Un thriller dalle connotazioni erotiche e psicologiche
“Gli tornò alla mente Jeanne Moreau che cantava una struggente canzone. Lui non conosceva l’inglese, ricordava però frammenti del testo in italiano… Ogni uomo uccide ciò che ama, da tutti deve essere ascoltato. Alcuni lo fanno con uno sguardo amaro, il codardo lo fa con un bacio. Alcuni amano troppo poco, alcuni troppo a lungo. Alcuni lo fanno con tante lacrime, altri senza un sospiro.”
Un contesto di provincia e persone semplici che conducono una vita normale. La tranquillità viene però scossa da un fatto indicibile e ci si ritrova a domandarsi cosa spinge una persona a commettere un omicidio. La doppia natura umana, che si esprime nella lotta tra bene e male, è il centro di questo romanzo
In una piccola cittadina del sud Italia facciamo la conoscenza del poliziotto Pasquale Quagliarulo, un uomo come ce ne sono tanti, innamorato di sua moglie, del cinema e del suo lavoro. La sua professione, fino a quel momento abbastanza statica, viene stravolta da una serie di efferati delitti sui quali viene chiamato ad indagare. A supportarlo professionalmente ci sono i suoi due partner, Alfonso Urciuoli, collega rude e facilmente intrigato dalle belle donne, e Chiara Fiore, poliziotta dal passato misterioso.
Gli assassinii che dovranno risolvere insieme porteranno a galla vicende incredibili di violenza e dissolutezza, una spirale torbida capace di attraversare senza alcuna barriera i borghesi così come i barboni, gli uomini di potere come gli emarginati. Quali sono i tormenti di un uomo che si spinge fino all’ineffabile?
Coinvolti in prima persona nel rispondere a questa inquietante domanda, i nostri protagonisti saranno costretti ad entrare in contatto con il male che si annida in ogni persona e a tornare alle proprie vite profondamente cambiati. Una riprova di ciò arriverà puntualmente alla fine del romanzo, nella sua ultima riga, quando lo stesso Quagliaruolo si congederà dai lettori con un gesto incredibilmente estremo.
“La neve che scendeva nel silenzio della strada lo calmò coprendogli capelli e cattivi pensieri. Avrebbe seguito il consiglio di Don Leopoldo. Avrebbe perdonato tutto senza chiedere niente. Anticipò la scena, l’avrebbe abbracciata e le avrebbe accarezzato il capo. Lei di sicuro gli avrebbe chiesto il perché di tutte queste tenerezze e lui le avrebbe risposto che l’amava senza riserve e lei gli avrebbe detto del bimbo. Si commosse all’idea dell’odore di sua moglie, chissà se sarebbe riuscito a distinguere all’interno anche il profumo della nuova vita. Si, doveva stare vicino ad Agata e smettere questa parentesi da farfallone. Certo non era colpa sua, si disse girando la chiave del portone: Chiara l’aveva invitato sotto le coperte.”
Come ben evidenziato nella postfazione a cura di Franco Festa, “dentro ognuno, anche il migliore in apparenza, si avverte l’eco infernale ed irrefrenabile della sua doppia natura umana”. Nessuna frase meglio di questa può esprimere a nostro avviso ciò che Claudio Pastena voleva comunicare attraverso questo suo romanzo.
Un libro nel quale non esiste la netta distinzione tra buono e cattivo ma che vede anzi i diversi personaggi passare da una sponda all’altra degli stati d’animo con estrema verosimiglianza, portando i lettori ad immedesimarsi, anche se in minima parte, con la brutalità di certi sentimenti.
Uno stile di scrittura questo utilizzato da Pastena essenzialmente semplice e lineare, a tratti rude e sboccato, ricco di riferimenti sessuali ed erotici. Un dettaglio questo che non ne svilisce l’opera ma bensì le dà quel tocco in più di realismo, che serve per raccontare in modo credibile una storia come questa.
Come tutti i gialli scritti bene, anche questo terrà i lettori incollati fino alle battute finale, quando con un inaspettato colpo di scena ci si ritroverà a fare conti con la soddisfazione di vedere il colpevole assicurato alla giustizia ma contemporaneamente anche con una raccapricciante scena.
Matilde de Bisogno
Biografia
Claudio Pastena vive ad Avellino dove lavora come medico al Servizio Tossicodipendenze, interessandosi principalmente di problematiche legate all’alcool e al gioco d’azzardo, e dove gestisce gruppi terapeutici e di auto aiuto. I suoi interessi vanno dalle medicine non convenzionali alle arti marziali, dalla musicoterapia alla cucina. I suoi romanzi, “Forse la giovinezza” e “Soluzione omeopatica” sono stati pubblicati dalla A&B editore, mentre il libro “Il mondo è tutto ciò che accade” è stato tradotto anche in spagnolo. Attualmente, insieme ad altri amici, gestisce il percorso olistico dal nome “Meglio essere felici – Felicità in azione”. I diritti d’autore di “Ogni uomo uccide ciò che ama. Un’indagine di provincia” saranno devoluti alla onlus “Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica”.
Claudio Pastena
Ogni uomo uccide ciò che ama. Un’indagine di provincia
Prefazione Franco Festa
Il Terebinto edizioni
Collana
Genere Thriller
Edizione anno 2018
Pagine 195