‘Malizia Christi’ è il secondo romanzo di Davide Cortese, autore molto prolifico e noto per le sue pubblicazioni di poesia. Una sorprendente trama abbraccia i grandi temi dell’esistenza, partendo dall’infanzia con la dimensione dello stupore e dell’incanto, fino a raggiungere la maturità, mantenendo ben salda la bellezza del sogno
“Il pittore Adrian Malick aveva speso la sua esistenza a ritrarre gli ombelichi della gente. Centinaia di persone. Sosteneva che l’ombelico fosse l’angusto tempio dove dimora il mistero della vita umana.”
‘Malizia Christi’ di Davide Cortese pubblicato dalle Edizioni Croce è un romanzo in cui l’inesistente diventa il cuore della narrazione.
Renzo Paris, che firma la prefazione, ci introduce tra le pagine di una storia grottesca che affonda le sue radici in echi di opere di Borghes e Calvino; i personaggi quindi si muovono tra situazioni surreali e momenti di realtà, si fa sottile il confine tra fantasia e verità.
“Ti amo perché sai che si può ancora cantare/perché respiri il sole quando è bel tempo/e apri il palmo della mano quando piove.”
I fantastici personaggi
Siamo a Debrama, immaginaria cittadina inglese, nel 1912. Il protagonista è un bambino già adulto di cinque anni: Adam Babelsberg. Lo conoscono tutti perché è l’autore di una autobiografia di successo. Un enfant prodige.
Veste con un cilindro e scarpe di vernice, frequenta personaggi di cultura molto stravaganti, per lo più amici con cui condivide pensieri e riflessioni sull’arte e sulla letteratura.
Troviamo il pittore di ombelichi Adrian Malick, la marchesa pianista Yvonne de Saint Jacques, Timo e Teo, i figli gemelli della marchesa, il poeta quasi centenario Dorando Marradi e l’attrice Maeva Westwood, diva del muto, di cui Adam è follemente innamorato.
Cortese, con una scrittura fluida e avvincente, è capace di trascinare il lettore dentro le originali identità dei personaggi e ciò che appare fuori dall’ordinario diventa fulminea attrazione, una seducente traccia per spingersi dentro le insolite vite dei protagonisti.
“Anche il signor Babelsberg stava abbracciando un albero. Era un poderoso leccio, carico di ghiande.”
Malizia Christi: l’amicizia e le inquietudini
L’amicizia è uno dei temi portanti, si regge nella capacità di accettare le diversità e di sostenersi nonostante tutto.
Non manca uno sguardo sulle molteplici inquietudini umane, come la solitudine. Vita e morte si alternano in questa magica scatola di pensieri, in cui tanti sono i riferimenti ai libri, ai film, all’arte amati dall’autore.
È chiaro il nesso a Marradi, città natale di Dino Campana o il rimando al film muto “Cleopatra” diretto da Charles L. Galskill proprio del 1912, così come “Viale del tramonto” lungometraggio noir del 1950 diretto da Billy Wilder con William Holden, Gloria Swanson ed Erich von Stroheim.
Nella trama emerge ciò che non c’è, il vuoto esistenziale si avvicina a quello odierno delle nuove generazioni, più abituate a confrontarsi con la virtualità rispetto all’incontro, privi di modelli di riferimento.
Cortese compie un lavoro interessante mantenendo l’essenzialità della poesia, ‘Malizia Christi’ infatti non supera le centotrenta pagine. Il libro, si può quindi considerare una breve favola che sfiora le fragilità umane, senza mai dimenticare l’importanza del sogno che apre lo sguardo ad infiniti orizzonti.
Michela Zanarella
Biografia
Davide Cortese (Isola di Lipari, 1974) ha pubblicato “ES”, la sua prima raccolta di poesie nel 1998.
Fa parte della redazione di “Laboratori Poesia” ed è autore del romanzo “Tattoo Motel” (Lepisma 2014) e delle raccolte di racconti “Ikebana degli attimi” e “Nuova Oz”.
Nel 2015 ha ricevuto in Campidoglio il Premio Internazionale “Don Luigi Di Liegro” per la Poesia e nel 2023 a Firenze il premio “La Chute alla Poesia”.
“Malizia Christi” è il suo secondo romanzo.
Malizia Christi
Davide Cortese
Edizioni Croce
Collana StilNovo
Genere Narrativa
Anno 2024
Pagine 127