Margareth, Belinda, Carlotta, Christian e Gabriel sono legati tra loro da rapporti di natura diversa: amore, amicizia, lavoro. Attraverso una serie di piani temporali posizionati tra presente e passato, Sabrina Biagioli orchestra le avventure di quei cinque personaggi, indagando nei loro pensieri più che nelle loro azioni, in ‘Non era uno scherzo’, il suo primo romanzo. Il volume, carico di circostanze profondamente umane e viscerali, affonda le proprie basi nella psicologia e nell’osservazione riuscendo ad accattivarsi i lettori più sensibili
In una grande e misteriosa città, nel corso di diversi anni, cinque figure intrecciano i propri percorsi, per caso o per volontà: questi stessi personaggi si troveranno a vivere episodi dolorosi e spesso ingiusti, seppure sempre carichi di sentimenti ed emozioni, che determineranno i contorni delle loro esistenze per sempre.
‘Non era uno scherzo’ è l’opera prima di Sabrina Biagioli, una giovane autrice romana che prima di questo suo esordio letterario si è sempre occupata di teatro, sia dietro sia davanti le quinte.
Questo insolito romanzo è caratterizzato da uno stile narrativo parecchio fuori dalle righe: ogni capitolo è costruito su lunghissimi flussi di pensiero che spesso arrivano, quasi, a scavalcare i limiti delle regole grammaticali e di sintassi, rimanendo sempre sapientemente sul filo di un tagliente rasoio.
Questa cifra, presente per tutto il racconto, permette al lettore di penetrare nell’indole più intima di ognuno dei protagonisti della storia e sebbene questo tipo di espediente, a volte, renda la lettura poco scorrevole o addirittura complicata, è comunque altrettanto semplice intuire quale sia l’anima di tutti i personaggi.
Non era uno scherzo: un flusso di coscienza
Le figure inventate dalla Biagioli hanno delle sfumature psicologiche ben riconoscibili e la loro coscienza è sempre definita in modo dettagliato, contribuendo a rendere ognuna di loro facilmente identificabile ma, in particolar modo, è la protagonista del libro – chiamata insistentemente per nome e cognome – a rivelarsi il carattere più complesso, sfaccettato e difficile da sondare: Belinda Bassi riesce a essere affascinante e insopportabile da una pagina all’altra.
A fronte di una trama che nella sua semplicità può sembrare a tratti paradossalmente elaborata, la storia di ‘Non era uno scherzo’, in non pochi passaggi, si mostra dolorosa anche per chi legge, ponendolo di fronte a scelte, rinunce e sconfitte che, per quanto esistenti soltanto sulla carta, si animano di una vividezza tangibile.
Questa è un’opera prima riuscita e capace di emozionare i lettori dotati di sensibilità particolarmente vulnerabile: ‘Non era uno scherzo’ è un buon lavoro che potrebbe entrare di ruolo nel novero dei più apprezzati romanzi psicologici degli ultimi anni.
Gabriele Amoroso
Foto di copertina dal web
Biografia
Sabrina Biagioli nasce a Roma nel 1980. Laureata presso la facoltà di Lettere, in “Storia del teatro e dello Spettacolo”, è oggi attrice e autrice teatrale. Ama le fragole, il cioccolato al latte, leggere, il teatro, la sua città natale, viaggiare. Non necessariamente in quest’ordine.
Dopo anni trascorsi a Monaco di Baviera, è tornata nella città d’origine dove insegna anche recitazione e dizione. “Non era uno scherzo” è il suo primo romanzo.
Non era uno scherzo
Sabrina Biagioli
Edizioni Echos
Collana Latitudini
Genere Narrativa
Edizione 2022
Pagine 244