Puwei Zheng segue al concerto di Katica Misheska e Michelangelo Carbonara. Al Teatro di Marcello, il primo gennaio, il programma del Festival Musicale delle Nazioni ha offerto ai presenti una ricca scelta di brani classici ricercata e inedita: il giovane pianista ha esibito così la sua padronanza con lo strumento come i suoi virtuosismi, che fanno di lui uno dei talenti più promettenti della sua generazione
All’interno della suggestiva Sala Baldini, situata nella splendida cornice di Piazza Campitelli a Roma, il pomeriggio di Capodanno si è tenuto il concerto inserito nel programma del Festival Musicale delle Nazioni – Concerti del Tempietto che ha donato al pubblico una serata indimenticabile. Protagonista dell’evento il fantastico pianista Puwei Zheng, un vero gioiello del panorama musicale italiano.
L’esecuzione si è aperta con due Sonate di Domenico Scarlatti, la “K213” e la “K175”. Zheng ha saputo catturare l’essenza di queste composizioni, offrendo un’interpretazione ricca di sfumature e di virtuosismo. Le sue mani scivolavano fluidamente sulla tastiera, creando un suono cristallino e una profonda connessione emotiva con il pubblico.
Il programma ha poi preso una svolta barocca con il “Ricercar a 3” dalla Musicalisches Opfer di Johann Sebastian Bach, tratto dall’Offerta Musicale BWV 1079. Zheng ha dimostrato una perfetta comprensione del linguaggio musicale di Bach, eseguendo con maestria le intricate fioriture e i complessi contrappunti.
L’esibizione sonora infatti era caratterizzata da una precisione tecnica impeccabile e da un senso di profonda spiritualità.
Puwei Zheng: il linguaggio romantico di Brahms
Un momento di grande intensità è stato rappresentato dalla “Sonata Op. 25 n. 5” di Muzio Clementi. L’interprete ha saputo rendere giustizia al brano in questione, che richiede una grande abilità tecnica e una sensibilità espressiva. Ha affrontato il virtuosismo della partitura con sicurezza e maestria, lasciando trasparire l’energia e la passione che permeano la musica stessa.
I brani successivi, i “Klavierstüke Op. 119” di Johannes Brahms, sono stati eseguiti con una profonda comprensione del linguaggio romantico di Brahms, riuscendo a trasmettere tutta la gamma di emozioni contenute nei componimenti.
Il tocco delicato di Zheng e la sua capacità di creare una linea melodica avvolgente dunque hanno arricchito queste miniature, trasformandole in veri e propri gioielli musicali.
Puwei Zheng: l’atmosfera misteriosa
L’apice della serata è stato raggiunto con la “Sonata n. 5 Op. 53” di Aleksandr Skrjabin. Il pianista ha affrontato questo spartito complesso e affascinante con una determinazione e una delicatezza straordinarie.
Il pianista ha dato vita a un dialogo appassionato tra i diversi momenti della sonata, creando un’atmosfera di mistero e di intensità emotiva. La sua interpretazione ha coinvolto il pubblico trascinandolo in un percorso sonoro che ha toccato le corde più profonde dell’anima.
Come bis, Zheng ha suonato i “Danseuses de Delphes” di Claude Debussy, tratta dal Prélude Book I. L’interpretazione del brano impressionista è stata delicata e sognante, facendo emergere la bellezza e la poesia della musica del pianista francese.
Il concerto di Puwei Zheng ha trasformato il pomeriggio del primo dell’anno in un viaggio musicale che ha affascinato e conquistato la platea.
La sua tangibile maestria tecnica e la sua profonda interpretazione hanno reso ogni brano un’opera d’arte a sé stante. Zheng è senza dubbio uno dei talenti più promettenti della sua generazione e il suo nome brilla nel panorama musicale internazionale.
Siamo grati per aver potuto assistere a una performance così straordinaria e non vediamo l’ora di scoprire le prossime tappe della peregrinazione musicale del giovane talento italo-cinese.
Filippo Novalis
Concerti del Tempietto
Festival Musicale delle Nazioni
1° gennaio
Puwei Zheng pianoforte
Due Sonate di Domenico Scarlatti la K213 e la K175
Ricercar a 3 dalla Musicalisches Opfer di Johann Sebastian Bach dall’Offerta Musicale BWV 1079
Sonata Op. 25 n. 5 di Muzio Clementi
Klavierstüke Op. 119 di Johannes Brahms
Sonata n. 5 Op. 53 di Aleksandr Skrjabin
Danseuses de Delphes di Claude Debussy dal Prélude Book I