Lo scorso 26 maggio i fratelli Maurizio e Vincenzino Tavani, a capo dei Droning Maud, hanno pubblicato l’album ‘Non abbiamo fatto niente’, un robusto esercizio rock in cui si esalta l’incapacità dell’uomo moderno di comunicare, nonostante si continui a parlare come se non fosse niente
Con un nome come Droning Maud (parodia di Dronning Maud, nome usato in riferimento a un territorio in Antartide) e un servizio fotografico grigio fumo a metterli in mostra, quello che ci si può aspettare da questa band è chiaro sin dalla copertina. Nonostante l’apparenza, ‘Non Abbiamo Fatto Niente’ non è un disco deprimente e men che meno noioso.
Il disco segue un percorso alt-rock e post-rock consapevole e forte. Si sente la ricerca e la cura in ciascun brano, il desiderio di fare qualcosa di più potente, di indimenticabile. E la visione dell’album si estende sin dalla copertina, il cui sfondo – che galleggia a metà tra il classico Metropolis di Fritz Lang e un graffito più moderno – anticipa ottimamente il pacchetto in arrivo.
Una combinazione tra presente e passato imperniata su un doloroso motivo lirico: il silenzio della comunicazione. Come scrivono sul loro Soundcloud, ‘Non abbiamo fatto niente’ “è sfondo sonoro all’ammutolirsi dell’uomo. È potenza del banale direttamente complementare all’incapacità di comunicazione”.
Non abbiamo fatto niente:
il fascino di un mondo grigio
Sebbene la vena rock che scorre come comune denominatore delle tracce, la capacità e l’intenzione espressa dai Droning Maud di sperimentare ed espandere il loro campo sonoro si sentono.
“Orbite”, per esempio, si apre con un riff immenso quasi arena-rock e si mantiene su quella vena, mentre “Appennini” comunica il senso di indifferenza dell’incomunicabilità centrale (“e non è colpa mia/e non è colpa tua”) con una lentezza tenebrosa più alla Nick Cave.
Nonostante la gretta ordinarietà delle situazioni trattate, di quel silenzio omertoso in cui nessuno si fa avanti per dichiarare una posizione e provare davvero a comunicare, il CD non annoia e, anzi, procede in momenti strumentali sontuosi.
Notevole anche “Benny Carter” in cui il cantante si produce in un rap mezzo-parlato dal timbro abulico: il brano è sostenuto da uno dei migliori lavori di batteria e una base martellante, ipnotica.
Una passione interiore che non emerge nel parlato, ma prende finalmente vita con la forza della musica; il contrasto è riuscito, e alla traccia si torna volentieri. La combinazione tra l’autodeprecazione ironica di Caparezza, coronata dall’orecchiabile ritornello e un riff grunge, è incalzante.
Lavoro d’impegno
Sulla vena post-grunge, ma con una strizzata d’occhio all’indie-pop – alla Beach Weather o Cigarettes After Sex, quello che della malinconia fa un marchio di fabbrica – procede anche la title track “Non abbiamo fatto niente”. Interessante l’idea di scegliere come riferimento per il titolo un pezzo strumentale, senza testo a cui rimettersi per leggere quella che dovrebbe essere la chiave di volta dell’album.
Eppure basta la musica – da brividi il tocco ripetuto del cimbalo, che sembra evocare qualcosa che cade a pezzi – per parlare dove il testo non vuole. Se nessuno è in grado di parlare realmente, come diceva la band nella presentazione della loro opera, “non abbiamo fatto niente”. Meglio, allora, non parlare affatto.
‘Non abbiamo fatto niente’ combina l’impegno e la passione della bella musica indipendente con la coesione e la raffinatezza di un lavoro di maturità. Emotivamente crudo, musicalmente potente, tematicamente coerente, è qualcosa che si ascolta con gioia nonostante sul fondo dei suoi testi non vi sia che il vuoto.
Maria Flaminia Zacchilli
Droning Maud
Non Abbiamo Fatto Niente
1. Appennini
2. Pandora (feat. Proia)
3. Lontano dagli sguardi
4. Sincero
5. Benny Carter (feat. GE World)
6. Orbite
7. RosSigur
8. Triviale
9. Non abbiamo fatto niente
Testi e musica Droning Maud
Maurizio Tavani voce, chitarra e basso
Iacoposchi Tavani batteria e parole
Etichetta I Dischi del Minollo
Mix Matteo Portelli @The White Lodge Studio
Mastering Andrea Corvo @Synthesis Studio
Grafica Luca Bravi