‘Partiture di pelle’ di Mattia Cattaneo, edito da Architetti delle parole, è una raccolta poetica intima e profonda che affronta la perdita della figura materna. La poesia diventa strumento di difesa dal dolore del lutto e dell’assenza
“ho preso il tuo nome/per scrivere questo mio vagabondare”
Mattia Cattaneo con ‘Partiture di pelle’ dà alla poesia un valore straordinario, lo dimostra la sua proficua attività di diffusione e condivisione nel gruppo Facebook, “Circolare poesia“, di cui è l’ideatore e il promotore. Nella sua recente raccolta compie un percorso di recupero e conoscenza dell’esistenza, maturando una consapevolezza di ciò che va oltre il vuoto per la mancanza della madre. L’autore si avvale della lirica per risollevare sé stesso da un distacco difficile da accettare.
Maria Concetta Giorgi nell’introduzione del testo sottolinea: “La scrittura per Mattia Cattaneo diventa ‘urgenza’, preme, sollecita, spinge come il vento, si carica di silenzio, suoni, e temp che passa“. E questa urgenza diventa immagine, metafora, linguaggio intimo, ma allo stesso tempo universale: “la scrittura che noi salva/in questo vuoto/non così vuoto/, è il mio braccio d’edera”.
All’interno del libro, infatti, troviamo una forza salvifica – che si fa simbolo -, nella parola e l’edera assume un significato di continuità e fedeltà: in questo caso l’amore del figlio verso la madre è autentico, infinito, supera il tempo e le assenze.
Nell’iconografia medievale l’edera rappresenta appunto la vita eterna, l’immortalità dell’anima dopo la morte del corpo.
Partiture di pelle: gli elementi naturali curano l’assenza
Cattaneo utilizza prevalentemente versi liberi, rievoca luoghi e sentimenti con un canto delicato, ben calibrato nel ritmo, nelle pause, nelle assonanze. I versi mantengono una linearità nostalgica, raccontano il dolore in tutte le sue sfumature, la morte porta smarrimento, provoca una frantumazione dell’io, per ricomporsi ha bisogno della parola che diventa rifugio sicuro, sentiero familiare in cui ritrovarsi e ricominciare: “è sulla parte destra/ del fiume/ la zona vergine del silenzio”.
Il poeta lavora di silenzio – inteso come recupero chimerico – dimensione ideale per trovare equilibrio, riprende “il sentiero dell’andare”, guarda al futuro con occhi di speranza e fiducia. La vita ci mette di fronte a prove inaspettate, spesso non siamo pronti e ci sentiamo disarmati, incapaci di trovare risposte adeguate. É una fase che richiede ascolto, comprensione, non rassegnazione.
Come non ricordare la breve, ma intensissima poesia di Attilio Bartolucci, “Assenza”, di una rara semplicità, ma immensamente complessa: “Assenza, /più acuta presenza. /Vago pensiero di te/vaghi ricordi/turbano l’ora calma/e il dolce sole“. Un testo affine alla poetica di Cattaneo, che si nutre di ossimori in una sintesi efficace: “senza sete la tua presenza/ perde foglie/ma a te scrivo la notte”.
L’amore è luce per il futuro
Mattia Cattaneo, nella silloge ‘Partiture di pelle’, ci regala la profondità e la purezza della poesia, che ritorna alla sua sacralità nell’attraversamento della sofferenza.
L’abbandono lascia incertezza e insicurezza, ma l’amore è faro che illumina i giorni, saldo nelle radici del cuore. La poesia è lo strumento necessario per alleviare mancanze, per sorprendersi nuovamente di fronte al dono della vita. La raccolta segna una maturità creativa del poeta, che da un’esperienza molto personale, eleva la parola a canto universale, in cui ognuno può riconoscersi.
Michela Zanarella
Biografia
Mattia Cattaneo è nato nel 1988 a Trescore Balneario (BG) ed abita a San Paolo d’Argon (BG). Laureato in scienze della comunicazione, adora la montagna e la natura. Poeta e scrittore, lavora come assistente educatore. Ha tenuto alcuni laboratori teatrali per le scuole primarie.
Collabora con l’attore e poeta Carlo Arrigoni in varie letture teatrali sulla shoah e la liberazione d’Italia: i due nel novembre 2019 hanno dato vita alla loro Associazione artistico-teatrale, “Architetti delle Parole”, portando in scena varie letture teatrali, in ultimo sull’artista Modigliani dal titolo “Modì, Maudit, Modigliani”.
Cattaneo ha pubblicato tre sillogi poetiche: “Dritto al cuore” (2016), “La luna e i suoi occhi” (2017) e “Tracce di me” (2018) (secondo classificato Premio nazionale Polverini, sez. poesia ellittica). A novembre 2018 viene pubblicato, in self, il suo primo romanzo storico-sentimentale: “E le stelle brillano ancora” con varie presentazioni; ad agosto 2019 vince il primo premio al concorso poetico isola blu- VI° edizione” e al concorso ‘note letterarie’ per una silloge poetica inedita.
A settembre 2019 pubblica, sempre in self, il suo secondo romanzo, “Dove sento il cuore”, e la silloge poetica “Sarò Notte o forse inverno”. Nel 2020 ottiene il terzo posto con la videopoesia “Le brezze spirano” al premio VIDEOVERSI dell’International Film Tour Festival, nel 2021 la targa d’onore al premio Merini (Accademia dei Bronzi) e menzione d’onore sezione videopoesia al concorso “Per troppa vita che ho nel sangue – Antonia Pozzi”.
Gestisce il gruppo Facebook “Circolare Poesia” e conduce una trasmissione radiofonica dedicata alla poesia sull’emittente bergamasca Pienneradio.
Mattia Cattaneo
Partiture di pelle
Edizioni Architetti delle parole
Collana
Genere Poesia
Edizione 2021
Pagine 46