Dopo aver riscaldato i motori per mesi, ieri è partita finalmente la macchina sanremese. Settantaduesima edizione del Festival di Sanremo 2022, la terza per Amadeus in veste di conduttore e direttore artistico. La scenografia porta – per la ventesima volta – la firma degli architetti Castelli. Linee sinuose, luci bianche con l’intento di simulare un abbraccio. Mal riuscito, consentiteci
In perfetto orario si è alzato dunque il sipario su Sanremo 2022 – la prima serata, una kermesse che avevamo salutato lo scorso anno con Ama e Fiore avvolti dal solo e caloroso abbraccio dell’Orchestra. Ci piace ribadire che lo scorso festival è stata la scommessa vinta più importante della loro carriera. Ma torniamo al presente. Li avevamo lasciati così dunque in un teatro Ariston vuoto e, meritatamente, quest’anno sono tornati a prendersi l’abbraccio del pubblico in un teatro finalmente vivo. L’emozione visibile di Amadeus era palpabile.
Da questa prima serata è emerso un imprinting diverso con un Fiorello più defilato, presente solo all’inizio, con un esilarante sketch sul perché abbia accettato per il terzo anno di salire sul palco: “mi ha mandato suo figlio Josè sotto casa con il cartello «non lasciare papà da solo»”.
Fiorello è un fuoriclasse e con Amadeus c’è un’amicizia così profonda che non hanno bisogno di inventarsi chissà cosa, basta raccontare gli aneddoti personali di entrambi per essere esilaranti.
Per il resto di Sanremo 2022 – la prima serata, le apparizioni di Fiore sono state molto fugaci lasciando il dubbio sulla sua presenza per le restanti serate. È quasi certo che questa sera Fiore non ci sia e sarà dato ampio spazio a Checco Zalone, un fuoriclasse di una comicità diversa che ci regalerà momenti esilaranti.
Ad affiancare Ama sul palco in questa prima serata, una bellissima Ornella Muti ma con una voce così rauca che quasi non si capiva. Una presenza estetica più che di sostanza con bui momenti dedicati alle stelle del cinema del passato che forse su carta sembravano emozionanti ma nella realtà è stato un momento estremamente noioso.
Pieni di energia ed emozione, sono tornati sul palco dell’aristo come super ospiti i Måneskin proponendo “Zitti e buoni” che ha travolto l’intera platea (chissà se più per campanilismo o perché realmente amanti del rock) e una dolcissima “Coreline” che ci ha ricordato che anche il rock sa indossare il suo abito migliore.
Ricorderemo gli occhi lucidi di Damiano nel forte abbraccio con Amadeus. Milioni di dischi venduti, un successo che li ha travolti e stravolti ma con una umiltà della band romana che traspariva dagli occhi.
Si è ballato ieri sera all’Ariston anche con i “Meduza e Hozier”: otto miliardi di streaming e sold out ovunque. Il trio italianissimo dei producer non ha bisogno di presentazioni, hanno fatto ballare tutti anche se i più contenti sembravano Ama e suo figlio.
Una tirata d’orecchi va fatta al direttore artistico per aver omaggiato con pochi secondi soltanto, Franco Battiato. Andava fatto di più. Andavano spesi più minuti e proposto un ricordo meno mesto di quel che abbiamo visto. Senza infamia e senza lode anche gli interventi di Andrea Berrettini, Raoul Bova, Nino Frassica e Claudio Gioele.
Insomma, si poteva farne a meno e recuperare minuti sulla serata che va detto – con ringraziamento da parte di tutti gli amanti del Festival – Ama ha chiuso alle 1,10. Praticamente un’ora quasi in meno rispetto gli altri due anni e dovrebbe esser così anche questa sera. Due serate di preparazione a quelle che saranno le serate in cui si esibiranno tutti i venticinque artisti e che, per forza di cose, si protrarrà ben oltre.
Sanremo 2022 – la prima serata: le canzoni in gara
Ma veniamo alla musica che ha visto protagonisti i primi dodici artisti votati dalla sola Sala Stampa i cui risultati, come da prassi, saranno stravolti non appena avrà inizio il televoto.
L’ordine delle esibizioni della prima serata:
1) Achille Lauro, “Domenica”: il brano è molto “Roll Royce” ma lui è atteso più per le sue performance che per il brano in sé anche se sarebbe stato bello vederlo sul palco con un brano come “Marilù”, “C’est la vie” o “16 marzo”. Ma Achille è un performer ed ha portato sul palco il profano unitamente al sacro. Compreso di battesimo che avrà fatto tremare i puristi. Voto 8 ½
2) Yuman, “Ora e qui”: ecco per l’appunto il sacro dopo il profano. Bella voce, brano in stile sanremese ma c’è ancora l’ombra di Lauro che non consente una piena valutazione. Voto 6 ½
3) Noemi, “Ti amo non lo so dire“: una delle voci più belle che ci siano in Italia. Il brano è nel suo stile, lei sorridente e di una delicatezza che la contraddistingue. Voto 8
4) Gianni Morandi, “Apri tutte le porte”: è tra i più attesi, il suo brano porta la firma di Jova e non potrebbe essere diversamente ascoltandolo. Le canzoni di Lorenzo sono un abito che per quanto sia ideato e cucito sugli altri, non calzerà mai perfettamente se non su di lui. Voto 6
5) La Rappresentante di Lista, “Ciao ciao”: bella l’energia ed il brano sarà un sicuro tormentone compreso di balletto. Voto 7½
6) Michele Bravi, “Inverno dei fiori”: un bel testo interpretato con una dolcezza infinita. Fedele al suo stile ed allo stile sanremese. Voto 7
7) Massimo Ranieri, “Lettera di là dal mare”: emozionato e non ha padroneggiato bene la voce. La canzone non è delle migliori. Voto 6½
8) Mahmood e Blanco, “Brividi”: la perfezione del brano, la complicità delle loro voci. È stato il momento più emozionante della serata. Voto 9
9) Ana Mena, “Duecentomila ore”: ha sbagliato kermesse o più verosimilmente ha scelto l’Ariston come vetrina per il successo che verrà nelle radio. Voto 5
10) Rkomi, “Insuperabile“: è dalle prime note che ho sentito l’imprinting di Junior Cally e del suo No grazie. Voto 5½
11) Dargen D’Amico, “Dove si balla“: ha scelto la strada del sorriso e dell’immediatezza che è stato negli anni opzionato da Occidentali’s karma, Ringo Starr e Mai dire mai per citarne alcuni . Ma è la brutta copia. Voto 5
12) Giusy Ferreri, “Miele”: lanciata una vita fa da X–Factor e mai trovata una reale collocazione nel panorama musicale italiano se non per qualche tormentone estivo. Voto 4½
La Sala Stampa decreta la prima classifica:
1– Mahmood & Blanco
2 – La Rappresentante di Lista
3 – Dargen D’Amico
4 – Gianni Morandi
5 – Massimo Ranieri
6 – Noemi
7 – Michele Bravi
8 – Rkomi
9 – Achille Lauro
10 – Giusy Ferreri
11 – Yuman
12 – Ana Mena
Conclusioni
Parte bene Sanremo 2022 – la prima serata con 10 milioni 911 mila, pari al 54.7% di share. Questa sera si esibiranno gli altri 13 artisti, super ospiti Checco Zalone e Laura Pausini.
Sara Grillo
Foto dal web