‘Sanremo 2025 – seconda serata’ si è concluso con un totale di 64,5 di share con oltre 12 milioni di spettatori/spettatrici. Si prosegue però con una versione sottotono della kermesse, che non riesce ad eccellere, bensì capace di intenerire la platea con la presenza dei bambini sul palco e il senso di maternità
‘Sanremo 2025 – seconda serata’ si apre sulla scenografia illuminata di blu. Applausi scroscianti per Carlo Conti che, quest’anno sembra abbia numerosi ascolti poiché si prendono in considerazione i dati dei tablet, cellulari e PC dai quali si è fruita la trasmissione.
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Tuttavia, la conduzione minimal e quasi sbrigativa di Conti sembra non dispiacere, lascia infatti spazio alla musica senza troppi fronzoli, facendoci andare a dormire a un orario quasi decente. Dunque, il ritmo di ‘Sanremo 2025 – seconda serata’ però continua a non essere frizzante.
Già dall’annuncio dei conduttori di questa serata sapevamo che sarebbe stata una puntata sofferta, Frassica e Malgioglio sono divertenti forse per i primi cinque minuti. Sul palco, infatti, l’alternanza tra Malgioglio, Nino Frassica e la modella Bianca Balti non è esaltante.
Solo il comico siciliano riesce a portare qualche ventata di risate con la sua ironia surreale, prendendo in giro Malgioglio con garbo. Anche le gag tra Conti e Malgioglio – quasi un punzecchiarsi a vicenda, rendono l’andamento della kermesse sterile e poco incisiva.
Sanremo 2025 – seconda serata: Balti, il sorriso smagliante e le donne
Piacevole sorpresa, invece, la presenza di Bianca Balti, che svecchia un po’ la serata e presenta con gioia e grazia i/le concorrenti.
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Arriva pieno anche il messaggio di essere su quel palco non per la malattia ma a dispetto di essa, e di lavorare con professionalità nonostante tutto. Sarebbe arrivato chiaro e pieno anche senza l’invito di Conti ad essere forte e coraggiosa per tante donne, probabilmente non preparato, dato l’imbarazzo percepito dalla modella.
Le intenzioni anche in questo caso erano buone, tuttavia il superfluo sottolineare qualcosa di così potente nella sua evidenza lo ha ridotto a retorica.
Tant’è che la modella si dimostra a favore delle donne. Infatti, a seguito del commento del conduttore rivolto alla Balti “devi essere un grande esempio per tante donne, un esempio forte“, lei gli dà una tirata d’orecchie, per sviare il discorso sulla sua malattia rimarcando “ma soprattutto noi donne siamo sempre di grande esempio per gli uomini“. E quando i maschi lo capiranno, finiremo di parlare di femminicidi.
Anche le giovani Vale Lp e Lil Jolie esibiscono dei grandi cartelli gialli su cui scritte nere campeggiano: “Se io non voglio, tu non puoi“. Un chiaro riferimento contro la violenza sulle donne. Al pensiero si uniscono anche Conti e Cattelan, ma il tutto si risolve velocemente. Insomma, vince il poco pensare – la narrazione è troppo frettolosa, ma tanti braccialetti ai polsi che si illuminano al battere di mani danno l’impressione di stare a un goliardico concerto.
Sanremo 2025 – seconda serata: i giovani e l’andamento della serata
Si apre al televoto sia per i big sia per le due semifinali delle giovani proposte – presentati efficacemente e con pulizia da Alessandro Cattelan, che vede protagonisti Alex Wyse, Vale Lp e Lil Jolie, Settembre e Maria Tomba. Wyse è il primo finalista, Settembre il secondo. Non sappiamo poi spiegare il perché ancora apprezziamo nomi e cognomi di chi canta e non soprannomi incomprensibili e impronunciabili.
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Damiano David, super ospite e ormai star internazionale, fa sempre la sua bella scena sul palco, sia nel ricordo a Lucio Dalla con “Felicità” sia nella presentazione del suo ultimo brano, “Born With a Broken Heart”. Del resto, il front man dei Måneskin, che ora ha deciso di affrontare il suo percorso da solista, ha una voce così pulita che rende tutto sublime. E lo scopriamo senza troppi rumori caotici e distraenti.
