Presso lo Spazio Diamante della capitale, lo scorso 15 luglio è iniziato il Roma Fringe Festival 2024: giunta alla sua 12ª edizione, questa è una delle rassegne teatrali più attese dell’anno, che in quest’occasione vedrà come sedi di svolgimento lo stesso Spazio Diamante e il teatro Vascello, per arrivare poi alla dichiarazione dello spettacolo vincitore il prossimo 28 luglio al teatro India
La prima parte dei ventuno lavori in concorso, che come sempre sono rappresentati da compagnie provenienti da tutta l’Italia, ha mostrato al pubblico una serie piuttosto variegata di opere che, a differenza della scorsa edizione, si sono mostrate subito meno drammatiche e soprattutto costruite su tematiche finalmente meno impegnate.
Tra i dodici spettacoli in scena fino a giovedì 18 luglio, la resa migliore è stata quella di “Le nostre folli capriole nel sole”, che ci si augura possa ottenere un posto in finale.
Roma Fringe Festival 2024
15 – 18 luglio
Bar Mooda – Roma
con Arianna Aloi, Valeria Cavaliere, Martina Colaprico, Angelo Curci e Francesca Florio
Tre simpatiche ragazze romane gestiscono uno sfortunato bar dove per risollevare il morale e gli incassi si decide di dare spazio a musicisti emergenti.
‘Bar Mooda’ è lo spettacolo d’esordio di questa edizione numero 12 del Roma Fringe Festival e può contare su un insieme di attrici giovani e disinvolte che sanno fare il proprio lavoro, tuttavia la rappresentazione è connotata da una comicità piuttosto antiquata e da una serie di idee di certo non innovative e piuttosto fini a loro stesse.
Vite Binarie – Roma
diretto ed interpretato da Stefano Brino Dattrino e Aurora Dario
Due giovani individui, un uomo e una donna, si incontrano presso i binari di una stazione instaurando in brevissimo tempo un insolito rapporto costruito sullo scambio di emozioni e su un contatto fisico leggero e poetico.
‘Vite binarie’ è un lavoro realizzato dalla coppia formata da Stefano Dattrino e Aurora Dario ed è un uno spettacolo di teatro-danza creato con enorme competenza e una visione romantica e visionaria che ne fa uno dei piccoli gioielli di questa edizione del Fringe.
Il compleanno di Niki – Milano
drammaturgia e regia Pier Vittorio Mannucci
con Gladis Cinque ed Erica Del Bianco
Anna è una celebre fumettista che per anni ha creato una striscia dedicata alle avventure di se stessa insieme a il suo alter ego, una vispa lupa chiamata Niki: tuttavia Anna sembra vivere un blocco dello scrittore che in realtà altro non è che un lungo periodo di sindrome dell’impostore, ovvero la convinzione di aver molto meno talento di quanto in realtà se ne abbia.
‘Il compleanno di Niki’ è una drammaturgia contemporanea che, proprio per questo motivo, soffre il difetto di una natura strutturata su un linguaggio esageratamente metaforico che sembra girare intorno a un unico concetto, perdendosi tra tante parole e nessun fatto; tuttavia le due attrici in scena sono piuttosto brave, sebbene non riescano a far decollare una pièce in cui tanti elementi e tante idee non arrivano mai ad alcun risultato.
Roma Fringe Festival 2024
Mine – Caserta
Conferenza stanca sul melodramma amoroso
regia Michele Brasilio
con Michele Brasilio e Marina Cioppa
dramaturgia Marina Cioppa e Michele Brasilio
luci Alessandro Benedetti
scenografia Vincenzo Leone
aiuto regia Stefania Remino
All’interno di un surreale programma televisivo, il conduttore e un’esperta di relazioni di coppia analizzano quello che vuol dire il sentimento dell’amore con una lunga serie di analisi ed esempi.
‘Mine’ è realizzato a quattro mani da Michele Brasilio e Marina Cioppa, che si presenta come un testo particolarmente grottesco e arguto e che, tuttavia, si compone di una serie veramente lunga di dialoghi che rendono questa drammaturgia ingombra di parole e spesso troppo azzardata nella sua retorica.
House we left – Reggio Emilia
Centro teatrale Mamimò APS
MaMiMò Teatro Piccolo Orologio
drammaturgia e regia Alessandro Sesti
con Cecilia Di Donato
e con I Musicisti Andrea Tocci, Debora Contini e Filippo Ciccioli
musiche originali Greasy Kingdom
Le storie di alcune detenute del carcere di Reggio Emilia mostrano una realtà dalle numerose facce che disegnano qualcosa che, tuttora, rimane spesso insondabile per chi non si è mai trovato privato della propria libertà.
Cecilia Di Donato è la bravissima interprete di ‘House we left’ che, grazie al proprio talento, racconta in maniera intima e chiara alcune storie delle detenute della casa circondariale di Reggio Emilia: l’opera, però, seppur apprezzabile e interessante, sembra a volte perdere il fuoco della propria narrazione e smarrirsi in troppe parole inutili; nonostante questo, la regia evocativa ed esteticamente indovinata fornisce a tutto lo spettacolo una bellissima cornice.
Ismael – Roma
di e con Massimiliano Chinook Frateschi
Ismael è un profugo siriano e con il suo doloroso racconto disegna una storia fatta di episodi che nessuna persona che goda dei privilegi degli occidentali potrà mai capire.
‘Ismael’ è un’opera con protagonista il bravo Massimiliano Frateschi ed è una storia che non si discosta molto da tantissime altre analoghe che parlano del fenomeno dell’immigrazione, eppure, per quanto il monologo si contraddistingua per le poche novità, l’interpretazione di Frateschi e soprattutto la regia di Graziano Piazza ne fanno un lavoro elegante e suggestivo.
