Il teatro Cometa Off di Roma ospita ‘Pole dance’ fino al prossimo 29 ottobre: lo spettacolo è scritto e diretto dall’armeno Sargis Galstyan e mette in scena una stravagante storia dal carattere grottesco che vuole sfidare, quasi riuscendoci, le leggi della natura. Sul palco recita un cast formidabile che riesce a rendere la storia credibile anche quando non lo è
Ruben e Virginie sono una coppia simpatica e affiatata; quando meno se lo aspetta, Virginie resta incinta creando un cambiamento inaspettato ma positivo nell’equilibrio dei due compagni. Tuttavia, quando il bebè viene al mondo, la situazione tra i neogenitori precipita per un sospetto tradimento della donna che troverà, seppure a fatica, un’incredibile spiegazione scientifica.
‘Pole dance’ è uno spettacolo dalle molteplici facce: la storia rientra a pieno titolo nell’ambito del grottesco ma le tantissime sfumature della trama rendono questo copione quasi unico.
A partire dalla stravagante scenografia, che sembra fatta da costruzioni di cartapesta, e con il contributo di una regia acrobatica e quasi isterica che mantiene sempre un ritmo che non annoia, la rappresentazione concentra in un’ora e mezza una messinscena che accarezza continuamente il concetto di impossibile.
I molteplici ingredienti della trama
Sargis Galstyan, autore e regista del lavoro, ha voluto indagare diversi aspetti del pensiero umano, quasi come se lo spettacolo fosse uno studio filosofico, creando nella storia un filo comune a tutti quegli stessi aspetti.
Scienza, psicologia, fede, desiderio sessuale, scetticismo e persino maschilismo si trovano a convivere in un’unica azione della quale però si fa fatica a comprendere lo scopo.
Il testo dà l’impressione di essere composta da svariati ingredienti che, nel corso della preparazione, non vengono mescolati né abbinati troppo bene, lasciando all’opera un sapore poco definito.
Pole dance: applausi per gli attori
L’intero lavoro è comunque salvato dall’azzeccatissimo cast che si cala perfettamente nelle note paradossali dell’opera, tutti gli attori infatti recitano sempre sopra le righe creando un’atmosfera divertente, persino comica, e adatta alle corde della trama.
Tra i membri del gruppo presente in scena spicca il bravissimo protagonista Giorgio Borghetti – principalmente conosciuto come eccellente doppiatore – che è l’unico a recitare in maniera più convenzionale e che si fa padrone di una prestazione sfiancante e carica di sostanza che, nonostante l’evidente dispendio di energia, viene portata a termine senza la minima incertezza.
Gabriele Amoroso
Foto: Mila Bascir
Teatro Cometa Off
dal 18 al 29 ottobre
Pole dance
Scritto e diretto da Sargis Galstyan
con Giorgio Borghetti, Stefano Antonucci, Mariné Galstyan, Ermanno De Biagi, Vittoria Rossi, Eleonora Scopelliti e Francesco Sgro
Scenografie Sargis Galstyan
Disegno luci Mattia Albanese