A seguito delle numerose proposte per promuovere la cultura online, anche le Scuderie del Quirinale reagiscono riaprendo virtualmente le porte della mostra su Raffaello sospesa a causa dell’emergenza Covid–19: ‘Raffaello. 1520–1483’. Attraverso un video–tour all’interno delle sale e altre clip con curiosità e dettagli sulle opere, si può assistere a un racconto unico sulla vita dell’artista urbinate
Proprio oggi sono 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, uno dei più grandi artisti del Rinascimento, spentosi a soli trentasette anni il 6 aprile 1520. La mostra ‘Raffaello. 1520–1483’ attiva dal 5 marzo al 2 giugno, che vuole celebrare proprio tale ricorrenza, è però chiusa a causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria per il Coronavirus.
Per far fronte a ciò, le Scuderie del Quirinale si sono accodate alle iniziative per la condivisione degli eventi culturali online (già presentate da altri siti museali italiani), mettendo a disposizione diversi video per partecipare comodamente da casa alla visione delle oltre 200 opere in esposizione.
In allegato alla “clip del tour virtuale” poi, una serie di pillole che permettono di vivere in modo approfondito l’esperienza della mostra. Ma vediamo ora di fare il punto della situazione e di individuare in questo breve testo una sorta di bussola per orientarsi durante ‘Una passeggiata in mostra’ nel mondo dell’artista rinascimentale.
La mostra è curata da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro, ed è stata organizzata a mo’ di viaggio che ripercorre a ritroso l’attività artistica di Raffaello: dalla morte a Roma fino alla nativa Urbino. Il percorso virtuale ricalca appunto tale idea.
Raffaello. 1520–1483: il percorso espositivo
Nelle prime stanze ci accolgono due testimonianze che introducono al pensiero di un artista legato e devoto al mondo antico: la cosiddetta “Madonna del Sasso”, scultura commissionata a Lorenzetto (suo allievo) per la propria tomba al Pantheon, e la “Lettera a Leone X” (1519), scritta a quattro mani con l’amico fraterno Baldassarre Castiglione, riguardante il progetto di ricostruzione grafica dei principali monumenti della Roma antica. Il confronto con l’arte classica per l’attività di Raffaello è stato dunque decisivo.
Seguono le opere delle grandi committenze di Leone X che celebrano l’artista rinascimentale come il più grande del suo tempo, tra quadri di pittura sacra e profana fino ad arrivare agli arazzi dedicati alle storie dei Santi Pietro e Paolo per la Cappella Sistina, commissionate dal mecenate Agostino Chigi e da Papa Giulio II.
Un momento a parte è concesso al suo rapporto con la figura femminile: definito come il pittore della grazia e della sinuosità Raffaello restituiva tali principi attraverso i ritratti di donne, tra cui i più celebri “La Velata” (1516) e “La Fornarina” (1518-19), ipotetiche raffigurazioni della sua amante.
In mostra anche una parentesi sul Raffaello architetto mediante una serie di disegni architettonici che, come i suoi quadri, sono ispirati a modelli classici.
La parabola discendente del racconto continua con gli anni del suo arrivo a Firenze (1504), con le opere influenzate dalla presenza di Leonardo e Michelangelo nella città: la “Dama col Liocorno”, per esempio, dipinta dopo aver visto il cartone della “Gioconda” in corso di esecuzione, in uno stile che rivela il suo allontanamento dalla maniera del Perugino.
Raffaello. 1520–1483: gli ultimi anni di lavoro del pittore
L’esposizione si chiude con gli studi degli anni della sua gioventù e con suoi primi lavori, come l’“Autoritratto” della Galleria degli Uffizi. In circa tredici minuti, dunque, il video–percorso propone un’esperienza sostitutiva e tutelata della più grande mostra mai organizzata su questo artista.
Per coronare l’evento virtuale, sotto l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra, troviamo altri video di approfondimento pubblicati per offrire agli utenti l’ascolto del racconto dei curatori e farli partecipare agli incontri organizzati a Palazzo Altemps prima dell’apertura della mostra.
Infine, in collaborazione con Sky Arte, sono stati messi a disposizione tre video estratti dal film “Raffaello – Il principe delle arti”, una delle prime trasposizioni cinematografiche che raccontano la vita del maestro rinascimentale, con il focus sulle Stanze di Raffaello, le Logge di Raffaello e il Trionfo di Galatea e la Loggia di Psiche.
Insomma, lo straordinario lavoro di condivisione online messo in atto dalle Scuderie pone la luce a trecentosessanta gradi su quella che risulta una mostra unica e ben organizzata in occasione dell’anniversario della morte di un grande artista come Raffaello Sanzio.
La risposta del mondo culturale all’inattuabilità della classica partecipazione alle mostre grazie alla loro presenza in rete in questo periodo di crisi, è uno strumento che permette di assimilare l’arte da un canale diverso, incompleto ma sicuramente alla portata di tutti.
L’inutile invettiva sulla differenza tra visione in loco delle opere d’arte e la loro fruibilità online, quindi, non trova in queste righe motivo di sviluppo, poiché risulta inopportuna di fronte all’impossibilità della presenza alle stesse in prima persona.
Andrea Maresi
Foto dal web
Scuderie del Quirinale
Raffaello. 1520-1483
dal 5 marzo al 2 giugno
a cura di Marzia Faietti e Matteo Lafranconi
Sito delle Scuderie del Quirinale: https://www.scuderiequirinale.it
Link al tour virtuale e clip approfondimento: https://www.scuderiequirinale.it/pagine/raffaello-oltre-la-mostra
Link incontri Palazzo Altemps: https://www.scuderiequirinale.it/pagine/incontri-prima-della-mostra
Link estratti video Sky Arte: https://www.scuderiequirinale.it/pagine/il-video-in-mostra-con-sky-arte