Una sola parola: mamma
Dal 23 al 25 novembre la rappresentazione svoltasi nell’arco di tre giorni fa bene al cuore. Protagonista è una genitrice alle prese con le problematiche che l’autismo le mette di fronte. Indotta a vivere l’esperienza cerca di sviscerare la sua catarsi e le sue inquietudini per fronteggiare la situazione
Dal libro al teatro, a volte, il passo è breve. “Noi due” è una trasposizione del testo scritto da Paola Nicoletti, “Raccontami il mare che hai dentro”. Andato in scena al Teatro degli Eroi in zona Prati della capitale, è diretto da Pier Luigi Nicoletti, il quale adatta una regia semplice ad una storia tanto complessa quanto toccante.
La stessa autrice è interpretata da Daniela Rosci prima, e da Lorenza Guerrieri poi. Le due attrici incarnano la mamma di Gabriele detto Lillo, autistico. Paola Nicoletti, già con due bimbe, Marzia e Giorgia, rimane incinta per la terza volta. Questa volta inaspettatamente. Ma per saperlo bastano due minuti eterni di attesa: il bastoncino di plastica non perdona!
Da qui comincia un viaggio psicologico intriso di insicurezze, domande e perplessità, in cui gli spazi temporali sono ben gestiti dalle due età della protagonista che, appunto, inizialmente è più giovane e, successivamente più matura; lei si trova così a vivere un’esperienza traumatica: abitare a contatto con il figlio affetto da una forma di autismo e che, di conseguenza, non parla. Egli, sul palco, è interpretato dal ballerino Saverio Santangelo e la danza è un escamotage affinché far emergere il mutismo di Lillo (risponde solo a questo soprannome).
Anna Maria Achilli completa l’insieme come voce fuori campo, creando un dialogo con la Rosci nel primo quadro, mentre nel secondo entra in scena con la Guerrieri, dietro un pannello trasparente. La scenografia è composta da divisori che, se disposti in modo più armonico, donerebbero più margine di movimento.
Su di essi, inizialmente, vengono proiettate delle immagini del sottofondo marino. Il mare, infatti, è un elemento essenziale per le persone affette dalla sindrome suddetta, perché l’acqua placa e rassicura.
In apparenza va tutto bene: Gabriele viene seguito e, passo passo, si annotano gli eventi più importanti sul diario dedicato a lui, su cui scorrono date e tempo. Ma il bimbo continua a non rispondere ai richiami dei familiari. Dopo una visita dall’otorino si passa al neuropsichiatra, il quale esprime la sua diagnosi: sono presenti dei problemi che influiscono sullo sviluppo, appunto, dovuti all’autismo.
Qui il gioco di luci interviene con il colore rosso, delineando l’angoscia interna per passare all’accettazione della circostanza. Le alternanze sul palco sono abbastanza lineari: il giovane Santangelo e la sua danza esprimono il mutismo ma la scenografia non ariosa non permette la fluidità dei passi; la Rosci e la Guerrieri con il loro accento romano (da modulare meglio per donare alla recitazione timbri migliori e differenziare gli stati d’animo) riescono a strappare qualche risata (il testo è a tratti ironico, tanto da smorzare l’atmosfera); inoltre, le letture immaginifiche sono delegate a Vera Beth ma avremmo certamente preferito vedere in scena una figura femminile giovane e carismatica, più adatta al ruolo.
“Noi due”, dunque, è suddiviso in capitoli, attraverso i quali si dipano i tanti pensieri che affollano la mente di Paola: la paura di perdere il figlio in spiaggia; come proteggerlo; in che modo affrontare i primi istinti sessuali e la quotidianità; come vivere la stabilità emotiva con forza e concretezza; i risvolti psicologici dell’intera faccenda; chi si prenderà cura di Lillo quando sarà grande?
La colonna sonora si concentra per di più su sonorità acustiche, dalle varie sfumature armoniche, e classiche, soprattutto per la danza, mentre i brevi stacchi musicali sono dedicati ad alcuni brani pop.
Insomma, nel complesso, “Noi due” è una pièce che sicuramente necessita di più ritmo e la troviamo adatta per le scuole medie e superiori, al fine di sensibilizzare i ragazzi contro il bullismo, affinché comprenderne le cause e imparare di conseguenza a portare rispetto verso chi vive la disabilità sia fisica, sia mentale.
Si replicherà il 2 dicembre 2018.
Annalisa Civitelli
Foto: Civitas Creativa
Teatro degli Eroi
dal 23 al 25 novembre
Noi due
tratto dal romanzo “Raccontami il mare che hai dentro”
di Paola Nicoletti (edizioni Pendragon)
regia di Pier Luigi Nicoletti
con Lorenza Guerrieri, Anna Maria Achilli e Daniela Rosci
ballerino Saverio Santangelo