Le attuali disposizioni governative per contrastare il contagio da Corona virus ci costringono a stare in casa. E se grazie a questo sacrificio si aprissero nuove opportunità? Perché non approfittare delle tante risorse messe a disposizione dalla rete e iniziare ad assaporare una vita meno frenetica e chiassosa? L’arte visuale è un’attrattiva a portata di computer
Un esserino invisibile all’occhio umano sta cambiando le nostre vite. Occorre essere responsabili verso noi stessi e gli altri e restare chiusi nelle proprie abitazioni. La domanda che ci si pone quindi è: che facciamo per occupare il tempo? Ci sentiamo in effetti un po’ smarriti e alcune forme alternative intellettuali vengono in nostro soccorso.
Una possibilità che la tecnologia ci consente di sfruttare in questo lungo periodo di quarantena è appunto la cultura a distanza. I musei sono i primi a mobilitarsi, offrendo di fatti una vasta scelta in rete: pinacoteche, gallerie e altre strutture si possono visitare comodamente dal divano di casa, sia in Italia sia all’estero.
Grazie ai tour virtuali possiamo così passeggiare tra le stanze dei più importanti musei nazionali e internazionali e imparare qualcosa in più, che non fa mai male!
L’arte visuale: i tour online
A Roma, i “Musei capitolini”, permettono di ammirare il Cortile al Palazzo dei Conservatori, con i suoi frammenti di una statua colossale del 300 d. C. o il tempio di Giove Capitolino o l’Esedra di Marco Aurelio: tourvirtuale.museicapitolini.org.
Si sale poi lo Scalone per entrare nelle varie sale, come la “Galleria degli Horti Lamiani”, situati un tempo nella zona che oggi si trova tra le basiliche di Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano. Da non perdere a “Palazzo Nuovo”, il “Gabinetto della Venere”, che ospita la Venere Capitolina. È disponibile per ogni sala una audio guida gratuita.
Ci spostiamo poi ai “Mercati di Traiano” – tourvirtuale.mercatiditraiano.it – partendo dalla Grande Aula fino ad arrivare alla Terrazza del Belvedere e godere, anche se virtualmente, di uno dei panorami più belli di Roma.
Ci rilassiamo un po’, magari mangiamo qualcosa, e si riparte con l’“Ara Pacis” – tourvirtuale.arapacis.it – e i siti Archeologici dell’Aventino – www.romartguide.it –: dalla Domus di Largo Arrigo VII al mitreo di Santa Prisca; dalla Domus dei Pactumei a quella di via Marcella, senza tralasciare gli Scavi di via Marmorata e le Mura.
La pagina Facebook del “Museo Egizio” di Torino –https://www.facebook.com/museoegizio – ospita dei video con il commento del direttore Christian Greco che illustra alcuni reperti della collezione. Si comincia con uno scambio di lettere tra padre e figlio. Messaggi affettuosi, saluti, abbracci, consigli, raccomandazione a essere prudenti: “Qui tutto bene, e laggiù? Tranquillo, non ti preoccupare. E i bambini?”. I bisticci non mancano, il padre redarguiva il giovane, che gli rispondeva a tono.
L’arte visuale: il fascino artistico italiano
Scambi epistolari che sembrano scritti nella nostra epoca o comunque in un tempo non così lontano. Invece risalgono all’Egitto di tremila anni fa. Dei tanti documenti scritti che la civiltà egizia ci ha lasciato, ciò che colpisce è la loro voce, che attraversa i millenni e si ripropone attuale e viva, contrastando l’immagine stereotipata di un mondo fatto di mummie e rituali funebri.
Sfrutta i canali social anche la “Collezione Peggy Guggenheim” – http://www.guggenheim-venice.it/default.html – di Venezia per presentare on–line i capolavori custoditi a “Palazzo Venier dei Leoni”, alla vita della leggendaria Peggy e alle mostre in corso.
#UffiziDecameron è l’hashtag lanciato da Firenze e i suoi Uffizi che in questi giorni hanno inaugurato la nuova pagina Facebook “Gallerie degli Uffizi” –http://www.facebook.com/uffizigalleries –, con uno scenario ricchissimo di immagini, video e tour virtuali. Particolare attenzione è dedicata alle opere di Raffaello, nel quinto centenario della morte.
La campagna, estesa anche agli altri canali social degli Uffizi, prende il nome dal capolavoro di Giovanni Boccaccio, ambientato, come sappiamo, durante l’epidemia di peste che nel 1348 sconvolse l’Europa: si ispira sempre a Boccaccio anche un altro “Decameron” disponibile su Facebook. Si può seguire l’evento al link: https://www.facebook.com/videodecameron.
Al motto di “Una storia ci salverà”, invece, si presentano libri senza la presenza del pubblico. Tra gli scrittori che aderiscono all’iniziativa ci sono: Leonardo Caffo, Michela Murgia, Chiara Tagliaferri e Francesco Pacifico. Non solo. Rai Radio Tre mette a disposizione degli ascoltatori una serie di audio–libri tutti da ascoltare: https://www.raiplayradio.it/articoli/2018/01/Radio3–Ad-alta-voce–tutti-i-romanzi-f91c61a8-0021-40ca-a62f-514b841b558b.html
Un’iniziativa analoga è quella di “Scrittori a domicilio”, che ha in calendario appuntamenti con Michela Fregona, Gabriele Dadati e altri: https://www.facebook.com/groups/667604810719292. A tal proposito si aggiungono le proposte di molte case editrici e di piccole librerie disposte a consegnare i libri a domicilio o a far fronte alle vendite on–line.
Sempre ispirandosi al “Decamerone”, si segnala anche l’iniziativa “Racconti in tempo di peste” , il progetto di teatro on line curato da Sergio Maifredi, Corrado d’Elia e Lucia Lombardo per Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia: http://www.teatropubblicoligure.it/raccontiintempodipeste.html.
Si aggiunge alle numerose proposte il San Carlo di Napoli – www.teatrosancarlo.it/it/pages/stage-at-home.html – che mette a disposizione la sua programmazione teatrale delle ultime stagioni attraverso #stageathome. Grazie a Facebook, Twitter e Instagram si potrà partecipare, all’interno delle mura domestiche, agli spettacoli resi disponibili gratuitamente su altre piattaforme, quali Rai Play, Youtube e Opera Vision. Saranno di conseguenza accontentati gli appassionati della lirica e della danza.
Insomma, la rete è piena di ottime iniziative culturali. Grazie ad esse possiamo sentirci meno soli e approfittare del tempo a disposizione per coltivare nuovi interessi o riprendere quelli abbandonati per correre dietro alla quotidianità. Ricordiamoci che il tempo è il bene più prezioso e, come dice, Pepe Mujica, ex presidente dell’Uruguay, “stiamo perdendo la battaglia contro il consumo inutile e la banalizzazione della vita. Se potessi scegliere qualcosa da lasciare alle nuove generazioni sarebbe questo: la capacità di destinare più tempo alla vita vera”.
#riprendiamociiltempo
Ivana Barberini
Foto dal web