Nell’ambito della Rassegna teatrale Amatoriale, ospitata al Teatro Due di Roma, la spumeggiante commedia “Se proprio devo” merita tutta la nostra attenzione. Dall’8 al 10 marzo la platea è stata catapultata all’interno di un’atmosfera dark e densa di mistero
Scritta e diretta dalla giovane ed eclettica autrice e regista Francesca Romana Ciucci, la dark comedy è una pièce leggera, in quanto sa rendere comicamente caricaturali le differenze estetiche e psicologiche delle tre protagoniste; si tratta, nello stesso tempo, di una rappresentazione che ci fa riflettere sull’importanza di avere una famiglia ma anche sui vincoli dei rapporti all’interno della stessa; solo quando avviene l’irrimediabile, in alcuni momenti, ci si rende conto del valore di quel tesoro ormai perduto.
Le tre giovani figlie, Shanty (Virginia Risso), Chanel (Jessica di Bernardi) ed Elly (Beatrice Ciucci) nell’apprendere della scomparsa di loro padre non si scompongono più di tanto ma sono costrette a incontrarsi. Da molti anni, infatti, i rapporti sono oramai diradati: le tre sorelle sembrano essersi perse di vista da parecchio e non godono di fiducia reciproca. Solo Shanty sosterrà di essere stata più vicina al babbo negli anni della malattia.
Chanel, in un sexy tubino nero e boa rosso, è la più ribelle delle tre, ama molto bere e farsi mantenere dagli uomini; ora, però, non è fidanzata e fa sapere alle sorelle, con una saccente “r” moscia e tra francesismi vari, che non ha una lira nonostante il modo di fare snob: la di Bernardi convince parecchio nelle vesti del personaggio, che sembra essere cucito su misura per lei.
Elly, vestita in giacca e pantaloni da donna manager, invece, lavora. E’ la più convenzionale e più lucida rispetto alle altre. La Ciucci calza molto bene le vesti del suo ruolo, rendendolo pratico, di poche parole e senza grossi vizi. Shanty, con indosso il camicione e il copricapo orientale, è un’insegnante di yoga e cercherà equilibrio e mediazione in tutta la triste vicenda, anche nell’apice dei litigi: si presenta con goffi esercizi di respirazione e meditazione, strappando molte risate al pubblico. La stessa attrice sembra divertirsi insieme alla platea.
A chi delle tre spetterà l’ eredità del padre? Si tratterà soltanto di beni materiali? Molti segreti verranno svelati alle tre ragazze poco prima del funerale, come verranno a conoscenza del secondo lavoro celato dal genitore.
Assistiamo dunque a una performance dai registri basati sul giallo, che funziona soprattutto a livello di contenuti. Francesca Romana Ciucchi ben dirige lo spettacolo, scegliendo una scenografia essenziale (una bara, dei fiori, qualche sedia e pochi altri oggetti di scena) e, attraverso il suo lavoro, ci rimanda anche l’affiatamento con le attrici e il senso del lavoro di gruppo. Dai dialoghi, deduciamo che la vicenda si svolge a Roma, nel nostro tempo.
Le mancanze tecniche sono sicuramente da migliorare come da valorizzare è la musica, un giusto accompagnamento per seguire passo passo dialoghi e dinamiche della commedia; inoltre, le tante chiusure del sipario, lasciando la sala al buio, possono confondere lo spettatore.
Alessandra Bettoni
Foto Luciano Pontocelli
Teatro Due
dall’8 al 10 marzo
Se proprio devo
regia e soggetto Francesca R. Ciucci
con Virginia Risso, Beatrice Ciucci e Jessica di Bernardi
assistente alla regia, costumi e luci Dario Protopapa