Si gioca poi sulle emozioni: Alessandro Borghi accompagna suo nipote, il piccolo Vittorio Monticini, il quale esprime qualche lacrima dopo aver ascoltato David sulla cover del cantautore bolognese. Successivamente la presenza dei protagonisti del film-tv su Peppino Di Capri, “Champagne”, per la regia di Cinzia Ch Torrini. Abbiamo così assistito all’esordio del talento Alessandro Gervasi, che sin dai 3 anni suona il pianoforte, e abbiamo conosciuto Francesco Del Gaudio, che interpreta il cantante napoletano da grande.
A ‘Sanremo 2025 – seconda serata’ anche il cast del film “FolleMente” – un inside out all’italiana, con protagonisti Edoardo Leo e Pilar Fogliati e altri personaggi e presenze femminili diretti/e da Paolo Genovese, che uscirà nelle sale il prossimo 20 febbraio. Non suscita affatto dosi di curiosità e neanche stimola il tentativo di resistere fino al termine della puntata sanremese.
Karolina Kostner, la nostra campionessa di pattinaggio su ghiaccio, sul palco dell’Ariston ci parla delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e della ricerca di tedofori/e che porteranno la torcia olimpica in lungo e in largo per la Penisola.
Un grande applauso va all’orchestra sanremese affiancata dalla quella sinfonica, unica vera gioia in un’edizione dove ogni esibizione – peccato, ha qualche problema d’audio.
Con ‘Sanremo 2025’ vi diamo appuntamento a stasera.
Anna De Paolis
Le prime cinque posizioni
Giorgia
Simone Cristicchi
Fedez
Achille Lauro
Lucio Corsi
Sanremo 2025 – seconda serata | Sanremo Giovani
Il nostro Sanremo Giovani inizia oggi, poiché non abbiamo seguito la trasmissione con le semifinali in cui sono state presentate le nuove proposte.
Alex Wyse – Rockstar
Belle sia la presenza scenica sia la vocalità. La canzone è orecchiabile, riprende un po’ i ritmi ’70/’80, quindi risulta poco innovativa.
Vale Lp e Lil Jolie – Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore
Carine e particolari. Rimandano una buona presenza scenica. La canzone propone nuance rock e lente al contempo, tuttavia ripetitive. Sembra di assistere a un’esibizione un po’ sciapa che ricorda quella dell’Austria all’Eurovisione di qualche anno fa. Esibiscono dei cartelli gialli su cui scritte nere campeggiano: “Se io non voglio, tu non puoi“. Un chiaro riferimento contro la violenza sulle donne.
Settembre – Vertebre
Noioso. Il brano è interessante, forse il migliore tra le quattro giovani proposte. Il cantante però non spicca. Anche lui ha necessità di prendere qualche lezione di dizione, per scandire meglio le parole.
Maria Tomba – Goodbye (voglio good vibes)
Una vera diva, che usa al meglio la sua estensione vocale, anche se un po’ sporca. Ricorda Antonella Ruggero. Si percepisce la sicurezza che la Tomba esibisce sul palco. La canzone è divertente e coinvolgente, dalle armonie ben cadenzate.
Sanremo 2025 – seconda serata | Le esibizioni
Rocco Hunt – Mille vote ancora
Nel panorama musicale rap napoletano Rocco Hunt è quello che preferiamo. La canzone è la solita critica alla difficoltà di crescere. Il giovane ha una bella presenza scenica, coinvolge e il brano è vocalmente piacevole.
Elodie – Dimenticarsi alle 7
Ringraziamo lo stilista che ha ideato il ricco ed elegante abito che la cantante romana indossa. L’esibizione è migliore rispetto ieri sera, in cui si percepiva l’emozione. Continuiamo però a pensare che Elodie potrebbe fare di meglio. Manca infatti quella scintilla che di solito sfoggia. Elodie rimane comunque una delle artiste migliori a livello vocale.
Lucio Corsi – Volevo essere un duro
Il nostro preferito. La canzone orecchiabile offre un bel messaggio intrinseco nel testo. Corsi rimanda una presenza scenica pazzesca. Il suo look rimane impresso, come anche il timbro vocale è impeccabile. Il performer frutta al meglio quello che ha senza strafare. Bonus per suonare sul palco più di uno strumento.
