Il primo e il due febbraio, il teatro Lo Spazio di Roma ha avuto in scena ‘Pupa e Orlando’, un toccante testo firmato da Giuseppe Fava, coraggioso giornalista e drammaturgo ucciso in un attentato mafioso nel 1983. Il lavoro è interpretato da due bravi giovani attori, Marco Aiello e Claudio Pomponi
Pupa è una prostituta, Orlando è un ladro: queste due figure, emarginate alla periferia della società, mettono insieme un sodalizio di vita e di sentimento trasformandosi in due malinconici cantastorie ai quali la fortuna ha voltato completamente le spalle.
‘Pupa e Orlando’ è una storia che indaga con un approccio drammaturgico estremamente deciso, un insieme di aspetti legati alle sofferenze umane attraverso il rapporto fra due personaggi ai margini della società, i quali a malapena riescono a essere una piccola consolazione l’uno per l’altro.
Il copione di ‘Pupa e Orlando’ è profondo e ricco di sentimento: le disavventure di questi due personaggi reietti sono singolari e comuni allo stesso tempo, ma lo spazio teatrale le rende ancora più significative.
Pupa e Orlando: parole che emozionano
I monologhi e i dialoghi che compongono il testo raccontano una vicenda dall’identità riconducibile a una specifica parte d’Italia, che tuttavia ogni spettatore riesce a individuare, e che porta in scena un musicale dialetto.
Le parole con le quali Giuseppe Fava, autore dell’opera, compone le battute del lavoro sono un insieme di emozioni e sottotesti, che per quanto connotate dalla retorica del linguaggio teatrale, mandano le proprie informazioni in maniera netta e chiara.
L’esibizione è caratterizzata anche da un’assenza di precisione temporale che lo rende dunque cronologicamente trasversale e collocabile in più contesti temporali.
La messinscena gode di una regia piuttosto elaborata e ispirata che permette ai due interpreti in scena di dare il meglio di loro stessi e che non crea mai momenti statici.
Inoltre il palco è illuminato con un’elegantissima penombra che esalata la natura drammatica della storia e che rende definiti e brillanti i contorni di ogni oggetto in scena.
Pupa e Orlando: il giusto tributo al testo
Marco Aiello e Claudio Pomponi, i due interpreti, hanno un ottimo affiatamento e recitano con una palese disinvoltura facendo dei propri personaggi due caratteri solidi e sfaccettati.
Tuttavia questa rappresentazione di ‘Pupa e Orlando’ soffre una distribuzione delle azioni poco omogenea che porta a tempi non sempre teatralmente azzeccati.
Nel corso della messinscena alcuni frangenti, forse troppi, vengono dilatati nel tempo creando un’atmosfera di sospensione prolungata che porta il pubblico a perdere talvolta la propria attenzione.
Nonostante questo, lo spettacolo è realizzato con ottime idee, ottenendo una valida resa tecnica che tributa il giusto onore alla bellezza del testo.
Gabriele Amoroso
Teatro Lo Spazio
1 e 2 febbraio
Pupa e Orlando
di Giuseppe Fava
Regia Marco Aiello e Claudio Pomponi
con Marco Aiello e Claudio Pomponi
Luci Alessandro Iannattone