È giunta alla conclusione la 10ª edizione del Roma Fringe festival 2022: dall’11 al 26 luglio, il palco del teatro Vascello, nell’elegante quartiere di Monteverde, ha ospitato 20 spettacoli provenienti da tutta Italia
La rassegna di drammaturgia ha offerto agli spettatori una varietà di lavori tra quali si sono fatte notare delle messinscene particolarmente riuscite tuttavia, nella lista di tutti i testi presentati, la qualità si è assestata su un livello medio senza evitare comunque lavori che di certo non si faranno ricordare.
In due settimane cariche di opere teatrali, tutte inedite a Roma, i copioni sono stati prevalentemente di natura drammatica e grottesca e pochissimo spazio è stato lasciato alla comicità pura, un paio di rappresentazioni di teatro danza hanno però reso più interessante questa edizione.
Il festival è iniziato lunedì 11 luglio con i primi tre spettacoli in gara ed è quindi terminato il giorno 24 per svelare poi la terna dei finalisti il 26, quando si conoscerà anche l’opera vincitrice.
Roma Fringe Festival 2022: prima settimana
• 11-12 luglio
Falliti (Roma)
Con una regia piuttosto caotica e un testo parecchio superficiale, ‘Falliti’ immagina un crudele reality show nel quale il vincitore sarà il più miserabile dei partecipanti. L’autore Emanuele Bilotta firma un copione generazionale che però annoia troppo e insiste con prepotenza sulle sfortune e le ingiustizie nelle quali si trovano a vivere i trentenni di questa epoca.
Scritto e diretto da Emanuele Bilotta
con Cristiano Arsì, Alberto Brichetto, David Capoccetti e Caterina Rossi
Butterfly (Milano)
Margherita Lisciandrano interpreta una dottoressa che, nel corso di un monologo volubile, sovrappone la propria esistenza a quella di un’attrice per illustrare gioie, dolori e tormenti tipicamente femminili: l’opera è tuttavia un guazzabuglio drammaturgico che non fa presa sul pubblico e che non sembra mai inquadrato in un’idea precisa.
di Livia Castiglioni e Margherita Lisciandrano
Regia Francesco Errico
con Margherita Lisciandrano
R. R. (Mestre)
Rolandina Roncaglia è stata una prostitua veneta vissuta nella prima metà del 1300: nata uomo, Rolandina si è trovata costantemente in bilico tra due generi sessuali non riuscendo mai a sottrarsi al pregiudizio e alle condanne. Il bravo Marco Duse mette in scena le sue avventure con una riuscita prestazione e una regia poco rivoluzionaria ma ricca di soluzioni indovinate ed evocative.
di Marco Duse
Regia Gianmarco Busetto
con Marco Duse
- 13-14 luglio
Una varietà di lavori sul palco del Vascello
Rolando, le cattive abitudini (Roma)
Le cattive abitudini sono quelle che tantissimi cittadini del mondo hanno fatto diventare parte integrante delle proprie vite quando queste ultime sono soggette al capitalismo e al consumismo. Alessandro De Feo, abile interprete, ne parla con un flusso di coscienza ricco di metafore, intimo e doloroso e una regia essenziale e contemporanea.
Scritto e diretto da Alessandro De Feo
con Alessandro De Feo e Gioele Rotini
Vomito (Firenze)
Tra le proposte più interessanti del festival, ‘Vomito’ si fa ricordare per la messinscena più che per il copione: immobilizzato in una scatola dalla quale fuoriesce soltanto la testa, per tutta la durata della rappresentazione, Lorenzo Terenzi evidenzia i limiti, gli egoismi, le sofferenze e la solitudine degli esseri umani scombinando tutte le loro presunte certezze, ma invocando, allo stesso tempo, un sentimento di solidarietà.
