Nella splendida Chiesa capitolina di Sant’Ignazio di Loyola, il 5 e il 7 gennaio scorsi, si sono svolti due concerti di musica sacra sotto la direzione del Maestro Filippo Manci. Il fascino delle sonorità ha spinto i presenti ad avvicinarsi alla ‘musica barocca’ e a un ascolto intimo
La Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, simbolo dell’arte barocca, diventa il palcoscenico di una straordinaria miscela di arte visiva e musica. Progettata originariamente da Padre Orazio Grassi nel XVII secolo, la chiesa è famosa per la sua cupola prospettica, un notevole esempio di arte illusoria creata da Andrea Pozzo.
La cupola, che non esiste fisicamente ma è dipinta sul soffitto piatto della navata, rappresenta una delle più affascinanti illusioni ottiche del periodo barocco e simboleggia la connessione tra il terreno e il divino.
Le opere di Pozzo, con il loro dinamismo e la loro profondità spaziale, non solo decorano ma trasformano lo spazio, donando di conseguenza un’esperienza coinvolgente per chiunque entri in questo luogo di culto.
La Chiesa di Sant’Ignazio dunque non è solo un luogo di preghiera, ma anche un tempio dell’arte, dove ogni dettaglio – architettonico, affresco e scultura – racconta storie di fede, arte e scienza. Il contesto storico e artistico quindi rende la chiesa luogo ideale per ospitare anche concerti di musica sacra.
Musica barocca: profondità emotiva e barocca
Il ‘Concerto per l’Epifania’ del 5 gennaio, eseguito dall’Orchestra e Coro Melos Ensemble sotto la direzione del Maestro Filippo Manci, ha rappresentato una celebrazione della musica sacra.
La “Suite n.3” di Handel, aperta dalla tromba solista Gabriele Puglisi, è un brillante esempio di musica barocca, caratterizzata da melodie maestose e una struttura armonica complessa che riflette l’abilità del compositore tedesco nell’unire drammaticità ed eleganza.
Il “Te Deum” di Mozart, con il suo caratteristico equilibrio tra solennità e gioia, e il “Gloria” di Vivaldi, una composizione vivace e ricca di pathos, hanno ulteriormente illustrato la profondità emotiva e la complessità tecnica della musica sacra di due diversi periodi musicali.
Le voci soliste del soprano Chiara D’Acunto e del contralto Eleonora Cipolla hanno dato vita a queste opere con la loro interpretazione sensibile e potente, rimandando un’atmosfera di elevazione spirituale.
Musica barocca: varietà organistica
Il Maestro Filippo Manci si è distinto come figura chiave nel successo dell’evento. Noto per la sua intima comprensione della musica sacra e la sua capacità di sollecitare interpretazioni emotivamente ricche, questi ha dimostrato un eccezionale talento nel dirigere un repertorio vario e complesso.
La sua guida ha portato l’ensemble a esprimere le sfumature più intense delle opere eseguite, donando al pubblico un’esperienza immersiva e toccante.
Il concerto del 7 gennaio, ‘Promenade Musicale’, con un’esibizione straordinaria del Maestro Filippo Manci all’organo, ha inoltre permesso di esplorare la ricchezza e la varietà della musica organistica, con opere che vanno dal barocco al romanticismo.
Le interpretazioni del Maestro hanno così esaltato la grandiosità dello strumento: la performance, che ha unito la magnificenza del contesto architettonico con la potenza espressiva delle opere, ha chiuso gli eventi musicali.
Irene Sereia Villani
Chiesa Sant’Ignazio da Loyola
5 gennaio
Concerto per l’Epifania
Orchestra e Coro Melos Ensemble
Direzione Maestro Filippo Manci
7 gennaio
Promenade Musicale
Maestro Filippo Manci organo