The Kolors – Tu con chi fai l’amore
Il gruppo è sempre orecchiabbile/ballabbile e la loro presenza scenica è sempre accattivante. La canzone che propongono sembra migliore rispetto quella dell’anno scorso, ma probabilmente avrà meno successo. La voce di Stash si perde un pò troppo nella base.
Serena Brancale – Anema e core
Apprezziamo molto il suo stile. La Brancale ha una vocalità coinvolgente e profonda. Questo è il sound dell’Italia che vorremmo all’Eurovision. A nostro avviso è la cantante che riempie meglio il palco, senza ballerine o fronzoli vari, solo lei e i suoi strumenti musicali. Lanciamo un’idea: ci piacerebbe vedere lavorare insieme lei ed Elodie.
Fedez – Battito
Rispetto a ieri sera, oggi canta con più forza e sentimento. Il testo parla di sofferenza, della volontà di superarla. Un mondo di armonie battenti che carambolano nell’etere. Esibizione che abbiamo visto più volte, perché ancora alcuni aspetti sfuggono alla nostra piena percezione.
Francesca Michielin – Fango in paradiso
Il fatto che si sia rotta una gamba crediamo abbia influenzato la sua performance. Ci aspettavamo molto più da lei. Il testo è interessante, ma sembra che ieri sera la Michielin abbia cantato un po’ troppo arrabbiata. Stasera invece è stata più equilibrata. Spiace che non sia arrivata nella top cinque, poiché pensiamo che sia una delle artiste più complete di questa edizione e meriterebbe più riconoscimenti.
Simone Cristicchi – Quando sarai piccola
Il brano è già entrato nei nostri cuori, per ricordare le persone anziane a noi care, che soffrono di malattie poco gestibili. Ieri sera Cristicchi era molto emozionato; a livello vocale, infatti, non si è perso nelle strofe. Stasera ha cantato in modo più pulito. Standing ovation per lui.
Big Mama dal Suzuki stage – La rabbia non ti basta
Migliore rivelazione dell’edizione sanremese del 2024, canta il suo successo. Buon tono di voce ed è accompagnata da un gruppo di ballerine con le quali si muove anche lei in modo lineare.
Marcella Bella – Pelle diamante
Da un’artista di questo calibro si può solo dire brava. Canta impeccabilmente. Il connubio tra le lei e le ballerine è ottimo. Il brano di certo lo memorizzeremo e ha un sound ballabile.
Bresh – La tana del granchio
Uguale a mille altri. Non si distingue.
Achille Lauro – Incoscienti giovani
È degli artisti che apprezziamo. Emoziona e presenta una bellissima canzone. Ci ha abituato a esibizioni sopra le righe di cui non si sente per niente la mancanza. Lauro continua però a mantenere una presenza scenica unica. Vocalmente, rispetto le prime apparizioni al festival, è molto più pulito anche se il “cantar male”, quasi svogliato, fa parte del suo personaggio.
Giorgia – La cura per me
Divina come sempre, probabilmente la miglior concorrente in gara. Giorgia è impeccabile in tutto. L’anno scorso si è presentata con una canzone che non la valorizzava e la invecchiava molto, quest’anno ha riportato sul palco le stesse sensazioni di trent’anni fa con tutta la maturità acquisita negli anni. Il vocalizzo finale, ieri, per l’emozione, le era un po’ sfuggito, oggi era perfetto.
Rkomi – Il ritmo delle cose
Esattamente come Bresh, Rkomi presenta una canzone orecchiabile, sui toni di “Farfalle” di San Giovanni. Ieri sera vocalmente era più preparato, stasera invece più piatto. Carino il fatto che ieri due bambini ballavano sullo sfondo, mentre stasera vi erano due persone anziane.
Rose Villain – Fuorilegge
La grafica della regia rende l’esibizione inguardabile. Rispetto ieri sera sembra che la Villain oggi non abbia eccelso. Siamo curiosi di sentire il brano in radio, perché pensiamo che non sia valorizzato sul palco sanremese.
Willie Peyote – Grazie ma no grazie
Secondo noi con le coriste si vince sempre facile. Canzone coinvolgente e testo attuale. Peyote vocalmente non esprime niente di eclatante, ma sfrutta bene le sue capacità per presentarci una bella esibizione. Sicuramente il ritornello “grazie ma no grazie” ci rimarrà in testa.