Al contrario esaltava ed elogiava la Natura stessa come depositaria di tutte le qualità positive e buone esistenti sulla Terra.
E l’autore milanese parte proprio da questa affermazione per creare l’intero “mondo onirico e fiabesco” con cui ha concepito l’immenso progetto del Museo stesso.
Illustrazioni favolistiche, inchiostri surreali, disegni grotteschi rappresentanti mutazioni genetiche, che ricordano mammiferi sotto sembianze di pesci.
Natura e Scienza a confronto, dunque, con un pizzico di fiabesco e onirico, applicate alla visione.
Scultura Visionaria: si compone di processi creativi in corso, che arricchiranno presto il museo virtuale che l’autore sta pian piano creando.
Un modo di lavorare, questo, eclettico che porterà alla realizzazione di dodici sculture tridimensionali, come la “Statua del Cane con sei zampe” che ha inaugurato la mostra il 12 settembre scorso.
Le mutazioni scultoree
Ma passiamo a ‘Magno Subsidio’, esposta in questa raccolta sala rivestita di bianco al secondo piano di via della Conciliazione 4, antistante il famoso e prestigioso Chorus Cafè di Roma.
Uno spazio vuoto che accoglie il visitatore in modo semplice e diretto: sulle pareti ad oggi cinque teche contenenti gli inchiostri dello stesso Ghibaudo, rappresentanti esseri mutanti al limite del grottesco e dell’epico.
Queste ultime riecheggiano antiche figure o riflettono immagini fiabesche impresse da sempre nella mente del collettivo umano.
Creature innaturali ritratte su disegno, che giocano con lo spettatore come protagonisti di una messa in scena che strizza l’occhio al Teatro dell’Assurdo di Ionesco (mi consenta l’autore l’audace accostamento).
Mutazioni, cambiamenti e forme in fieri: contaminazioni genetiche che spaventano e allo stesso tempo attraggono, attraverso materiali importanti quali marmo, argilla, resina e porcellana, scelti da sempre dallo scultore per il suo prestigioso lavoro di artista.
Magno Subsidio: l’aspetto onirico delle opere
Ma il tutto fa da cornice al vero protagonista della sala: l’immenso altorilievo rappresentante un “Anfibio con la testa di Antilope”, ovvero la “Genetica Naturale dell’innaturale” applicata alla scultura.
Anfibio, perché, capace di vivere in condizioni ambientali diverse, acqua-aria-terreno: nuota-vola-corre, essere assolutamente completo nella sua pur complessa diversità.
Antilope, in quanto appartenente ai mammiferi, specie animale in cui la femmina partorisce i suoi cuccioli e li allatta, madre dunque, simbolo di forza e possenza, fertilità e sicurezza.
Un pesce con le zampe, “…probabilmente esistito davvero sulla terra 345 milioni di anni fa…“, che fluttua nell’aria, ci scruta, ci studia, ci ingabbia, ci ipnotizza.
Tecnicamente sviluppato in forma orizzontale allungata, ne percepiamo l’immagine ondulatoria e danzante: Magno Subsidio rappresenta di fatto l’animale che modifica se stesso, che si evolve, che si complica, in contrasto con la natura dell’ essere umano invece, immobile, limitato, sempre e comunque fermo, dunque nocivo e distruttivo.
“Attraverso la realizzazione di un universo possibile, l’artista sviluppa un’ipotesi di vita che va oltre ciò che si è naturalmente verificato. Il suo Museo appare come una sorta di grande Wunderkammer all’interno della quale le opere analizzano un reale quanto feroce rapporto tra uomo e Natura, dove l’influenza dell’uno può far soccombere l’altra e viceversa”. (dal Redazionale settembre 2018)
L’impatto potente e ipnotico del lavoro di Ghibaudo
L’aspetto onirico vince su quello scientifico: le creature epiche dell’artista, ritratte su disegno ed incastonate in teche, incuriosiscono, divertono, ma allo stesso tempo – a nostro giudizio – inquietano e, paradossalmente, disturbano lo stato di quiete dello spettatore.
Ci attraversano e ci accolgono nell’attesa dell’impatto potente e ipnotico dell’immensa realtà della belva antistante.
La Perdita: è questa la sensazione che percepiamo sin dall’inizio, ovvero la perdita della nostra serenità, la perdita del nostro equilibrio formale, la perdita della nostra logica interpretativa.
Perdersi nel bianco immenso di un Mammifero che Nuota in corsa contro il Tempo, nell’indugio della sua Rivincita sull’Uomo: fondamentalmente noi stessi, miseri, piccoli, appunto, persi.
Con Magno Subsidio appuntamento ancora fino al 4 novembre, che consigliamo vivamente.
Vania Lai
Foto: Vania Lai
Biografia
Dario Ghibaudo è nato a Cuneo, vive e lavora a Milano. Ha partecipato a mostre personali e collettive a partire dal 1990. Ha esposto in Italia a Venezia all’Open 2005, esposizione internazionale di scultura, e a Milano alla Fondazione Arnaldo Pomodoro. All’estero, a Bruxelles, Wisbaden, Darmstadt, Francoforte, Shangai, Yerevan, Buenos Aires. A Cuneo è autore del monumento celebrativo a Giuseppe Peano intitolato Curva di Peano, realizzato nel ‘98. Tra i suoi lavori si ricorda l’Archivio dei nasi d’artista (di Andrea Serrano, Orlans, Arnaldo Pomodoro, Enrico Baj e altri). Da ricordare anche il progetto basato sull’impianto illuministico della catalogazione e della registrazione scientifica, il vasto ciclo in continuo accrescimento dal 1990, del Museo di Storia Innaturale, pieno di creature e personaggi fantastici, tutte opere realizzate rigorosamente in materiali sintetici.
Visionarea Art Space
Visionarea è un progetto che nasce da una idea dell’artista Matteo Basilé e dall’Associazione Amici dell’Auditorium Conciliazione con il patrocinio di Fondazione Cultura e Arte: un organismo destinato all’arte contemporanea. Uno luogo straordinario che si sviluppa all’interno degli spazi principali dell’Auditorium stesso: un Temporary Art Museum con la direzione artistica di Matteo Basilé.
MAGNO SUBSIDIO
di Dario Ghibaudo
dal 12 settembre al 4 novembre
Auditorium della Conciliazione – VISIONAREA ART SPACE
Via della Conciliazione 4, Roma
Ingresso gratuito
dalle 10:00 alle 22:00