Fino allo scorso 15 maggio, il teatro Off Off di Roma ha ospitato ‘Penis Project’. Questo è l’ultimo lavoro firmato da Patrizia Schiavo che, dopo l’acclamato “Il laboratorio della vagina”, nel quale veniva analizzata la figura della donna attraverso numerose prospettive, parla stavolta degli uomini e di come la cultura fallocentrica, che ha spaziato in ogni angolo del mondo per millenni, posi in realtà le basi su una struttura molto fragile
Quattro uomini prendono parte a un insolito esperimento sociale nel quale vengono interrogati sul loro essere maschi. I quattro componenti di quel gruppo eterogeneo finiranno col mostrare un desolante ritratto della virilità e la fine della centralità dell’uomo rispetto alla donna.
Questo ‘Penis Project’ è un lavoro che si colloca fra diversi linguaggi teatrali: il pubblico ha l’impressione di trovarsi di fronte a un’opera di teatro sperimentale e contemporaneamente a un Ted Talk, di fronte a uno spettacolo tradizionale e allo stesso tempo alla registrazione di un programma televisivo.
Ciò che questi diversi codici trasmettono diventa un racconto troppo caotico e disordinato nel quale emergono con prepotenza dei ripetuti luoghi comuni sull’identità maschile che, per quanto si rivelino purtroppo veri, generazione dopo generazione non raccontano più nulla di nuovo.
Penis Project: la fine del maschio
Patrizia Schiavo riesce comunque nell’intento di portare sul palcoscenico un esempio di realtà virile fatta di luci e ombre: sono proprio quegli stessi stereotipi a disegnare i contorni di maschi che non sono assolutamente il sesso forte ma esseri umani fatti di dubbi, insicurezze, pentimenti, desideri, timori e nulla che li possa rendere superiori alle donne.
La regia della stessa Schiavo è elaborata e dinamica, l’azione dunque non risente mai di momenti che fanno perdere l’attenzione. Nonostante ciò, nella sua globalità, il lavoro tende a rivelarsi spesso gridato e movimentato tanto da indebolire quella che è la materia verbale, la quale in sostanza rimane l’elemento migliore di tutto lo spettacolo.
Simpatici i quattro attori in scena insieme alla Schiavo – e a Eugenio Marinelli, che ha un brevissimo ruolo – Antonio De Stefano, Emanuele Durante, Roberto Fazioli e Dario Guidi portano sul palco modelli di uomini con diversissimi stili di recitazione e un’impronta quasi dilettantistica che rende la figura del maschio ancora più fragile e quasi ridicola.
Gabriele Amoroso
Teatro Off Off
dal 10 al 15 maggio
Penis Project
di Patrizia Schiavo
Regia Patrizia Schiavo
con Antonio De Stefano, Emanuele Durante, Roberto Fazioli, Dario Guidi, Eugenio Marinelli e Patrizia Schiavo
Elaborazioni video Massimo Bevilacqua
Video di scena Giulia Brazzale
Sound designer Alessandro Capone
Scene Marianna Ferrazzano
Movimento scenico Davide Romeo
Aiuto regia Sarah Nicolucci
Organizzazione Silvia Grassi