Lo splendido e premiatissimo testo di Ruggero Cappuccio, “Shakespea Re di Napoli” è ospite del Teatro Piccolo Eliseo di Roma, dal 21 febbraio al 3 marzo, per portare di nuovo in scena la magica storia di Desiderio e Zoroastro e il loro incredibile legame con William Shakespeare. Attraverso un vivacissimo dialetto napoletano ed una storia piena di emozione, lo spettacolo incanta letteralmente
In una oscura serata a ridosso del carnevale nella Napoli del diciassettesimo secolo, il misterioso Desiderio e il suo amico alchimista Zoroastro trascorrono una stranissima notte durante la quale Desiderio, appena tornato a Napoli, addirittura naufragando, dopo esser stato in Inghilterra e aver conosciuto William Shakespeare, racconta al suo ascoltatore di come lui stesso sia il destinatario a cui i numerosissimi scritti del celeberrimo drammaturgo inglese sono dedicati. Non soltanto Zoroastro non sa minimamente chi sia Shakespeare ma, cosa ancor più logica, non crede che l’evanescente Desiderio possa essere l’oggetto di meravigliose parole d’amore: il trascorrere delle ore però darà conferma che la realtà dei fatti è proprio quella.
Gli spettacoli del fenomenale Ruggero Cappuccio sono sempre meravigliosi: si tratta di lavori in cui i temi cari all’autore come la magia, la suggestione, la letteratura, il potere dell’immaginazione emergono sempre forti e chiari fuori da qualsiasi metafora.
Assistere agli spettacoli di Cappuccio è come entrare in un sogno e “Shakespea Re di Napoli”, forse il suo capolavoro, peraltro scritto in versi, non si distacca da questa natura: oltre ad essere questo stesso un testo letteralmente magico, appare ancora più evidente tutto l’amore che l’autore mostra per il teatro, e soprattutto la forza e la capacità suggestiva delle parole, in qualsiasi lingua esse siano pronunciate.
Non meraviglia vedere come quest’opera torni in scena ripetutamente dal 1994, lasciando sempre gli spettatori estasiati dalla totale bellezza della messinscena; lo spettacolo è in grado di toccare le corde più intime del pubblico e, una volta terminata l’azione, si abbandona la sala con un grandissimo senso di commozione e allo stesso tempo di benessere per aver assistito ad una piccola grande magia.
In tutto questo è proprio la storia inventata da Cappuccio ad essere stupenda: un omaggio a Shakespeare per mezzo di una ricostruzione storica tanto ipotetica quanto evocativa e verosimile, all’interno della quale tutto l’impossibile diventa credibile grazie proprio a quella componente magica che il teatro possiede nella realtà.
I due eccellenti attori che portano sul palco questo lavoro così unico, Claudio Di Palma e Ciro Damiano, sono immersi totalmente nell’atmosfera onirica e fatata della rappresentazione recitando con una bravura mozzafiato e continuamente commovente – eccezionale anche quando si ride – e sembrando loro stessi due personaggi quasi incantati, illuminati da una fantastica luce subacquea, opera di Giovanna Venzi.
“Shakespea Re di Napoli” è una pièce magnifica, potente, quasi sensuale, che deve necessariamente esser vista in primis da chi ama e conosce il teatro e da chiunque apprezzi tutto ciò che è esteticamente bello.
Gabriele Amoroso
Teatro Piccolo Eliseo
dal 21 febbraio al 3 marzo 2019
Shakespea Re di Napoli
di Ruggero Cappuccio
regia Ruggero Cappuccio
con Claudio Di Palma e Ciro Damiano
musiche Paolo Vivaldi
scene e costumi Carlo Poggioli
luci Giovanna Venzi
aiuto regia Nadia Baldi
produzione Teatro Segreto