Roma Fringe Festival 2024
Le nostre folli capriole nel sole – Roma
scritto da Iulia Bonagura
diretto da Emanuele Baroni
interpretato da Emanuele Baroni e Iulia Bonagura
voce off Filippo Gili
Martina e Valentino si conoscono in spiaggia quando hanno soltanto 10 anni e in breve tempo diventano due amici inseparabili; anno dopo anno il loro rapporto cresce con loro, facendo sì che, insieme, i due ragazzi scoprano con estrema naturalezza cosa significa diventare grandi.
‘Le nostre folli capriole nel sole’ è il lavoro migliore presentato in questo primo gruppo di spettacoli del Fringe 2024: Iulia Bonagura ed Emanuele Baroni rappresentano in scena uno spettacolo pieno di bellezza e poesia che viene arricchito da un’elegante regia e da una recitazione convincente che fa conoscere al pubblico due interpreti da tenere d’occhio.
AAA cercasi luminosissimo superattimo – Viterbo
di Emilio e Elisa Celata e Sandro Nardi
regia Sandro Nardi
con Emilio Celata
Un uomo esprime le proprie considerazioni sulla vita e sul tempo in un ambiente asettico e indefinibile dove ogni spostamento percorre un insieme di scale, sia salendo sia scendendo.
Elisa ed Emilio Celata sono gli autori di ‘AAA cercasi luminosissimo superattimo’, un monologo interpretato dallo stesso Emilio Celata, che si perde in un turbinio infinito di parole ripetitive che orbitano sempre attorno allo stesso tema, raccontando molto poco ed emozionando ancora meno: l’opera infatti sembra voler approfondire e definire il significato di tempismo e ambizione non riuscendoci del tutto, anzi, definendo quei termini in un modo piuttosto banale ed esasperato.
Pest(e) a Buda: battaglia per la Groenlandia – Catania
regia e interpretazione Paolo Toti
voce off Chiaraluce Fiorito
Un moderno Amleto declama tutti i propri più celebri monologhi in uno spazio che si barcamena tra il gotico e il post industriale, urlando tutto il proprio disagio e impegnando tutti i propri sforzi per liberarsi da catene reali e immaginarie.
‘Pest(e) a Buda: battaglia per Groenlandia’ è suo malgrado la proposta peggiore di questo primo gruppo di spettacoli del Fringe 2024: l’opera, scritta, diretta e interpretata da Paolo Toti, è l’ennesimo lavoro che vuole portare sul palcoscenico una critica e una protesta nei confronti degli aspetti più controversi della nostra contemporaneità, diventando però uno spettacolo gridato, confuso e fastidioso che non arriva mai al proprio scopo.
L’impressione principale infatti è che Toti abbia realizzato questo lavoro più per se stesso che per comunicare il proprio pensiero agli spettatori.
Roma Fringe Festival 2024
Io amo Italia – Milano
testo e interpretazione Sofija Zobina
regia Gabriele Gerets Albanese
consulenza artistica Giuseppe Scoditti e Ludovico D’Agostino
Sofija racconta la propria vita da immigrata in Italia dall’Unione Sovietica, vent’anni fa, e tutto ciò che il nostro paese ha rappresentato per lei in quanto essere umano e in quanto ragazza in cerca della propria identità.
Sofija Zobina è la protagonista di ‘Io amo Italia’, uno dei lavori più riusciti di questa edizione, che la giovane interprete porta in scena attraverso un testo scritto con grande intelligenza e un insieme di situazioni che la Zobina stessa interpreta con grande abilità e ottimi tempi comici, coinvolgendo il pubblico con una rappresentazione che non annoia mai e diverte fino all’ultima battuta.
Volevo essere Geri Halliwell – Roma
di e con Giulia Trippetta
costumi Nika Campisi
luci Simone Gentili
musiche originali Andrea Cauduro
tecnico luci e suono Simone Gentili
Giulia racconta la propria esistenza di ragazza millennial che, nata alla fine degli anni ‘80, ha condotto poi una vita da bambina, adolescente e giovane donna con la costante ricerca di un proprio posto nel mondo, posto che però non viene mai trovato, forse anche per colpa della propria pigrizia.
Giulia Trippetta propone ‘Volevo essere Geri Halliwell’, un altro monologo tra i tanti proposti in questa edizione, che si allontana da tematiche troppo serie e impegnate, insistendo su un insieme di note comiche e brillanti che fanno della Trippetta una delle attrici migliori di questa rassegna sebbene il suo testo, per quanto divertente, tradisca qua e là qualche piccola banalità; tuttavia i tanti applausi tributati all’attrice e allo spettacolo sono assolutamente meritati.
Io Filumè – Pisa
Teatro di Bo’
di e con Franco Di Corcia Jr
musica dal vivo Mattia Pagni
assistenza alla messa in scena Michelangelo Ricci e Mattia Pagni
consulenza scenica Salinas Mauricio
‘Io Filumè’ è una delle proposte più sofisticate del Roma Fringe Festival 2024: il bravo Franco Di Corcia mette in scena un intenso monologo nel quale crea un parallelismo fra il mitico personaggio eduardiano di Filumena Marturano e la propria carriera di attore e docente di recitazione.
La rappresentazione è ricca di momenti viscerali e potenti e si mostra come una dei progetti più prettamente teatrali dell’intera manifestazione.
Gabriele Amoroso
Foto: Piero Tauro e Simona Albani
Roma Fringe Festival 2024
Spazio Diamante e Teatro Vascello
dal 15 al 28 luglio
Direttore Artistico Fabio Galadini