In scena al teatro Vittoria di Roma, dall’8 al 13 marzo, Giobbe Covatta è stato il mattatore di ‘Scoop (Donna Sapiens)’, un monologo comico e romantico che racconta la figura della donna nel corso della storia, esaltando tutte le qualità prettamente femminili che troppo spesso, alla donna stessa, non vengono riconosciute o sono date per scontate
In due piacevolissime ore, Giobbe Covatta fa una vera e propria dichiarazione d’amore alla donna in quanto essere umano e figura fondamentale in tutti gli equilibri del mondo: nel testo che Covatta stesso ha firmato con Paolo Catella, ogni battuta racconta una verità inconfutabile.
Il copione è un concentrato di scienza, antropologia e storia raccontate attraverso una vena deliziosamente ironica che in qualche modo determina finalmente il giusto rispetto per quella che è stata l’identità della donna nel corso di milioni di anni.
Giobbe Covatta ha un senso dell’umorismo diretto e fuori da ogni metafora ma, allo stesso tempo, pervaso da una saggezza quasi impalpabile che emerge senza che chi ascolta se ne renda conto.
Gli spettatori ridono di gusto durante tutti i passaggi dell’opera e alcune delle battute di Covatta sono assolutamente irresistibili, tanto che non mancano frequenti applausi a scena aperta.
Sebbene nel lavoro siano presenti numerosi luoghi comuni tipici delle secolari schermaglie tra i due sessi, l’interprete riesce a trasformarli continuamente in qualcosa di inedito che sveglia una nuova consapevolezza in tutto il pubblico.
Alla fine di ‘Scoop (Donna Sapiens)’ diventa quasi paradossale prendere atto di come Covatta, un uomo, sia così profondo, arguto e intelligente da smentire tutti gli stereotipi che in due ore di spettacolo vengono sottolineati, scherzosamente, sul sesso forte.
Gabriele Amoroso
Foto di copertina: Roberto Motta
Teatro Vittoria
dall’8 al 13 marzo
Donna Sapiens
di Giobbe Covatta e Paolo Catella
con Giobbe Covatta
Allestimento Colliwood Inn
Grafica Flavia Softa
Amministratore Ugo Gangheri
Produzione Papero srl
Distribuzione Mismaonda