Tra cinema e teatro
Giuseppe Battiston è il protagonista assoluto di ‘Orson Welles’ Roast’: in scena sul palco del teatro Ambra Jovinelli di Roma dal 30 ottobre al 10 novembre, lo spettacolo, scritto dallo stesso Battiston con Michele De Vita Conti, rende omaggio con intensità e ironia a uno dei più grandi uomini di spettacolo del secolo scorso
Iniziando dalla passione che Orson Welles aveva per la cucina, il lungo monologo portato sulla scena da Giuseppe Battiston, diretto da Michele De Vita Conti, restituisce un’immagine accurata e inquadrata del grandissimo artista statunitense che viene descritto come un uomo senza dubbio geniale, coraggioso e indipendente ma allo stesso tempo solo, presuntuoso e vizioso.
È interessante vedere come all’interno di questo spettacolo, sebbene non venga raccontato nulla di inedito sul lavoro e sulla vita di Welles, sia possibile afferrare tra le righe un’identità molto più definita di questo magnifico personaggio del cinema.
Il ritratto che ne esce è quello di una persona innamorata del proprio lavoro, di un profondo conoscitore del mondo dello spettacolo e di un professionista preciso e scrupoloso che, parallelamente a tutto questo, non perde mai una dose piccola ma sempre presente di ironia e umorismo.
La resa scenografica, per quanto sobria e leggera, ottiene uno splendido effetto evocativo collocandosi a metà strada tra un set cinematografico e un palcoscenico dove Battiston/Welles mette in pratica anche il suo talento da prestigiatore.
La rappresentazione è dunque un omaggio pieno di rispetto al celeberrimo cineasta americano che tuttavia resta fine a se stessa: l’aneddotica, raccontata durante l’azione, è interessante ma in gran parte già conosciuta e la figura di Orson Welles non ne guadagna in novità; le leggendarie storie sulla sua lettura de “La guerra dei mondi” alla radio, sulla sua relazione con Rita Hayworth o sul suo amore per il teatro sono però sempre cariche di fascino e magia.
Sembra quasi scontato dire che la prestazione di Battiston è magistrale: aiutato anche da un’ovvia somiglianza fisica con Welles, l’attore compie una performance solida e precisa attraverso la quale accorcia la distanza da un personaggio inarrivabile quale il creatore del capolavoro della storia del cinema: “Quarto potere”.
Gabriele Amoroso
Teatro Ambra Jovinelli
dal 30 ottobre al 10 novembre
Orson Welles’ Roast
di Giuseppe Battiston e Michele De Vita Conti
regia Michele De Vita Conti
con Giuseppe Battiston
luci Andrea Violato
musica originale Riccardo Sala