Dal 12 al 16 aprile, presso il Teatro Parioli, sarà possibile assistere alla compagnia di ballo Spellbound esibirsi in ‘Rossini Ouvertures’, un racconto danzato e musicale sulla vita e il carattere del grande compositore
“Largo Al Factotum”, “La Gazza Ladra”, l’Ouverture del “Guglielmo Tell”, sono solo alcuni dei pezzi più famosi dell’immenso patrimonio musicale e operistico che Gioacchino Rossini, uno dei compositori più famosi e celebrati d’Italia. Ma chi era l’uomo dietro lo spartito, cosa provava, come si relazionava con la società a lui contemporanea e con l’arte che praticava?
A queste domande si propone di rispondere Mauro Astolfi, che coreografa e dirige la compagnia Spellbound – in preparazione per il Futuro Festival del teatro Brancaccio, dove saranno tra i partecipanti – nel mettere in scena i frenetici e impeccabili atti di ‘Rossini Ouvertures’.
Qui la vita e i sentimenti del compositore riprendono vita in un racconto muto, ma completo, che trascende l’opera e il mezzo espressivo e si serve dei suoi pezzi più iconici – le titolari ouverture – per tratteggiare la sua figura in un sistema innovativo.
Rossini Ouvertures: Rossini si balla
L’idea di contaminare Rossini con la danza, campo espressivo nel quale il compositore non si era mai cimentato, può sembrare sulle prime un clash stilistico di poco gusto.
Astolfi e gli Spellbound si approcciano tuttavia alla questione con equilibrio, caricando i passi di danza di componente mimetica e recitativa e creando, anche grazie a semplici ma sapienti costumi di scena, che rievocano quelli di un’opera rossiniana senza limitare i movimenti dei ballerini, e un uso giocoso di ambiente e attrezzi di scena.
La trama di ‘Rossini Ouvertures’ può essere sfuggente per chi non si intende di Rossini e della sua vita, ma la messa in scena di ciascun quadro è ben sviluppata tecnicamente, con un cast di ballerini perfettamente sincronizzati e in sintonia tra di loro come con l’ambiente – a cominciare dalla particolare scenografia, un intero muro di porte e sportelli che rievocano l’ampollosità di una nobile casa dell’epoca.
Ma nel mezzo delle piroette e dei lazzi, una figura vestita di nero si aggira in silenzio. Un ritorno alla realtà nel sogno dell’opera, e la manifestazione dell’altra metà dello spirito gucciniano: l’artista passionale e l’uomo inquieto. Un concerto, insieme, a una coreografia dai mille colpi di scena.
Maria Flaminia Zacchilli
Foto: Cristiano Castaldi
Teatro Parioli
dal 12 al 16 aprile
Rossini Ouvertures
Spellbound Contemporary Ballet
Coreografia e regia Mauro Astolfi
Musiche Gioacchino Rossini
Creazione per nove interpreti Anita Bonavida, Lorenzo Capozzi, Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili, Miriam Baffone e Martina Staltari
Costumi Verdiana Angelucci
Disegno luci Marco Policastro
Scene Filippo Mancini/CHIEDISCENA Scenografia
Set concept Mauro Astolfi, Marco Policastro
Assistente coreografa Alessandra Chirulli
Una produzione Spellbound
con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Lazio in collaborazione con il Comune di Pesaro & AMAT
Per maggiori informazioni https://www.ilparioli.it