Cento pagine, ventidue racconti, un filo rosso: ‘Questioni di testa’ di Giulio Natali è un collage dei momenti più bassi delle vite dei suoi personaggi. Sentimenti di noia, disperazione e apatia sono narrati dall’autore con sagace ironia. Un (breve) specchio sulla quotidianità, perfetto in questo periodo di vacanza in cui le persone sono disposte a ridere delle debolezze umane
“Il suo lavoro gli permetteva di connettere tutti i passeggeri alle loro faccende quotidiane, le più banali e ripetitive. Quelle che portavano via gran parte del tempo nella vita, poco memorabili e per nulla eroiche. Alberto era un Caronte che traghettava i vivi verso l’Ade di questo lato del fiume, ma non ne era consapevole. A lui importava compilare il rapportino di viaggio e allungare i piedi sopra il volante, in attesa della corsa delle 8:30.”
‘Questioni di testa’ di Giulio Natali, pubblicato nel 2020 da Edizioni La Gru, è una raccolta di ventidue racconti brevi, che si distingue per la sua capacità di indagare il quotidiano mescolando sapientemente ironia e profondità.
Le storie che compongono il libro hanno per protagoniste persone comuni, ritratte perlopiù nei momenti peggiori della loro vita e che pertanto si trovano a compiere comportamenti grotteschi e in grado di suscitare biasimo, se non persino disprezzo.
Quello che emerge è un mosaico di esistenze in cui le emozioni, i dubbi, le speranze e le paure dei protagonisti vengono esplorati con un’attenzione e uno stile che catturano l’essenza dell’animo umano.
Tuttavia, non si tratta di una lettura impegnativa: al contrario, la brevità dei racconti, che in certi casi occupano soltanto una pagina, li rende ideali per questo periodo di ferie e vacanze, poiché ciascuno di essi può essere letto in pochi minuti durante una pausa sotto l’ombrellone o in un momento di relax nel corso di un viaggio.
“Le era ormai chiaro che a turbarla non era solo la paura di tornare a non avere scopo; c’era qualcosa di ancora più intenso, di cui mai prima aveva preso coscienza. La atterriva non avere uno scopo in esclusiva. Essere un’anima pia o l’anima pia non era la stessa cosa. Libera, dono del Signore, si trovò a pregarlo, quel Signore. Inginocchiata nella penombra della navata laterale prima della messa delle sei, lo invocava perché stavolta il dono lo facesse a lei: far scomparire quell’intrusa.”
L’ordinario è straordinario
I personaggi e le loro debolezze sono tratteggiati con abilità, risultando vivi e tridimensionali. Ognuno di loro è alle prese con una sorta di indagine interiore, che spesso si concretizza in gesti plateali, estremi, oppure apparentemente insignificanti, sebbene sempre molto significativi.
Attraverso questi comportamenti, i protagonisti cercano di dare un senso alle loro vite comuni, se non addirittura noiose e banali, e Natali li accompagna in questo viaggio attraverso una narrazione da cui traspaiono compassione e, al contempo, cinismo.
L’ironia, infatti, è un elemento chiave della raccolta, utilizzato per sottolineare le contraddizioni e le debolezze umane. Il cinismo, però, non è mai fine a sé stesso: è piuttosto un mezzo per evidenziare la disillusione, le difficoltà e le fragilità che caratterizzano i protagonisti. In tal senso, il sarcasmo cinico di Natali diventa uno strumento di osservazione della realtà, che non nasconde le sue asperità ma le affronta con lucidità.
“In azienda aveva più volte sentito parlare di root cause analysis, il processo che analizzando a ritroso gli eventi identifica il momento in cui si è creata una falla che porta, poi, la nave ad affondare. Fernando Colombo durante quei giorni disperati, nei momenti di maggiore lucidità, aveva provato a fare sulla sua vita questo esercizio. Senza trovare risposta.”
Questioni di testa: sapore di sale, sapore di “male”
Da un punto di vista stilistico, nella prosa dell’autore non c’è spazio per il superfluo: ogni frase è calibrata con cura per ottenere il massimo impatto emotivo. Questa sobrietà espressiva si sposa perfettamente con i temi trattati, rendendo le storie potenti nella loro semplicità.
La varietà dei racconti è un altro punto di forza del testo. Sebbene tutti i personaggi siano accomunati dalla ricerca di un senso nel disperato marasma della loro vita, le storie sono sostanzialmente diverse tra loro.
Ci sono racconti che esplorano la solitudine, altri che affrontano il tema del riscatto, della perdita, del cambiamento. Alcuni sono ambientati in contesti urbani, altri in paesaggi più rurali. Questa diversità arricchisce le storie e offre al lettore una panoramica ampia e sfaccettata delle esperienze umane.
In definitiva, ‘Questioni di testa’ è un’opera che merita attenzione, sebbene non richieda alcuno sforzo per essere letta. È un libro che sta bene nella borsa da spiaggia poiché leggero in tutti i sensi possibili, e tuttavia è capace di offrire uno sguardo acuto sulle complessità della vita quotidiana.
Eva Maria Vianello
Biografia
Giulio Natali, 48 anni, marchigiano, lavora come Direttore delle Risorse Umane in un’azienda multinazionale. Ha pubblicato nel 2020 e nel 2021 due raccolte di racconti per Edizioni La Gru, intitolate “Questioni di testa” e “Soste Forzate”, entrambe premiate in diversi concorsi letterari ed è arrivato in finale al Premio Calvino nel 2022 con un manoscritto tuttora inedito.
“Sotto il diluvio”, uscito il 14 giugno 2024 per Castelvecchi, è il suo primo romanzo pubblicato.
Questioni di testa
Giulio Natali
Edizioni Edizioni La Gru
Collana Catarsi
Genere Racconti
Anno 2020
Pagine 100