Al via il Festival di Sanremo 2023. Ovazione per Sergio Mattarella, Benigni esalta la nostra Costituzione e Chiara Ferragni debutta sul palco dell’Ariston. Tra conferme (Mengoni), sorprese (Mr Rain) e colpi di testa (Blanco), la serata si conclude con un 62,4% di share
Dopo un anno di notizie, ospiti annunciati e smentiti, finalmente ieri sera si è alzato il sipario sulla 73^ edizione del Festival di Sanremo. Una prima serata che ha visto un perfetto padrone di casa in Amadeus ed un defilato, quasi fuori posto, Gianni Morandi.
Sul palco sono saliti in teoria due conduttori, uno ha riempito il palco consapevole del suo ruolo, mentre l’altro è apparso come un ospite un po’ timido, che ha qualche guizzo solo quando chiamato direttamente in causa. Confidiamo infatti sia stata l’emozione a vincere sulla prestazione di Morandi e che da stasera di ricalibrino un po’ gli interventi, e che i presentatori siano più spontanei.
Oltre 10milioni di telespettatori con un 62,4% di share: sui numeri una prima serata vincente. Complice, certamente, la curiosità che da sempre accompagna il debutto di Sanremo e, forte del consenso delle edizioni precedenti, che ha spinto anche i più restii a sintonizzarsi su RaiUno.
Sanremo 2023: prima serata
Questa prima serata verrà ricordata principalmente per due eventi in netta contrapposizione tra loro: la presenza in teatro del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e la pessima figuraccia di Blanco. Ma andiamo con ordine.
Cambio di scaletta (viene posticipata l’esibizione di Mahmood e Blanco) in onore del Presidente, al quale sono riservati tutti gli onori in apertura con l’Inno Nazionale intonato da Gianni Morandi.
Ma l’omaggio vero e proprio al Presidente ed ai 75 anni della Costituzione, arriva da uno dei migliori oratori presenti in Italia: Roberto Benigni.
Un bellissimo omaggio alla Cultura e alla Costituzione durato una ventina di minuti circa: “Penso che un sogno così non ritorni mai più’ si addice alla nostra Costituzione. L’hanno fatta in pochissimo tempo, sono stati dei visionari, ed è stato un miracolo perché erano 556 di tanti partiti, divisi su tutto tranne su una cosa: essere uniti per scrivere la Costituzione più bella. E non si rivolge alla società presente ma guarda al futuro. La Costituzione non si scorda di nessuno. Hanno fatto la Costituzione più bella che si possa immaginare. Pensate all’articolo 11 ‘L’Italia ripudia la guerra’. Se lo avessero adottato tutti i Paesi non esisterebbe più la guerra sulla Terra”.
L’esordio dell’influencer
Sul palco del teatro Ariston il debutto dell’imprenditrice Chiara Ferragni, in veste di co-conduttrice. Visibilmente emozionata, la Ferragni ci ha regalato un monologo/lettera alla piccola Chiara.
Un invito alle donne a non sentirsi sbagliate ed essere orgogliose dei loro piccoli e grandi successi, a pensarsi libere.
E l’influenecer lo sottolinea con due degli abiti indossati, il primo nude look ed il secondo un abito bianco con riportate le frasi dei suoi haters.
La sua presenza non è stata eccellente, l’emozione ha giocato brutti scherzi e speriamo che sabato ci doni una conduzione più sciolta.
Sanremo 2023: prima serata
In questa edizione di Sanremo 2023 si ricorda Lucio Battisti con “Canto libero”, un omaggio che sa di poco e che poteva essere meglio organizzato. Inoltre, ci saremmo aspettati un’esibizione più incisiva anche da parte dei Pooh, i quali non si sono dimostrati all’altezza della loro proverbiale professionalità.
In effetti, molti degli episodi accaduti nel corso della prima serata sanremese non hanno convinto appieno, tanto da renderla poco fluida e a tratti un po’ piatta.
A destare l’attenzione (ma ne avremmo fatto volentieri a meno) è stata l’uscita di testa di Blanco. Dopo aver raccolto fiumi di applausi con Mahmood e la loro “Brividi”, ci ha rimandato un siparietto a dir poco vergognoso. Durante l’esibizione del suo singolo, “L’isola delle rose”, a causa di un problema audio, ha distrutto la scenografia preparata per l’occasione.
Fischi dal teatro comprensibili e un plauso ad Amadeus che ha saputo gestire la situazione in modo impeccabile e, infine, per aver negato a Blanco la possibilità di esibirsi nuovamente.
Come dichiarato dallo stesso conduttore, “in una diretta di 5 ore il problema tecnico può succedere, bastava fermarsi e dare ai tecnici la possibilità di intervenire“. Tuttavia, al momento non risulta pervenuto un comunicato di scuse da parte di Blanco e del suo staff, gesto quantomeno doveroso e che potrebbe, in minima parte, alleggerire la sua posizione.
Le canzoni in gara
Quattordici le canzoni presentate ieri e votate esclusivamente dalla Sala Stampa, e che hanno rispettato le previsioni: prima posizione per Marco Mengoni, mentre zona alta della classifica per i Coma Cose e Ultimo. Inaspettato il secondo posto di Elodie e l’ultimo di Anna Oxa.
Analizzando le esibizioni canore, se Mengoni non ha sbagliato nulla un po’ di delusione c’è stata per Ultimo che di solito ha offerto canzoni e performance migliori.
Tanto attesa quanto poco convincente Anna Oxa. Un po’ ci si aspettava l’ennesima trasformazione, invece la cantante ha puntato su un look estremamente semplice. Purtroppo ha un brano difficile per essere compreso al primo ascolto.
Stesso discorso vale per Gianluca Grignani: testo profondo ma l’esibizione fa storcere il naso. Colui che meritava qualche posizione in più in classifica è invece Mr Rain. Il brano è bello e lui ha giocato facile inserendo un coro di bambini che hanno dato un tocco in più alla performance.
Dei sei artisti provenienti da Sanremo Giovani, ne citeremo solo due: i Colla Zio e Olly, i più spensierati che, anche se non vinceranno mai, si garantiscono la presenza nelle radio.
In fondo è questo che conta, no?
Sara Grillo
Classifica prima serata
1. Marco Mengoni
2. Elodie
3. Coma Cose
4. Ultimo
5. Leo Gassman
6. Mara Sattei
7. Collazio
8. Cugini di Campagna
9. Mr Rain
10. Gianluca Grignani
11. Ariete
12. Gianmaria
13. Olly
14. Anna Oxa