L’importanza di esserci
Parole e fotografie per accedere alle emozioni, quelle autentiche, vere, spesso lasciate in disparte, perchè temute. L’amore, la condivisione, il coraggio, la resistenza in tempo di Covid
In tempo di Covid l’abbraccio è stato il gesto di cui abbiamo sentito maggiormente la mancanza. La pandemia ci ha costretto al distanziamento, ad evitare ogni sorta di contatto. Ciò che prima era considerato naturale è diventato qualcosa da evitare. Sembrava inconcepibile non poter abbracciare gli amici, i familiari, la persona amata, eppure siamo stati obbligati a rispettare le regole.
Così il poeta Francesco Nugnes, nato a Milano e residente a Torino, ci porta tra le pagine della sua raccolta di poesie ‘Posso abbracciarti?’, un titolo che da subito rievoca quei momenti in cui ci siamo trovati chiusi in casa senza la possibilità di abbracciare i nostri cari.
Nugnes apre il libro con la lirica “L’abbraccio” e scrive: “Se un bacio è amarsi/un abbraccio è esserci”, in una sintesi perfetta ci dà tutto il necessario per comprendere il valore un’autentica espressione d’affetto. Ad accompagnare i testi troviamo anche degli scatti fotografici oltre alla particolare scultura “Il bacio di Klimt” di Francesco Marinaro.
Nugnes lavora sulle emozioni percepite e sa che il lettore si sentirà avvolto dal suo sentire, ognuno potrà riconoscersi o ritrovarsi in parte in quanto descritto nei versi. Il bacio in cui le labbra sono nuvole sorelle, diventa un bacio universale che si apre all’amore. Appare l’immagine di un Paese improvvisamente cambiato, dalle strade e piazze deserte, in “Itala, cos’hai?”. Sul piano stilistico è interessante la forma di dialogo scelta dall’autore, che si trova a manifestare uno stato di incredulità per quanto sta accadendo.
L’autore si pone costantemente domande e in qualche modo cerca di stimolare la riflessione. Viene spontaneo lasciarsi andare all’ascolto e trovare del tempo da dedicarsi. Spesso facciamo azioni per abitudine, senza renderci conto del significato di ogni gesto. Ogni tanto è necessario fermarsi, mettersi in silenzio e riprendere il contatto con noi stessi.
Forse per molti la pandemia è stata un modo per riscoprirsi e conoscersi meglio, per altri magari è stata un ostacolo o un impedimento. Sicuramente ha toccato tutti. “Creare è dentro cercare” scrive Nugnes e la sua assidua ricerca sfocia in un linguaggio musicale, fluido, incandescente.do: “Italia, cos’hai? Ti vedo dalla mia finestra,/non mi vuoi vedere, non ci vuoi vedere”.
A volte sembra quasi di leggere delle canzoni, perché le parole suonano, fanno sinfonia. Troviamo assonanze, metafore, una semplicità di scrittura che richiede abilità e competenza. Non mancano l’aspetto giocoso, ironico, il lato intuitivo, riflessivo, indagatore, lo slancio romantico, intimo e dolce.
C’è anche una geografia poetica che orienta le esperienze. Troviamo Parigi, città dell’amore, poi Torino, la città in cui vive il poeta, L’Irlanda, e i luoghi segreti del cuore. Nugnes ci accompagna a compiere un viaggio emozionale che ripercorre i sensi, senza rimandare l’essenziale. L’importante è esserci, vivere, condividere, amare. E noi alla sua domanda rispondiamo: sì.
Michela Zanarella
Biografia
Francesco Nugnes
Posso abbracciarti?
Edizioni Milena
Genere Poesia
Edizione 2021
Pagine 73