Domenica 5 novembre, presso la Sala dei Lecci del Bioparco di Roma, il Maestro di pianoforte Danilo Tarso ha messo in mostra il suo repertorio nel concerto ‘Pianeta solo: costruzioni…in Jazz’
Danilo Tarso porta con sé la sua passione per il pianoforte da sempre. Una sintonia che emerge organica, come dalla pelle, e sboccia in uno slancio che coinvolge anche chi guarda. E non c’è spazio migliore per sfoggiare un entusiasmo palpabile in compagnia, in uno spazio dove il pubblico possa condividerla con lui.
La sera del 5 novembre, quello spazio è stato la Sala dei Lecci, una stanza immersa nel verde del Bioparco di Roma, lontano dal caos della strada. Per sentire la musica completamente e da vicino, come fa Tarso quando suona: è ‘Pianeta solo: costruzioni…in Jazz’.
Danilo Tarso: amore per la musica
Quando Danilo Tarso siede al pianoforte è come se entrasse in un altro mondo. Prende vita una seconda volta, e – per citare, fuori luogo, Elettra Lamborghini – “il resto scompare quando arriva la musica“. Il pianista dunque riempie lo spazio, la stanza e le orecchie anche da solo e senza muoversi.
La lineup è ricca e colorita, sospesa tra modernità e grandi classici. La fa da padrone il vecchio jazz, con classici che vanno da Cole Porter ad Astor Piazzolla, richiesto in un bis a furor di pubblico. Non manca un pezzo di sua creazione, un gradevole brano intitolato “I’m With You Far”, conosciuto anche come “Fancy Road” nell’interpretazione vocale della cantante Donatella Montinaro.
Ma la più grande sorpresa, e il brano più apprezzato, è un grande classico della canzone italiana. Tutti hanno riconosciuto, e applaudito, “Almeno tu nell’universo” di Lauzi e Fabrizio.
È una serata gioiosa, e non si sprecano gli applausi. Di costruzioni in Jazz ce ne vorrebbe un palazzo intero.
Maria Flaminia Zacchilli
Foto: Maria Flaminia Zacchilli
Sala dei Lecci
5 ottobre
Pianeta solo: costruzioni… in jazz
con Danilo Tarso