Scritto, diretto e interpretato da Lorenzo Terenzi
- 15-16 luglio
Roma Fringe Festival 2022: la natura grottesca
Le regole del giuoco del tennis (Caserta)
Uno dei lavori migliori del Fringe romano, ‘Le regole del giuoco del tennis’ è un‘intensa metafora sull’amicizia virile e sulla volontà di conoscere chi è diverso da se stessi: i bravi Gaetano Migliaccio ed Enrico Pacini interpretano due giovani tennisti, di estrazione sociale e carattere opposti, che giocando in doppio imparano a fidarsi l’uno dell’altro. Il copione di Mario Gelardi è moderno e scritto benissimo così come la regia di Michele Brasilio è altrettanto suggestiva.
di Mario Gelardi
Regia Michele Brasilio
con Gaetano Migliaccio ed Enrico Pacini
Dio non parla svedese (Napoli)
La Corea di Huntington è una malattia neurodegenerativa che appanna le emozioni ed esalta l’eccitazione e l’aggressività di chi ne è affetto: il protagonista di questo monologo è un uomo che ha perso la cognizione dello spazio e del tempo per colpa della malattia, in preda a deliri e convulsioni si lascia andare a un soliloquio frenetico che ne mostra il totale scollegamento dalla realtà in una circostanza da thriller. Nonostante l’intenso monologo sia talvolta ripetitivo, l’interprete Diego Frisina offre una prestazione potente e fisica che compensa la più timida regia.
di Diego Frisina
Regia Ludovico Buldini
con Diego Frisina
Bestiario per l’educazione infantile (Roma)
Il mestiere di genitore è il fulcro di questo spettacolo surreale, grottesco e profondo nel quale sono riconoscibili tratti di filosofia e antropologia: i comuni madre e padre protagonisti dell’opera rappresentano le proiezioni di loro stessi sui figli descrivendo una psicologia fatta di rimpianti, ambizioni e rivincite. È senza dubbio molto valido il copione, così come la prova dei due attori in scena, Giordana Morandini e Federico Le Pera.
di Alessandro De Feo
Regia Nicola Pistoia
con Giordana Morandini e Federico Le Pera
- 17-18 luglio
Roma Fringe Festival 2022: il teatro danza è la novità
Cosmos Reloaded (Roma)
Unica proposta di teatro danza del festival, ‘Cosmos reloaded’ non è un lavoro per tutti ma allo stesso tempo è carico di suggestioni e momenti emozionanti: la splendida interprete Corinna Torregiani racconta con il proprio corpo una nascita, una genesi, con un elaborato e lungo processo dinamico che riesce a toccare soltanto la sensibilità più emotiva degli spettatori affascinandoli e, a tratti, commuovendoli.
di e con Corinna Torregiani
Variabili (Bologna)
Un dolce da mangiare diventa il pretesto per rappresentare il misterioso rapporto tra due giovani donne. Questi due caratteri si mostrano costantemente reticenti, insoddisfatti e indecisi finché non diventa palese che una delle due figure nasconde un disturbo ben preciso. Il copione di ‘Variabili’ è elaboratissimo, ermetico e affonda la sua scrittura nella psicologia, tuttavia la regia estremamente disomogenea e la recitazione manieristica delle due interpreti ne fanno un’opera da migliorare.
di Altea Bonatesta
Regia Marco De Rossi
con Altea Bonatesta e Martina Capaccioli
Party (Milano)
Donato Demita concepisce un’azione che ricorda il teatro di strada e facendosi circondare dagli spettatori, chiamati sul palcoscenico, come un cantastorie declama una storia a metà tra una fiaba e un racconto epico. ‘Party’ è una rappresentazione molto furba, fatta di troppi silenzi e poche parole durante la quale il simpatico Demita gigioneggia tanto e recita poco.
Scritto, diretto e interpretato da Donato Demita
Le foto del Roma Fringe Festival 2022 sono di Piero Tauro e Simona Albani che fanno parte del team organizzativo insieme a Francesca Romana Nascè, Marco Zordan, Raffaele Balzano e Laura Grolami i quali, ognuno nel proprio ruolo, contribuiscono ogni anno alla riuscita del Fringe.
Gabriele Amoroso